Ritorno in grande stile (7 ottobre) all’Auditorium di Roma per Michele Zarrillo, accolto con entusiasmo dal suo grande pubblico. Il musicista poeta, con amore e passione, ha presentato il suo repertorio più noto in compagnia di due grandi artisti come Danilo Rea e Stefano Di Battista con arrangiamenti nuovi e studiati ad hoc. L'artista ha confermato il suo splendido momento di forma fisica e mentale
di Elio Ippolito
Michele Zarrillo, al termine della sua tourneè estiva (Unici al mondo Tour), ha fatto finalmente il suo ritorno a Roma (Auditorium, 7 ottobre) davanti a quel grande pubblico che lo segue dai lontani inizi della sua carriera nella periferia della capitale e che giustamente si è preoccupato della malattia del cantante di un anno fa ormai superata. Davanti quindi a tantissimi ammiratori, Zarrillo ha dato il meglio di sè confermando il suo splendido momento di forma fisica e mentale. Vestito sobriamente, come è il suo stile, con abito grigio e camicia scura, si è presentato sul palco emozionato e visibilmente nervoso, conscio del peso di non dover deludere tutta quella gente che era venuta ad ascoltarlo e che aveva riempito ogni poltrona della sala Petrassi. I fotografi, tanti per l'occasione, rigorosamente in piedi pronti a carpire ogni sua movenza.
Zarrillo è un musicista poeta, che si esprime al meglio con la voce e con gli strumenti musicali, ma di fronte all'ovazione che ha accolto la sua "uscita" sul palco, non ha potuto fare a meno di imbastire un discorso di ringraziamento a tutti i presenti per il sostegno e l'affetto ricevuti nel recente periodo della sua malattia. Era molto teso Michele…. ma quando le note hanno iniziato ad inondare la sala, si è trasformato dal dottor Jackill iniziale a mister Hide, una belva che per oltre due ore ha padroneggiato la scena ben assecondato dalla sua band (2 chitarre, basso, violino , batteria e tastiere) esibendosi in quasi tutto il suo repertorio. Alcune sue canzoni, le più gettonate, sono state arrangiate per l'occasione in chiave jazz e proprio per questo motivo è sorta la necessità di ricorrere alla bravura oltre che all'amicizia di due grandi professionisti romani, vale a dire il pianista Danilo Rea e il sassofonista Stefano Di Battista, esponenti illustri del jazz italiano. "Con questi due amici ci conosciamo da anni – le parole di Michele - e da molto dicevamo che avremmo dovuto fare qualcosa insieme, finalmente stasera l'occasione è arrivata".
Rea ha accompagnato al piano Zarrillo nei brani "Ragazza d'argento", "L'elefante e la farfalla" e "Cinque giorni", un'interpretazione memorabile che ha suscitato intense emozioni come non mai. Anche Di Battista ha duettato con il cantante e nel finale del suo intervento ha eseguito applauditissimi "a solo" mostrando di saperci fare sia con lo strumento che con la simpatia. Durante l'intero concerto il pubblico ha lanciato apprezzamenti verbali verso il cantante e più di una voce femminile ha rivolto frasi e complimenti un po’ "forti", da vicino si poteva perfino notare il lieve rossore sulle gote del cantante che ha terminato la sua performance con uno scatenato " L'amore vuole amore", dove, dimenandosi, è rimasto addirittura impigliato nei fili del suo "ritorno" in cuffia.
Michele Zarrillo ha davvero dimostrato di stare bene e di gestire con tutta la sua simpatia se stesso, la band e il service che lo accompagna. "Si legge meglio, se qualcuno accende la luce!- ha detto durante un breve black out elettrico ,mentre in estate, prima del termine della serata a Vetriolo (Vt), ove c'erano stati alcuni inconvenienti tecnici ,rivolto al pubblico disse : "Chissà se prima del termine della tournè...ce la faremo ?
Ce l'hai fatta Miche' , anzi ce l'avete fatta . E' tutto a posto.
La Band: Alessio Graziani (tastiere, piano, flauti e voce), Danilo Fiorucci (basso e contrabbasso), Enzo Di Vita (batteria), Roberto Guarino e Andrea Valentini (chitarre) e Giuseppe Bono (violino e voce).