Gioca con Rossini e le sue arie Elio (senza le storie Tese), nel suo spettacolo "Figaro il barbiere", tratto dal libero racconto di Roberto Fabbriciani con musiche ridotte da “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, andato in scena presso l'Aula Magna La Sapienza di Roma nell'ambito della stagione della IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti
Un locale da barbiere, due clienti “musicisti”, e un pianista : questa la location che ha accolto Elio (senza le storie Tese)- e la partecipazione di Roberto Fabbriciani flauto, Fabio Battistelli clarinetto , e Massimiliano Damerini pianoforte, nel ruolo di ottime spalle- nel suo spettacolo "Figaro il barbiere", tratto dal libero racconto di Roberto Fabbriciani con musiche ridotte da “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, approdato ancora una vota sui palcoscenici italiani, questa volta nell’Aula Magna de La Sapienza lo scorso 14 maggio, nell'ambito della stagione della IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti.
Accolto da un folto pubblico, in prevalenza giovane e molto coinvolto, Elio, come sempre ironico, istrionico e divertente, con il suo camice da barbiere e un pettine esperto, nel doppio ruolo di cantante e narratore, ha raccontato i momenti salienti dell'opera, introducendo i vari personaggi e cimentandosi nelle arie più celebri , quali “Largo al factotum” o “La calunnia è un venticello”, accompagnato dalle trascinanti musiche rossiniane. E si è mostrato a proprio agio nei panni del padrone della bottega preso da una serrata conversazione con i suoi due clienti/musicisti, uno generoso, e quindi al centro dell’attenzione, e uno senza soldi, e quindi di scarso valore umano... Tutto comincia con un elogio al valore della professione del barbiere ” un confidente, un diplomatico, conoscitore di segreti privati e pubblici, arbitro della storia mondiale…." E chi meglio del personaggio del Figaro rossiniano può incarnare questa figura, un consigliere, un complice in storie amorose, sensibile al denaro e proprio per questo “ una perfetta incarnazione della nuova borghesia in ascesa"? E ci sarà anche una buona ragione perché, come viene annotato da Roberto Fabbriciani ,che ha realizzato questa particolarissima versione del Barbiere "nella storia del melodramma esiste il bizzarro caso di una professione (non particolarmente affascinante) che ha avuto l'onore di ben tre grandi Opere dove compare come protagonista assoluta. La professione è quella del barbiere, e le Opere ad essa dedicate sono i due famosi "Barbiere di Siviglia", rispettivamente di Paisiello e Rossini, e "Le nozze di Figaro" di Mozart"…
Tra battute e argomentazioni, racconti e puntualizzazioni dei momenti più salienti dell’opera, in un mix di note rossiniane, non sono mancate felici e sporadiche incursioni del contemporaneo, dai fondi tagliati alla cultura all ’inutile gossip a velati accenni alla politica. Senza pesantezze o forzature. Uno spettacolo fresco, arguto, accompagnato da ottima musica , uno sguardo indietro e uno al presente, avvicinando ai giovani il meglio di un’opera importante.
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