Roma, omaggio ad Amedeo Amodio. In anteprima il docufilm Amedeo Amodio -Il segno in movimento della regista Antonella Giovampietro

Il 2 luglio, alle ore 17,  nella Sala del Refettorio, Biblioteca della Camera dei deputati “Nilde Iotti”, si terrà l’omaggio ad Amedeo Amodio con il saluto di Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei deputati, e Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura. Saranno presenti personalità del mondo della danza e dello spettacolo. Sarà presentato in anteprima il  docufilm Amedeo Amodio- Il segno in movimento di  Antonella Giovampietro. 

In tale occasione Amodio, fra i maggiori esponenti italiani dell’arte coreutica del nostro tempo, parlerà della sua vita e carriera con la giornalista Baba Richerme e verrà presentato in anteprima il docufilm Amedeo Amodio -Il segno in movimento della regista Antonella Giovampietro.

Il film, una riflessione sulla creatività, raccoglie i ricordi del Maestro, il quale si è espresso attraverso diverse arti (tra cui disegno e pittura, e anche il cinema, dove lo ritroviamo attore nelle pellicole di Liliana Cavani). La danza lui la "disegna", e non solo con schizzi e bozzetti su fogli e taccuini ma, prima ancora, in quella visione immaginativa che solo i grandi artisti hanno: la idea, ovvero, Il segno in movimento. Ascoltarlo, mentre nel film scartabella tra vecchie foto, sarà come ascoltare un libro di storia del teatro e dello spettacolo, illustrato da filmati di lavori interpretati o firmati da lui.

Se alcuni balletti di Amodio - Lo Schiaccianoci, Coppélia, Carmen, L'après-midi d'un faune - sono stati presentati negli ultimi anni dalla Daniele Cipriani Entertainment, altri verranno scoperti dai più per la prima volta proprio grazie a filmati d'archivio riproposti dalla Giovampietro la quale, con la sua visione sensibile di figlia d'arte e ballerina ella stessa, firma un ritratto prezioso dell'artista. Un focus a lungo atteso su un personaggio che si può definire, senz'esitazione, anello di congiunzione tra passato e presente, tradizione e modernità: figura chiave che racchiude la vicenda del balletto in Italia dalla seconda metà del Novecento in poi.

Durante l’evento il Maestro Amodio riceverà il riconoscimento della Camera dei Deputati conferito al suo talento e alla sua lunga e straordinaria carriera di danzatore/coreografo.

"Ricercatore raffinato della bellezza artistica, si potrebbe descrivere Amedeo Amodio come l'ultimo dei "diaghileviani". Sebbene, per chiari motivi anagrafici, egli non abbia mai incrociato il mitico impresario dei Ballets Russes, lo spirito che spingeva Sergei Diaghilev a cercare sempre un connubio tra danza, musica e arti visive è lo stesso che ha caratterizzato il percorso del ballerino/coreografo italiano (classe 1940), figura imprescindibile per chiunque voglia guardare al balletto italiano della seconda metà del Novecento- scrice Simonetta Allder, critica di danza. " Il film della Giovampietro ci ricorda che Amodio muove i suoi primi passi, inizialmente come allievo e in seguito come ballerino, presso La Scala di Milano, teatro che negli Anni '50 era appena stato ricostruito e dove vi si allestivano spettacoli incredibili. Passavano tutti di lì, come racconta Amodio: registi come Visconti e Strehler; le divine Callas, Tebaldi e Simionato; gli altrettanto divini Di Stefano, Del Monaco, Corelli; Von Karajan e Gavazzeni con le loro bacchette magiche. Scorreva un'energia che non poteva non colpire un animo profondamente curioso come quello del piccolo Amedeo il quale, per andare a lezione, doveva attraversare il grande palco dove si montavano scene meravigliose. Contagiato dalla magia del teatro, parallelamente alle lezioni in sala, il giovinetto comincia a frequentare anche le sartorie e gli spazi dove pittori celebri traducevano i loro bozzetti in enormi tele.... "

L'ingresso è libero, fino a esaurimento posti e previo prenotazione, scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (i giornalisti potranno prenotarsi, specificando la loro testata, mandando una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ). Ѐ necessario attendere conferma della prenotazione. L'ingresso è da Via del Seminario 78; sarà necessario esibire un documento d'identità, con obbligo di giacca per i signori.


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