RomaeuropaFestival al Mattatoio: il luogo della creatività emergente

Presentate le cinque sezioni artistiche che animeranno il RomaEuropaFestival 2023 al Mattatoio, negli spazi de La Pelanda fino al 19 novembre : LineUp!, Digitalive, Anni Luce, Dancing Days e Kids & Family. Il Mattatoio diventa  un luogo di ritrovo e di dialogo fra artisti che guardano al futuro. 

"Fare di questo luogo un hub di percorsi artistici. Il Mattatotio non è un teatro ma un luogo che può essere attrraversato e trasformato”. Queste le parole di Fabrizio Grifgasi, direttore artistico del REf, presentando la stagione REF  che ha sede al Mattaoio (Testaccio)  , con il quale vige già una lunga collaborazione nell’ottiva di “ dialogare con molte realtà della città”.

"Grazie alla collaborazione con il Palaexpo, gli spazi del Mattatoio continuano a rappresentare per il Romaeurpa Festival un luogo di dialogo e incontro tra la creazione nazionale e quella internazionale- ha fatto eco il presidente della Fondazione Romaeuropa Guido Fabiani- "Qui si radica un’attenzione condivisa alle nuove generazioni e ai nuovi linguaggi con proposte multidisciplinari o dedicate ai bambini e alle loro famiglie. E collaboriamo volentiieri  alla valorizzazione di questa area”. "Come Azienda Speciale Palaexpo - ha aggiunto il Presidente palaexpo Marco Delogu- siamo orgogliosi di collaborare anche quest’anno con il Romaeuropa Festival. Si tratta di una collaborazione importante e preziosa che consideriamo una ripartenza per questa location che rafforza il ruolo di Roma come centro di produzione culturale contemporanea".

Un programma ricchissimo per questa trentottesima edizione che riempirà di voci, suoni, luci e cultura questi spazi : quattro sale di spettacolo, l’area installazioni e incontri, il servizio di accoglienza e box office. Da settembre a novembre, oltre due mesi di programmazione e più di 100 repliche, con spettacoli distribuiti tra danza, teatro, musica. Cinque le  sezioni del festival  (LineUp! a cura di Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci, Digitalive a cura di Federica Patti, Anni Luce a cura di Maura Teofili, Dancing Days a cura di Francesca Manica e Kids & Family a cura di Stefania Lo Giudice) e i “nuovi formati” del REF23 come l’appuntamento con il graphic design proposto da Design Talks a cura di studio Mistaker e Stefano Cipolla, gli appuntamenti all’incrocio tra musica, teatro e stand-up comedy condotti da Gioia Salvatori in Ghost Track, l’installazione video-documentaria di Paola Di Mitri, il Temporary Music Bar proposto da Fischio che accompagna l’intero programma del festival e propone una giornata esclusivamente dedicata ai sound più sperimentali.

Tra i vari appuntamenti spicca il 20 ottobre, l’omaggio alla studiosa e scrittrice Ada D’Adamo, sguardo attento che ha attraversato i percorsi del festival, con un incontro a cura di Francesca Manica e Gaia Clotilde Chernetich che cerca di riportarla al suo ruolo di critica di danza.  Alcuni brani selezionati, tratti dai suoi scritti su arte, danza e coreografia, sono il punto di partenza di una discussione corale, dove le voci di coloro che le sono stati vicini possono convergere e mescolarsi, aprendo nuovi punti di incontro e inedite prospettive dentro il suo pensiero coreografico. Ad attraversare i suoi scritti sulla danza, tra gli altri: Monique Veaute, Emio Greco, Silvia Rampelli, Marta Ciappina, Chiara Ossicini e molti altri.

LE SEZIONI 

LINE UP! | Una mappa del pop italiano La sezione LineUp! a cura di Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci ha proposto tre   giornate (20- 22 settembre) dedicate all’attuale panorama pop e avant-pop per trasformare La Pelanda in un club musicale. Riappropriazione della tradizione italiana e sound internazionali convivono nei live delle artiste e degli artisti ospiti di questa edizione: La Niña con la sua fusione di lingua e tradizione napoletana  (tammorra) e sonorità pop e urban (20 settembre); Vieri Cervelli Montel e Daniela Pes per il Tanca Records Showcase dedicato all’etichetta fondata da IOSONOUNCANE (21 settembre – SOLD OUT); le atmosfere tropical e R’n’B di Ethan (21 settembre in corealizzazione con Alcazar Live), Miglio con il suo cantautorato oscuro marchiato dall’elettronica, le derive trap e hyper-pop di Rareș (22 settembre) e infine i sintetizzatori analogici e le atmosfere techno di Marta Tenaglia e Whitemary (ancora 22 settembre). Da evidenziare gli  incontri tra musicisti e scrittori de Le Parole delle Canzoni, il format ideato da Treccani, alla scoperta di un uso innovativo della lingia italiana,  che torna al festival dopo essere stato ospitato dagli Istituti di Cultura all’Estero grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

DIGITALIVE | Una mappa delle culture digitali Curata da Federica Patti, la sezione Digitalive incrocia percorsi musicali, coreografici e virtuali e presenta dal 29 settembre all’8 ottobre un’indagine intorno alle arti performative, alle culture digitali e al Metaverso, in un incontro tra elettronica italiana, intelligenze artificiali e ambienti virtuali. Torna a inaugurare la sezione Choy Ka Fai con Unbearable Darkness (29 settembre – 1° ottobre), un nuovo esperimento di danza cibernetica, un rituale che guarda alla tradizione Butoh giapponese per proiettarla nell’universo tecnologico e digitale. L’artista singaporiano propone inoltre la lecture performance Sometimes I see the Future (1° ottobre) dedicata al metaverso, al cosplaying e alla danza sui social media. Il collettivo romano NONE torna a Digitalive per presentare la sua ultima produzione AV Nuovo Mondo (6 ottobre), l’outsider della techno italiana Cosimo Damiano presenta il suo live Quarto Vuoto (7 ottobre) mentre il percussionista, sound artist e curatore modenese Riccardo La Foresta con Drummophone (6 ottobre) mette in discussione la natura degli strumenti di percussione. Ipnotica l’esperienza audio-video proposta da The Grey Line (7 ottobre) del collettivo SPIME.IM mentre l’artista romano Arssalendo (7 ottobre) propone uno speciale live nel set design costruito da Bianca Peruzzi. Grazie al rinnovato dialogo con RE:Humanism Art Prize (8 ottobre) approdano a Digitalive l’artista Luca Pagan con Retraining Bodies e Albert.DATA con la sua performance musicale Slowly Fading into Data. Completano la rassegna il ciclo di talk curato dal network ADV – Arti Digitali dal Vivo (7 – 8 ottobre), nato dalla proposta di Anna Maria Monteverdi e Antonio Pizzo come osservatorio critico delle pratiche tecno performative, e i due appuntamenti con il collettivo Erinni: il talk Cyber Witchcraft e la performance di Ginevra Petrozzi. Infine, la proposta musicale di Digitalive si sposta ad Alcazar con la musicista Valentina Magaletti e il suo A Queer Anthology of drums (4 ottobre).

DANCING DAYS | Nuovi linguaggi coreografici europei Dancing Days, a cura di Francesca Manica, articola un percorso dedicato ad una nuova generazione di coreografi e danzatori italiani ed europei grazie alla collaborazione con il network Aerowaves, puntando l'attenzione su alcuni protagonisti del nord Europa.  Tra i protagonisti delle giornate della danza (dal 19 al 22 ottobre): il coreografo e artista visivo Smaïl Kanouté che nel suo Never 21 (19 ottobre) omaggia, tra Krump, electro, popping e danza contemporanea, la vita delle vittime della violenza armata nei quartieri poveri e discriminati; Anna-Marija Adomaityte che con Pas de deux (19 ottobre) sfida le rappresentazioni classiche del duetto, la coreografa ucraina Olga Dukhovnaya con la sua rivisitazione del Lago dei Cigni (20 ottobre) e ancora Daniel Mariblanca con 71BODIES 1DANCE (21 ottobre) costruito in viaggio tra la Scandinavia e il continente europeo. Il duo italiano Panzetti / Ticconi presenta Insel (21 ottobre), pièce per quattro performer incentrata sul concetto di isola, sottolineando il legame simbolico tra l’isolamento imposto o interiore e un volontario distacco dal mondo mentre Alessandro Marzotto Levy con il suo Irene (22 ottobre), affronta il tema della costruzione dell’identità. Lo spettacolo è vincitore della scorsa edizione di DNAppunti Coreografici, la call rivolta a coreografi italiani under 35, che si rinnova anche quest’anno ospitando i 4 progetti finalisti individuati dalla rete che nutre il premio (Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, Operaestate Festival/CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora | Centro di Residenza Emilia Romagna, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender Festival di Bologna, Triennale Milano Teatro). Sono finalisti per il 2023: Lucrezia G. Gabrieli con Passing through, Giorgia Lolli con Eat me, Maya Oliva con In perpetual blooming, despite the gods e Giulio Santolini con Le Baccanti – fare schifo con gloria.

ANNI LUCE | Futuro teatrale italiano e nuove drammaturgie La sezione Anni Luce a cura di Maura Teofili (dal 25 ottobre) sposta l’attenzione del REF sul futuro teatrale italiano. Si rinnova il sostegno alla creatività under30 con la quarta edizione di PoweredByREF, un’opportunità dedicata a giovani artiste e artisti che operano nel campo della ricerca teatrale e della performance, realizzata grazie ad una fitta rete di partner: carrozzerie | n.o.t, 369 Gradi, ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini, Periferie Artistiche – Centro di residenza multidisciplinare della Regione Lazio e Cranpi. Tre i nomi selezionati che presentano (il 28 e 29 ottobre) il primo esito della loro ricerca: Pietro Giannini con La traiettoria calante, un monologo legato alla caduta del Ponte Morandi a Genova nel 2018, i fratelli Alice e Davide Sinigaglia con Concerto fetido su quattro zampe spettacolo/concerto dalle atmosfere punk, Cromo collettivo artistico con Ahmen, il racconto dell’esperienza di un giovane immigrato del Punjab. La proposta di spettacoli della sezione vede protagonisti, il 25 e 26 ottobre, Giovanni Onorato con la Prima Nazionale il suo A.L.D.E – Non ho mai voluto essere qui, spettacolo sospeso tra drammaturgia, rap e cantautorato e CA.NI.CI.NI.CA di Greta Tommesani, acuta, ironica e tagliente riflessione sullo sfruttamento lavorativo. L’attenzione verso le nuove scritture per la scena è confermata, infine, da Situazione Drammatica, il progetto, giunto alla quarta edizione e sviluppato in collaborazione con Tindaro Granata, che prevede, a novembre, la lettura dei testi selezionati dal Premio Hystrio (Camilla Dania, Niccolò Matcovich e Chiara Arrigoni) e di estratti delle 10 drammaturgie finaliste del Premio Riccione (Tolja Djokovic, Jacopo Giacomoni, Nalini Vidoolah Mootoosamy, Armando Pirozzi e Fabio Pisano) e del premio Tondelli (Giulia Di Sacco, Riccardo Favaro, Niccolò Fettarappa, Benedetta Pigoni, Eliana Rotella).

KIDS & FAMILY | Una mappa della creazione per l’infanzia Dal 10 al 19 novembre è la sezione Kids & Family a cura di Stefania Lo Giudice a ritrasformare l’intero Mattatoio in uno spazio dedicato ai bambini e alle loro famiglie. Un vero e proprio festival nel festival che, nello spirito di Romaeuropa, abbraccia più discipline disegnando ulteriori geografie di incontro e dialogo. S’inserisce nell’ambito del programma FuturoPresente, sostenuto dal Fonds Podiumkunsten e dall’Ambasciata dei Paesi Bassi, il focus dedicato alla creazione per l’infanzia olandese che vedrà protagoniste le compagnie Het Filiaal theatermakers con De Nachtwaker (10 – 12 novembre), spettacolo poetico e non verbale, destinato ad un pubblico di tutte le età, senza dialoghi ma completamente dedicato all’ascolto e alla visione, Het Houten Huis e il suo spazio fuori dalle logiche della legge di gravità, in grado di capovolgersi e ospitare un mondo fantastico e poetico, Meneer Monster con Lucky Luuk (17 – 19 novembre), ispirato alla famosa serie a fumetti Lucky Luke. Con Leonia la compagnia di nuovo circo Quattrox4 (dal 10 al 12 novembre) prosegue la ricerca artistica avviata lo scorso anno in omaggio a Le Città Invisibili di Italo Calvino mentre Roberto Abbiati nel suo Una tazza di mare in tempesta (10 – 19 novembre) costruisce una piccola stiva di legno dalle cui pareti prendono vita storie, personaggi e viaggi ispirati a Moby Dick. Torna lo spazio ludico dedicato al giovanissimo pubblico con installazioni, performance e giochi d’artista: un’altra piccola mappa suddivisa nell’area dedicata ai giochi di legno proposta da Officina Clandestina, l’Officina Sonora realizzata con materiale di recupero dalla Marlon Banda, il laboratorio di stop-motion proposto da Spin-Off e Moonchausen e la speciale installazione musicale e performativa La Dinamica del Controvento di Teatro Necessario, un vero e proprio spettacolo costruito come un’avventura, un viaggio verso nuove terre da scoprire o geografie ancora da immaginare.

NUOVI FORMATI | Linguaggi, dialoghi ed estetiche della creatività contemporanea I progetti speciali del REF ospitati al Mattatoio attraversano tutta la durata del festival e indagano nuove estetiche e formati. È una performance in VR (Virtual Reality) quella costruita da Mauro Lamanna e Aguilera Justiniano in Real Heroes (dal 27 settembre al 1° ottobre) che accompagna gli spettatori in due storie vere raccolte tra Italia, Europa e Sudamerica, anche grazie al supporto degli Istituti italiani di Cultura di Atene, Barcellona, Santiago del Cile e Montevideo. Ancora con la creazione in VR si cimentano gli studenti dei corsi di Interaction Design, Gaming e Virtual Design di RUFA – Rome University of Fine Arts che nel Rufa VR Project (dal 6 al 10 ottobre) propongono istallazioni e performance radicate in ambienti virtuali sul tema della “tecnomagia”: Resurgo, Daath ed Ex-posure, no actions. Il 30 settembre è Design Talks a proporre per la prima volta un focus sul graphic design e sull’attenzione del Romaeuropa Festival ai nuovi linguaggi della comunicazione e della grafica: curata da Stefano Cipolla (art director dell’Espresso) e Mistaker (lo studio grafico che per il terzo anno ha progettato la campagna del REF che per l’occasione presenta anche un’istallazione video insieme a wemeetbrands) questa giornata di incontri vede la presenza dei graphic designer Mauro Bubbico, Domenico Romeo, Gianluca Alla e Michela Picchi. Gli spazi del Mattatoio saranno inoltre allestiti con NEW GRAPHIC LANDSCAPE EXHIBITION by NABA + Studio Mistaker: gli studenti del Triennio in Graphic Design e Art Direction del campus romano di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, insieme a Martina Tariciotti, docente NABA, ispirati dalla multidisciplinarietà e dalla fluidità delle arti del REF, sono stati chiamati a reinterpretare le discipline artistiche del Festival: musica, danza, teatro e digital e hanno realizzato una serie di artwork sperimentali, intrecciando l’approccio cartaceo e digitale, quello statico e animato (al termine dell’evento gli stessi artwork saranno esposti nel campus romano di NABA – Via Ostiense, 92 – e visitabili a partire dal 9 ottobre dalle ore 14 alle ore 18). Si muove tra installazione, documentario e performance audio-video il nuovo lavoro della regista Paola Di Mitri, Da qui in poi ci sono i leoni (dal 10 al 15 ottobre), un viaggio dal sud al nord che mette a fuoco l’impatto delle attività umane sul paesaggio. Debutto assoluto per Ghost Track (dal 13 al 29 ottobre), il format del REF dedicato al teatro, alla musica, alla stand-up comedy e alla poesia estemporanea articolato in 6 appuntamenti in due fine settimana del festival condotti da Gioia Salvatori e musicati da Simone Alessandrini con ospiti provenienti dal mondo del cantautorato, della scrittura, del teatro, della filosofia e di altrettante discipline. Tra i guest delle serate: Meri Bracalente, Ivan Talarico, Paolo Pecere, Caterina Marino, Ilaria Gaspari, Barbara Chichiarelli, Filippo Balestra, Valerio Aprea e Cristina Pellegrino su testi di Mattia Torre Alessandro Lolli e Lorenzo Marangoni, il coro Roma Rainbow diretto dal Maestro Francesco Leineri, Daniele Parisi e Giovanni Truppi. 

romaeuropa.net 

 


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