Accademia Filarmonica Romana, una stagione 2023-24 “ multiforme “ e per tutte le età

Presentata la stagione 2023- 2024 dell'Accademia Filarmonica Romana, che si svolgerà tra Teatro Argentina, Teatro Olimpico e Sala Casella, fra spettacoli di danza, concerti, formazione e laboratori. Una stagione “ multiforme e per tutte le età” firmata dal direttore artistico Enrico Dindo. Oltre cinquanta appuntamenti in programma: la danza al via da ottobre, i Concerti da novembre.

Danza, musical, musica classica, novità e riproposte, incontro con la letteratura e il teatro, lezioni di musica, attenzione verso un ascolto più consapevole i contenuti del cartellone.  ” La musica deve essere a disposizione di tutti, c’è un grande armadio della musioca con tanti cassetti e ognuno può trovare il proprio. Una istituzione come la nostra deve tenere conto di questo aspetto". Con queste parole  il presidente della Filarmonica Paolo Baratta  ha intrododtto l’incontro stampa. “ Per la nuova stagione ci sarà un prpogramma molto vario con danza di eccellenza, molti concerti legati a celebrazioni  di  grandi artisti- alcuni facenti parte della cultura russa perchè noii non facciamo distinzioni o separazioni- e poniamo una grande attenzione ai giovani e ai giovanissimi : ci vuole sempre un primo psso per avvicinare la musica o andare a teatro. E conquistare i giovani fa parte della mission della Filarmonica “.

La stagione che andiamo a presentare- ha aggiunto Enrico Dindo- è davvero multiforme, è un ventaglio di poposte a 360 gradi, rappresenta davvero i tanti “ cassetti” citati dal Presidente”.

Danza e musica romana al teatro Olimpico

La danza, con alcuni dei titoli del repertorio più classici rivisitati in chiave moderna, ma anche il musical, con il ritorno di Rocky Horror Show che nel 2023 festeggia il suo primo mezzo secolo di vita, l’atteso ritorno dopo anni degli amatissimi Momix e Semo o nun semo di Nicola Piovani segnano gli appuntamenti della Filarmonica Romana in collaborazione con il Teatro Olimpico. Una collaborazione stretta , solida e di antica data quella  fra Filarmonica ed Olimpico- come ha sottolineasto Lucia Montefoschi, direttrice artistica del Teatro Olimpico- che questa volta dà vita a una programmazione che intreccia rigore, classicità,   creatività, fantasia, libertà e un pizzico di trasgressione” .

Fra i più stimati coreografi contemporanei italiani, Fabrizio Monteverde , reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di Čajkovskij, e dà vita a Il Lago dei Cigni, ovvero Il Canto,  un percorso struggente di illusioni e memoria, per la nuova produzione del Balletto di Roma con Carola Puddu, beniamina del pubblico giovanissimo, nel ruolo del Cigno Nero, e Roberta  De Simone nel ruolo del Cigno Bianco. In scena dal 17 al 22 ottobre, lo spettacolo consolida la collaborazione fra Filarmonica e Balletto di Roma, cui l’istituzione affida per il secondo anno consecutivo l’apertura della stagione della danza. ” Non tralasciamo mai i nostri successi, la nostra tradizione e proponiamo sempre dei nuovi allestimenti- ha detto Luciano Carratoni, ad del Balletto di Roma, affiancato dal direttore artistico Francesca Magnini. “ Il nostro obiettivo è portare la danza italiana in Italia e all’estero, e  a breve ci aspetta un tour in Cina “. “ Il balletto si ispira  molto al Canto del Cigno di Cechov, ne assorbe le riflessioni anche sul destino dei danzatori anziani, e da qui il titolo Il Canto”.

Attesissimo il ritorno nella capitale dal 7 al 19 novembre dei leggendari Momix, legati da un sodalizio artistico con la Filarmonica che prosegue da quasi quarant’anni. Back to Momix è uno spettacolo nato dal desiderio di tornare a calcare le scene dopo anni difficili che hanno allontanato la compagnia dal suo pubblico, con il desiderio di leggerezza e spensieratezza, e uno sguardo sempre teso al futuro.  Moses Pendleton, carismatico direttore artistico e fondatore della compagnia, porta in scena i più significativi estratti dei grandi classici che hanno segnato la storia dei Momix, restituiti con nuova e viva intensità.

Compie 50 anni il leggendario rock’n’roll musical di Richard O’Brien, che dopo il travolgente successo della scorsa stagione, torna all’Olimpico dal 21 al 26 novembre per festeggiare il suo primo mezzo secolo di vita. Fra gli spettacoli più amati e applauditi di sempre, musical fra i più audaci degli ultimi cinquant’anni, Rocky Horror Show ha sedotto con la sua trasgressività intere generazioni di spettatori, conquistando anche i benpensanti.  Christopher Luscombe firma la regia della fortunata produzione applaudita già in tutto il mondo, che accoglie nel suo cast anche Claudio “Greg” Gregori nel ruolo del Narratore.

Non è Natale senza Lo Schiaccianoci, e il Balletto di Roma sale di nuovo sul palco dell’Olimpico dal 7 al 10 dicembre con una versione fresca e moderna del celeberrimo balletto. Sulla musica di Čajkovskij, la versione di Massimiliano Volpini dell’originale classico natalizio invita il pubblico a osservare la fiaba da un nuovo punto di vista, utilizzando il contrasto tra realtà e immaginario della storia di Dumas per rivelare le implicazioni e le conseguenze della multiforme società odierna. Carola Puddu veste in questa occasione i panni della Fata Confetto. ” Un prodotto- come è stato sottolineato dai rappresentati del Balletto di Roma- molto fresco e innovatico che propone un mix tra circo e urban, andando verso la contemporaneità”.

L’anno nuovo, 2024,  si apre il 18 gennaio (in scena fino al 21) con Cenerentola di Roma City Ballet Company con la firma del regista e coreografo Luciano Cannito, costumi di Giusi Giustino, scene di Michele Della Cioppa su musiche di Sergej Prokofiev: una favola bella  che porta con sè un pizzico di follia, comicità e divertimento senza tralasciare la spettacolarità. ” Si tratta di un’opera creata nel 1995, che ha avuto molte rappresentazioni di grande successo. Conta molto sull'impianto scenico  importante  e sulla classicità.  Nella parte della matrigna un eccezionale Manuel Paruccini- le parole di Luciano Cannito.

A conclusione derl cartellone una serata di canzoni romane con Nicola Piovani, ideatore dello spettacolo, per l’occasione anche pianista e direttore, per Semo o nun semo (dal 12 al 17 marzo) che vede il premio Oscar affiancato dai cantanti Donatella Pandimiglio, Pino Ingrosso, Carlotta Proietti, l’attore Massimo Wertmüller e i musicisti dell’Ensemble Aracoeli. Un canzoniere della Vecchia Roma – quella di Ettore Petrolini, Romolo Balzani, Aldo Fabrizi – dove si ritrovano anche citazioni di Petrolini e Trovajoli, e tanti stornelli. ” Sono molto contenta di partecipare a questo  spettacolo- ha detto Carlotta Proietti- E'  sempre una sfida riproporre al pubblico un repertorio così conosciuto e amato al quale ci siamo avvicinati con rispetto e delicatezza”.

I concerti al  Teatro Argentina 

Undici concerti al Teatro Argentina, il giovedì alle ore 21, scandiscono la programmazione della musica da camera e i concerti di artisti internazionali ospiti nello storico teatro capitolino. Fra nuove commissioni, il repertorio classico, la musica del XX secolo, il barocco, con quartetti, trii, ensemble e solisti di caratura internazionale, molti al loro debutto per l’istituzione romana, la stagione presenta un variegato ventaglio di ascolto che spazia nella storia della musica occidentale degli ultimi cinque secoli. La stagione si apre giovedì 9 novembre con Façade di William Walton per voce recitante ed ensemble, che alla sua prima rappresentazione, a Londra 100 anni fa, scosse gli animi di un pubblico, che provocato dall’originalità e anticonvenzionalità dell’opera, gridò allo scandalo. Per celebrarne il centenario, in collaborazione con la Fondazione William Walton, la Filarmonica si affida all’ironia e irriverenza di Claudio “Greg” Gregori e Carlotta Proietti, mentre Pasquale Corrado dirige il Syntax Ensemble. A Walton si affianca la prima assoluta, commissione dell’Accademia Filarmonica Romana, di Rilùcere di Pasquale Punzo nuovo lavoro del compositore partenopeo che prende spunto da alcuni elementi di Façade. “ Per me una grande scoperta- le parole di Carlotta Proietti  in riferimento a Walton- tra gioco e rironia,  e sono davvero onorata di farne parte”.

Eccellenza della musica da camera italiana e fra le formazioni più longeve del nostro paese, il Trio di Parma torna all’Argentina il 16 novembre con un programma dedicato ai Trii per pianoforte di Schubert e Čajkovskij. Serata tutta al femminile il 30 novembre con Io, Anna Dostoevskaja, progetto dell’attrice e regista Maddalena Maggi con la pianista Mariangela Vacatello dedicata ad Anna Grigor’evna, giovane stenografa che diventerà la seconda e ultima moglie di Dostoevskij. Dalle sue memorie, inusuali e preziose-che raccontano di una donna forte, studiosa, desiderosa di indipendenza, fondamentale per la vita del marito- contenute nel libro Dostoevskij, mio marito, la Maggi ricava un testo teatrale che si intreccia all’ascolto musicale di un altro grande personaggio della cultura russa, qual è stato Sergej Rachmaninoff.

Appartengono entrambi alla generazione degli anni Ottanta Francesca Dego e Alessandro Taverna. Violinista nata a Lecco nel 1989 Francesca, pianista veneziano classe 1983 Alessandro, sono fra i migliori nuovi talenti italiani affermatisi a livello internazionale. Li ritroviamo insieme sul palco dell’Argentina il 14 dicembre per un programma che spazia fra Strauss, Schoenberg e Brahms. Come per le ultime due stagioni, anche il 2024 si apre all’insegna dei Quartetti per archi di Dmitrij Šostakovič, per il progetto che vede il Quartetto Prometeo eseguire l’integrale dei Quartetti per archi del compositore russo. Dopo i primi dieci quartetti, il 18 gennaio e il 9 maggio prossimi si completa il ciclo con gli ultimi cinque lavori, dal n. 11 op. 122 al n. 15 op. 144. Un viaggio affascinante nel cuore del Novecento, in cui l’esperienza personale di Šostakovič si intreccia a una scrittura compositiva tesa verso i nuovi linguaggi del XX secolo. Instancabile artista, scrittore, Steven Isserlis è soprattutto uno dei violoncellisti più celebri di oggi, acclamato da pubblico e critica. Fa il suo debutto alla Filarmonica il 7 marzo insieme alla pianista Connie Shih, in un programma che si apre con l’omaggio a Ferruccio Busoni a cento anni della morte con il raro ascolto di “Kultaselle” dieci brevi variazioni su un canto popolare finnico e prosegue con due Sonate per violoncello e pianoforte di Fauré e Rachmaninoff.

Altro omaggio a Ferruccio Busoni sarà con il duo, tutto italiano, ancora violino e pianoforte ma di generazione più grande, formato dal violinista Massimo Quarta e dal pianista Alessandro Marangoni (14 marzo), in comune la passione per la musica da camera e una consolidata carriera internazionale. Insignito da poche settimane del Premio Abbiati come miglior solista, la Filarmonica è lieta di accogliere nella sua stagione Alexander Gadjiev (11 aprile) pianista che si sta velocemente affermando nel panorama internazionale. Il debutto alla Filarmonica è all’insegna di Franck, Chopin (autore particolarmente amato da Gadjiev) e Musorgskij. A debuttare alla Filarmonica è anche uno dei migliori musicisti ungheresi di oggi, László Fenyö (25 aprile) che insieme alla pianista russa Julia Okruashvili, si presenta con il suo prezioso violoncello del 1695 realizzato dal liutaio Matteo Goffriller e offre al pubblico un programma dedicato ai grandi compositori ungheresi, da Bartók a Liszt, da Kodály fino a Ernő Dohnányi, fra ritmi, melodie, e canti popolari dell’est.

Internazionalmente apprezzato quale complesso di riferimento per l’esecuzione del repertorio antico su strumenti storici, I Barocchisti guidati da oltre vent’anni da Diego Fasolis, chiudono la stagione all’Argentina con un programma barocco per eccellenza (Händel, Bach, Vivaldi ma anche i più rari Veracini e Lanzetti) fra rigore stilistico e virtuosismo.  

 Incontri in Sala Casella  

La Sala Casella si conferma spazio ideale per progetti, incontri, in un rapporto più ravvicinato fra pubblico e interpreti. Dal 14 settembre, e per le successive tre settimane, si terrà la terza edizione di Dialoghi. Roma-Ischia, progetto nato da una collaborazione fra Filarmonica e Fondazione William Walton di Ischia. Protagonisti giovani interpreti, provenienti dai Corsi di specializzazione delle principali Accademie e Scuole di Musica, impegnati in un triplice appuntamento – il giovedì alla Filarmonica, il sabato e la domenica successivi a Ischia, presso la Sala Recite nei Giardini La Mortella. Nuovi ascolti è un progetto che nasce da una nuova collaborazione fra Accademia Filarmonica Romana e Promu Label, etichetta discografica che promuove prodotti artistici trasversali, abbracciando diversi ambiti (classica, jazz, contemporanea, progetti crossover), discipline e nuove tecnologie. La Sala Casella accoglie alcuni dei suoi artisti, con l’ascolto di brani tratti dalle recenti incisioni, con la partecipazione di Andrea Penna, che introduce il pubblico all’ascolto, dialogando con gli interpreti.

Il 13 ottobre toccherà al violoncellista Simone De Sena che presenta l’album Cronache del dono della meditazione, mentre il 24 novembre in occasione del centenario della prima rappresentazione di Façade di William Walton con cui la Filarmonica apre la stagione, verrà omaggiata la figura del compositore inglese con la presentazione del nuovo CD dell’Ensemble Kinari, dedicato alla musica di Walton e Françaix.

Si rinnova la collaborazione con Rai Radio3 per due progetti. Il primo è il ciclo di quattro Lezioni di musica dal vivo (la domenica pomeriggio dal 15 ottobre), registrate e successivamente mandate in onda. Condotte da Giovanni Bietti, storica voce della fortunata trasmissione radiofonica Lezioni di musica, gli incontri di questa stagione saranno dedicati al quartetto d’archi, e più precisamente al rapporto tra la classica letteratura quartettistica Viennese di fine Settecento-inizio Ottocento e la musica dei grandi compositori che affrontano questo fondamentale genere cameristico all’inizio del Novecento. A interpretare i brani, e a dialogare con Bietti, ci saranno alcune delle migliori formazioni italiane: i quartetti Leonardo, Guadagnini, Indaco e Noûs. Il secondo progetto con Rai Radio3 sarà la terza edizione del Violoncello svelato, quattro appuntamenti (il venerdì alle ore 20 dal 16 febbraio) dedicati al repertorio meno noto e di più raro ascolto per violoncello e pianoforte, in cui si “sveleranno” brani rimasti nascosti, segreti, magari solo dimenticati per molto tempo, accanto ai quali saranno accostati pezzi del repertorio tradizionale.

In collaborazione con l’Associazione Fabrica proseguono gli incontri di Fabrica, Musica e Letteratura, in questa stagione dedicati al tema “MATERiae. Per lo spazio nel tempo”. Tre serate di suoni e parole, letteratura antica e moderna e melodie che tessono un fil rouge tra Medioevo e gli Anni Cinquanta, tra la terra e il mare, tra la forma e la materia (2 dicembre, 27 gennaio, 2 marzo). Nuovo il progetto BIS! Ascoltiamo due volte , quattro incontri la domenica pomeriggio dal 14 aprile con l’intento di offrire al pubblico un ascolto più consapevole. A eseguire i brani ci sarà il direttore artistico della Filarmonica Romana Enrico Dindo, che è anche noto violoncellista, insieme alla pianista Monica Cattarossi. Il pubblico avrà occasione di ascoltare due volte uno stesso brano del repertorio più noto per violoncello e pianoforte intervallato da un momento di dialogo con i musicisti e un’interazione con gli ascoltatori, moderato dal musicologo Valerio Sebastiani. Sarà così l’occasione per mettere in rilievo aspetti musicali, strutturali e interpretativi e altre curiosità e confrontare il primo ascolto con il più consapevole secondo.

Arriva alla VIII edizione Assoli, la rassegna dedicata alla nuova musica per strumento solo, interpreti giovani talenti in dialogo con altrettanti giovani ed emergenti compositori. Sei concerti dal 24 maggio (due a giornata) in cui verrà approfondita la scrittura contemporanea per singolo strumento, mettendo a confronto prime esecuzioni assolute o italiane con brani del tardo Ottocento e Novecento entrati stabilmente in repertorio. 

 Formazione e Laboratori 

Al pubblico più giovane la Filarmonica riserva anche quest’anno una serie di iniziative mirate a un apprendimento della musica più consapevole e allo stesso tempo divertente. A partire dai più piccoli dai 0 ai 3 anni con i concerti di Allegro capriccioso e la voce di Nora Iosia e un ensemble strumentale che eseguirà un repertorio vario per i giovanissimi ascoltatori: musica classica, contemporanea, jazz, celtica, barocca, popolare, etnica, rock e pop, e gli incontri Bimbi in musica, sempre per bimbi da 0 a 3 anni accompagnati dai genitori, che offrono la possibilità di comprendere e acquisire con naturalezza il linguaggio musicale.

Si apre una nuova collaborazione con l’Università degli Studi La Sapienza di Roma e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, per il workshop Improvvisazione Collettiva e Composizione Istantanea: 1960-2023 che si terrà in Sala Casella dal 27 al 29 ottobre con sessioni di docenti, compositori e musicisti dedicate alla pratica strumentale, alla composizione in tempo reale e al deep listening, e ai più recenti temi della ricerca musicologica. Si rinnova la collaborazione con AsLiCo per il progetto Opera Domani dedicato ai ragazzi dai 6 ai 15 anni con percorsi mirati, delineati durante l’arco scolastico, che sfociano nello spettacolo partecipativo a conclusione del progetto. In questa stagione sarà Turandot. Enigma al museo dalla celebre opera pucciniana (Teatro Olimpico, 20, 21 maggio), per la regia di Andrea Bernard; Sieva Borzak dirige l’Orchestra 1813, voci soliste i cantanti vincitori e finalisti delle ultime edizioni del Concorso AsLiCo. La Sala Casella accoglierà del Premio Valentino Bucchi le fasi finali della 42ª edizione del Concorso internazionale di composizione Premio Valentino Bucchi (25 novembre), manifestazione fin da suo nascere mirata alla valorizzazione del talento giovanile e della creatività individuale.  Infine le attività nelle scuole, con i concerti di alcuni giovani musicisti impegnati a far conoscere da vicino, in un rapporto più diretto con i ragazzi, la musica e gli strumenti, e le introduzioni all’ascolto per preparare gli studenti a una partecipazione più consapevole dei concerti in programma al Teatro Argentina.  

 

Biglietti: Teatro Argentina da 17 a 30 euro, Sala Casella 11 euro, Teatro Olimpico (a seconda degli spettacoli) da 25 a 68 euro. I prezzi sono comprensivi di prevendita. Abbonamenti: Omnia da 280 a 410 euro, vari tipi di abbonamento per i concerti al Teatro Argentina da 90 a 200 euro.  

Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Fonte foto Accademia Filarmonica Romana 


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