Si è tenuto il 28 novembre scorso l’evento dedicato al 60° compleanno del Balletto di Roma : posticipata di un anno a causa dell’emergenza pandemica, la festa si è svolta nell’arco dell’intera giornata di domenica con un programma variegato di incontri e performance, tra dialogo e danza, approfondimento storico e confronto tra generazioni.
Per accogliere gli ospiti - amici e colleghi di ieri e di oggi - sono stati creati nella sede del Balletto di Roma in via della Pineta Sacchetti affascinanti percorsi visivi, letterari e danzati, legati alla storia di questa istituzione. L’allestimento della location ha visto l’esposizione del prezioso materiale video-fotografico d’archivio, insieme ai costumi di alcune delle più importanti produzioni della compagnia (da: Otello; Il lago dei cigni, ovvero il Canto; Lo Schiaccianoci ): la mostra , curata per l’occasione da Giuseppe Distefano , ha offerto ai visitatori un’esperienza “immersiva” in grado di coinvolgere lo sguardo e il pensiero. Un pezzo di storia, che dalle immagini si è materializzato sulle pareti della nuova sede romana - aperta nel 2020 e inaugurata ufficialmente in questa occasione - in un percorso tra memoria, presente e futuro.
Tra gli appuntamenti centrali del mattino, la tavola rotonda sulle nuove prospettive della danza intitolata Quali tradizioni per la danza del futuro? , in cui si è tentato di rispondere ad alcune importanti domande e di condividere temi d’interesse cruciale per il settore, come la mancanza di un proficuo dialogo all’interno del comparto-danza, insieme ad una riflessione sul ruolo ‘politico’ e culturale degli operatori e al senso di esclusione e impotenza di chi, dai 35 anni in su, vuole creare danza in Italia. Un dialogo aperto, guidato da Silvia Poletti , tra gli ospiti che hanno affiancato e creduto nel Balletto di Roma negli ultimi 20 anni: voci rappresentative di enti e realtà nazionali, chiamate a discutere della possibilità di rivedere modalità produttive e distributive per una nuova apertura dialettica di lavoro. Insieme a Luciano Carratoni , direttore generale del Balletto di Roma, e a Francesca Magnini , direttrice artistica, hanno partecipato, in presenza e in collegamento online: Gilberto Santini , direttore AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Piergiacomo Cirella , segretario generale Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, Mario Castro De Stefano , consulente artistico Teatro Pubblico Campano, Daniele Cipriani , presidente e direttore artistico Daniele Cipriani Entertainment, Fabrizio Monteverde , coreografo principale Balletto di Roma, Carmela Piccione , giornalista e scrittrice, Valerio Longo , vicedirettore Balletto di Roma, Monica Casadei , direttore artistico Artemis Danza, Patrizia Coletta , direttore Fondazione Toscana Spettacolo, Annamaria Onet , direttore artistico DANCEHAUSpiù, Marco Ciuti , direttore La Fabbrica dell’Attore, Walter Mramor , direttore Artisti Associati, Roberto De Lellis , direttore Ater Fondazione, Carlo Pesta , presidente e direttore artistico Balletto di Milano, Stefano Scipioni , presidente ACS Abruzzo Circuito Spettacolo.
L’appuntamento del mattino ha visto anche la gradita partecipazione di Sabrina Alfonsi , Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, e di Sabrina Giuseppetti , Presidente del Municipio XIII: nelle loro parole, la testimonianza del ruolo del Balletto di Roma - tra le più importanti realtà private del settore danza e spettacolo dal vivo in Italia, con più di 100 esibizioni l’anno e oltre 300 allieve e allievi - nel municipio e nella città, auspicando future collaborazioni.
Dopo il lunch break, il programma pomeridiano è stato aperto dalla presentazione del progetto editoriale dedicato ai 60 anni del Balletto di Roma: l’anteprima di un libro, a cura di Carmela Piccione , ricco d’interviste e testimonianze che rendono omaggio alla prima compagnia di danza privata in Italia, fondata nel 1960 da Franca Bartolomei e Walter Zappolini . Numerosi i protagonisti che, insieme all’autrice, hanno condiviso aneddoti e ricordi legati all’avventura della compagnia: prima fra tutti, Paola Jorio , interprete dello storico ensemble e oggi direttrice della Scuola del Balletto di Roma, e Raffaella Appià , coreografa e docente, nipote della fondatrice Franca Bartolomei.
Il ‘viaggio’ d’immagini e parole è stato coronato, nella seconda parte del pomeriggio, dalla danza dei giovani allievi della Scuola del Balletto di Roma diretta da Paola Jorio , del Corso di avviamento professionale (CAP) e dei danzatori della Compagnia . Le performance offerte agli ospiti hanno svelato il più recente repertorio coreografico - con estratti da Arcaico di Davide Bombana e da Astor, un secolo di Tango , produzione 2021 attualmente in tournée - insieme alle ultime creazioni di danza classica e contemporanea curate dalla direttrice Paola Jorio in collaborazione con i maestri Pia Russo, Diana Tavernier, Anna Maria Garagozzo, Vladimir Derevianko, Serena Chiaret, Emanuele Burrafato, Pablo Tapia Leyton, Chiara Casciani .In chiusura, la torta “BdR 60”: felice augurio di nuove e brillanti ripartenze. Da qui, dalle solide fondamenta della storia, il Balletto di Roma riparte con coraggio guardando al presente e al miglior domani per le future generazioni.