Rock in Roma e Roma Summer Fest, le due kermesse di punta della Capitale, si uniranno per dare vita nell’estate 2019 ad un unico grande festival diffuso sul territorio cittadino. Una co-produzione Fondazione Musica per Roma – The Base che ha l’obiettivo di rendere Roma una grande città della musica in cui cinque tra le location più belle della capitale faranno da palcoscenico ai concerti di grandi big italiani e internazionali: la cavea dell’Auditorium Parco della Musica, l’Ippodromo delle Capannelle, la Casa del Jazz, il Teatro romano di Ostia Antica e il Circo Massimo.
Roma città della musica. Rock in Roma e Roma Summer Fest, le due kermesse di punta della Capitale, si uniranno per dare vita nell’estate 2019 ad un unico grande festival diffuso sul territorio cittadino. Una co-produzione Fondazione Musica per Roma – The Base che ha l’obiettivo di rendere Roma una grande città della musica in cui cinque tra le location più belle della capitale faranno da palcoscenico ai concerti di grandi big italiani e internazionali: la cavea dell’Auditorium Parco della Musica, l’Ippodromo delle Capannelle, la Casa del Jazz, il Teatro romano di Ostia Antica e il Circo Massimo.
In 16 anni di storia l’Auditorium Parco della Musica ha accolto nella cavea di Renzo Piano quasi 900.000 spettatori, accorsi per assistere ai concerti di artisti del calibro di Elton John, Sting, Bjork, Leonard Cohen, Bob Dylan, The National, Paolo Conte, Fiorella Mannoia, José Carreras, Dario Fo, Franco Battiato, Patti Smith, Arctic Monkeys, Simple Minds, Ringo Starr. Quest’anno il Roma Summer Fest ha ospitato 40 concerti per un totale di circa 100.000 spettatori e la Casa del Jazz 35 spettacoli e 10.000 spettatori circa.
Nelle 10 edizioni di Rock in Roma gli amanti del rock sono stati circa 1.630.000 per un pubblico sia nazionale che internazionale, accorsi per vedere artisti come Roger Waters, The Rolling Stones, Bruce Springsteen, Metallica, Muse, David Gilmour, Radiohead, Iron Maiden, Neil Young, The Cure, Lenny Kravitz, Red Hot Chilli Peppers, Green Day, Linkin Park, Coez, Mannarino, Caparezza. Solo nel 2018 il festival ha ospitato 20 concerti e 200.000 spettatori tra Capannelle, Circo Massimo e il Teatro di Ostia Antica.
La collaborazione dei due festival musicali porterà un incremento di spettacoli e spettatori con un conseguente aumento dell’indotto dell’intera città e del turismo. Nell’estate 2019 Roma diventa così una venue unica al mondo non solo per numero di concerti e importanza degli artisti che ospita ma soprattutto per le location spettacolari in cui si svolgeranno i concerti, location all’aperto di varie dimensioni da quella più piccola come la Casa del Jazz a quella da sempre destinata ai grandi eventi rock come il Circo Massimo.
“Abbiamo scommesso sulla capacità degli operatori pubblici e privati romani di far crescere sempre più l’offerta di grandi eventi musicali nel periodo estivo – ha dichiarato il Vicesindaco Luca Bergamo nel corso della presentazione del nuovo Festival. "Rock in Roma Summer Fest è quindi un ottimo segnale di crescita per la Capitale sempre più protagonista della scena culturale internazionale. La manifestazione nasce dalla collaborazione di Roma Summer Festival e Rock in Roma, le cui prove generali hanno già dato segnali di grande successo nell’estate musicale romana contribuendo a farne una stagione estiva tra le più ricche che Roma ricordi da lungo tempo. A questa iniziativa va tutto il nostro supporto e sostegno affinché possa crescere e affermarsi coinvolgendo quanto più possibile luoghi e realtà che fanno di Roma uno straordinario palcoscenico".
Intanto, ecco che sono stati resi noti i risultati della stagione in corso 2018 quasi alla conclusione. I risultati sono nettamente positivi. Chiude, infatti, con circa 100.000 spettatori il Roma Summer Fest, il festival estivo della Fondazione Musica per Roma all’Auditorium Parco della Musica. Dopo due mesi di grande musica dal vivo partiti il 26 maggio scorso con gli Arctic Monkeys la cavea, per la prima volta in piedi per alcuni concerti, si è “infiammata” quasi ogni sera grazie alle grandi star nazionali e internazionali come Arctic Monkeys, Patti Smith, Elio e le Storie Tese, Ambrogio Sparagna, Luca Barbarossa, Alanis Morissette, Simple Minds, Francesco De Gregori, Mogwai e Franz Ferdinand, Noel Gallagher, Ringo Starr, King Crimson, Pat Metheny, Chick Corea, Jethro Tull, Alex Britti, Orchestraccia, Hollywood Vampires, James Blunt, Caetano Veloso, Steven Tyler, Sting + Shaggy, LP, Bandabardot. Quattro i concerti in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia:Igudesman&Ioo, Ezio Bosso, Orff/Carmina Burana, Khatia Buniatishvili.Tanti i sold out: dalla doppietta degli Arctic Monkey che da soli hanno totalizzato 10 mila spettatori ad Alanis Morissette e ancora Francesco De Gregori e Gigi Proietti.All’interno del festival anche il progetto originale Retape, due giorni dedicati alla scena musicale capitolina con tanti ospiti tra cui Cor Veleno, Filippo Gatti, Bombay, Il grido, Mirkoeilcane, Bamboo, Mesa, Piotta.Grande affluenza anche per la prima stagione estiva della Casa del Jazz sotto la nuova gestione di Musica per Roma. 10.000 spettatori circa hanno seguito i 35 eventi serali nel parco di Villa Osio tra i concerti jazz del Roma Jazz Festival che hanno ospitato tra gli altri Enrico Rava/Danilo Rea, Tony Allen, Corey Harris, Vijay Iyer, Dee Dee Bridgewater, Paolo Fresu, Randy Weston, Steve Coleman, Lizz Wright (il festival prosegue fino al 5 agosto) e gli spettacoli in collaborazione con I Concerti nel Parco che hanno avuto tra i protagonisti Graham Nash, Claudia Gerini, Avion Travel, Filippo Timi, Teresa Salgueiro.
“Quest’anno con il nuovo Roma Summer Fest –le parole di Aurelio Regina, Presidente della Fondazione Musica per Roma - abbiamo fatto un passo in avanti in quantità di concerti e qualità dell’offerta. Si è chiusa per noi una stagione estiva ricchissima e applaudita come i dati dimostrano. Il pubblico ha apprezzato non solo il cartellone ma soprattutto la novità della cavea in piedi che ha permesso a ciascuno di fare un’esperienza di vicinanza ai propri idoli. Inoltre il bilancio del primo periodo dell’anno da gennaio a luglio si chiude con un numero di spettatori in linea con il 2017 (circa 280.000) ma con un incasso maggiore del 40%”.
“Siamo decisamente molto soddisfatti – dichiara l’AD Josè R. Dosal – per i numeri ottenuti e per le emozioni vissute. Ogni sera in cavea si sono mescolati generi musicali diversi arrivando a tutti i pubblici. Abbiamo lavorato per un festival trasversale che potesse accogliere più giovani e anche maggiori turisti stranieri. Attraverso la nuova area lounge e kids il festival inoltre si è arricchito ulteriormente per garantire dei servizi importanti per le famiglie appassionate di musica. Siamo felici anche per l’ottimo risultato e la risposta dei cittadini alla prima stagione estiva della Casa del Jazz sotto la gestione di MpR, uno spazio bellissimo che diventerà una venue della prossima estate”.
"La partecipazione dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia al Roma Summer Fest – afferma il Sovrintendente Michele dall'Ongaro - ha rafforzato la collaborazione tra le nostre due Istituzioni nell'ottica di una condivisione culturale, di musica e generi, che ha avuto un particolare successo di pubblico nel concerto diretto da Ezio Bosso e in quello in cui ha debuttato nella rassegna la pianista georgiana Kathia Buniatishvili".