Dal 30 maggio al 2 giugno l’Alta Valle del Velino (Rieti) ospiterà la prima edizione del Meeting Internazionale delle Danze Popolari, un ricco programma di stage e lezioni, concerti, escursioni, mercatini, degustazioni, socialità e divertimento. La danza strumento per avvicinare musiche, tradizioni e culture.. e scoprire le eccellenze del territorio. Pizzica, tamurriata, spallata, danze greche e indiane, danze del Mediterraneo…. E il Saltarello locale protagonista di una gara il 2 giugno. Ballareviaggiando.it web partner dell'evento
Quattro giorni (30 maggio- 2 giugno) tra ritmi, musica, danze popolari, tradizioni, escursioni alla scoperta del verde, degustazioni gastronomiche, socialità e divertimento. E’ quanto propone il primo Meeting Internazionale di Danze Popolari Alta Valle del Velino (Rieti, Lazio) , evento che sotto la direzione artistica di Alessandro Calabrese , e grazie a Sud in Ballo, in sinergia con il Comune di Posta e Cittareale, Pro-loco di Posta e Cittareale, Polisportiva di Posta, Associazione Culturale Amici di Santa Croce e Altavalledelvelino.com, intende evidenziare la tradizione popolare della danza attraverso stage e laboratori, invitando anche a conoscere questo territorio, i suoi caratteri geografico-paesaggistici, le sue risorse naturali, la sua storia, il suo artigianato locale, le sue usanze.
La danza diviene così uno strumento per avvicinare le musiche e le tradizioni rappresentative della vita pastorale, della semina e del raccolto, delle credenze religiose e pagane, di diversi contesti sociali, molti dei quali ancora attuali spaziando dal territorio ospite a tutta Italia, oltrepassandone anche i confini per arrivare a contemplare tutto il Mediterraneo, l’Europa e l’India… “ Per ogni area un ballo, una musica e un ritmo inconfondibile…”
Il Meeting sarà dunque un’occasione unica per dare vita ad uno scambio culturale, per favorire la conoscenza e la socializzazione attraverso il ballo e la festa. Location della quattro giorni l’Alta Valle del Velino, territorio impervio dell’entroterra laziale, in provincia di Rieti, ricco di storia e cultura. I Comuni che apriranno le loro porte a docenti, allievi e appassionati Posta e Cittareale che mostreranno tutte le loro attrattive ed eccellenze. Al centro dei numerosi balli proposti ci sarà il “Saltarello”, il ballo tipico locale che l’ultimo giorno, il 2 giugno, sarà il protagonista di una vera e propria gara nella frazione di Santa Croce
Via alle danze, undici le discipline
Il programma del meeting- stage, laboratori e concerti serali- è molto ricco. Ben undici le discipline di danza insegnate, otto i laboratori dedicati agli strumenti della tradizione, più un laboratorio di Canto a Braccio in Ottavarima, grazie a un parterre di artisti- docenti di livello. Gli stage e i laboratori si terranno il 31 maggio e 1 giugno. Le serate-30 maggio e 1 giugno a Posta, e 31 maggio a Cittareale - offriranno cene a base di prodotti tipici della cucina locale e concerti con protagonisti del panorama folk popolare italiano. Tra gli ospiti Marco Madana Rufo, Canto Popolare d'Inizio, Marco Cherubini, Gian Michele Montanaro. Inoltre, visite guidate, escursioni e mercatini daranno la possibilità di scoprire l’Alta Valle del Velino in tutti i suoi aspetti. Per facilitare i partecipanti provenienti da fuori zona, sono previsti pacchetti comprensivi di stage e lezioni e pernottamenti in strutture comunali o alberghiere convenzionate.
Dal saltarello alla pizzica, dalla spallata alle danze a cerchio del Mediterraneo
Un vero viaggio in musica quello proposto dai Seminari del Meeting. Si comincia con la danza d’Aspromonte (U Sonu) , il ballo della festa per eccellenza che si lega ai momenti principali della vita individuale e collettiva ( battesimi, matrimoni, ricorrenze religiose e lavorative ) con Agata Scopelliti. Passaggio in Campania con la Tarantella di Montemarano , Avellino, uno degli esempi più trascinanti dell'espressività meridionale nel periodo di Carnevale, a cura di Nicoletta Grande. Un tuffo sotto cieli lontani con la danza indiana, in particolare il Bharata Natyam, una forma di teatro-danza originaria del sud dell’India, eseguita una volta nei templi e facente parte dei rituali religiosi, con Lila Tarroni . Sotto cieli più vicini, in Salento, una full immersion nella pizzica pizzica, ballo di gioia e di corteggiamento che incalza al battito ossessivo del tamburello, accompagnato dalla chitarra, dall'organetto e dal canto, in compagnia di Franca Tarantino. Sguardo verso il Mediterraneo con il seminario sulle “Danze in Cerchio”, un percorso di scoperta, dei tratti comuni nella struttura coreografica “in cerchio” guardando a Croazia, Albania, Spagna, Francia, Italia, Israele, Turchia a cura di C.E.M.E.A. Lazio, Paola Della Camera e Grazia Saracini. Si ritorna nelle regioni italiane con la Spallata, a cura di Cristina Falasca. Si tratta di danza di sfida e di corteggiamento diffusa nell'Italia centro meridionale ( Abruzzo, Molise e Campania), caratterizzata da colpi dati con i fianchi e con il piede a terra all’interno alla coppia, con l’accompagnamento dell’organetto. Con Franco Moriconi si entra nel regno del Saltarello di Amatrice (sardarella nome dialettale), danza di coppia che oggi accompagna qualsivoglia evento, che sia una festa privata di famiglia o la festa del paese. E con Maria Del Porto ecco la tammurriata , l’insieme del canto e del ballo tradizionale eseguito al suono della “tammorra”, di origini antichissime. Una divagazione in Europa con le danze francesi ed europee come mazurka, scottisch, valzer, circoli, chapelloise, bourrèe, polka...in compagnia di Raffaella Polselli Degli Stefan che consiglia: “scarpe comode, abiti leggeri e sorrisi sulle labbra”. Anche la Grecia ha un suo spazio con Andrea Pelliccia Ganotakis , che offrirà un percorso itinerante e danzante toccando sia le isole dell’Egeo che le regioni della Grecia continentale, con danze appartenenti al genere dimotiká (di carattere rurale-contadino) che rebétika (di tipo urbano). Infine, con Marco Meo , tappa nelle Marche alla scoperta del Saltarello marchigiano, danza dalle antiche origini ma dalla forza sempre attuale, che ha permesso in alcune parti della regione di conservarne l'esistenza e la pratica.
I Comuni che accolgono il Meeting
Il paese di Posta ha origine dall’antichissimo e potentissimo feudo di Machilone che venne distrutto dagli Aquilani nel 1294. Gli abitanti costruirono il nuovo abitato nel colle antistante il castello distrutto, dove già esisteva l’importante Convento di San Francesco e una postazione adibita al pagamento dei pedaggi detta "l'apposta", cioè il luogo dove si faceva. Da qui deriva il nome di Posta.Tanti sono stati gli eventi storici che anno mel tempo cambiato lo status del paese. Mel 1860 Posta ha fatto ingresso nel regno d’Italia. Il paese di Cittareale ha origini antichissime essendo nata dalla vicus romana Phalacrinae dove nacque l'Imperatore Vespasiano. La zona è conosciuta oggi come la Valle Falacrina. Entrambe le località hanno fatto parte della provincia dell’Aquila fino al 1927 quando passarono sotto Rieti.
È dalla vita dedita all’agricoltura e alla pastorizia che traggono spunto le usanze e le tradizioni tipiche dell’Alta Valle del Velino dove per secoli gli uomini e le donne hanno vissuto a stretto contatto con la natura, in un territorio isolato.
Dalle loro esperienze quotidiane nascevano storie, credenze e superstizioni che nel tempo si sono trasformate alla luce delle nuove conoscenze, in rievocazioni e ricordi il cui scopo è divertire o dare un augurio. Alcune di queste tradizioni rimangono tali e quali radicalmente legate alla vita di molti abitanti di questi luoghi, altre hanno significati da studiare e scoprire ma che ancor più racchiudono il senso quel modo di vivere ormai andato perduto.