Lo spettacolo Gala X ha sottolineato in modo particolare il tema della ‘varietas’ dell’eccellenza, con ospiti prestigiosi, molti applausi e uno spirito speciale dedicato al decennale. Dieci anni segnano un momento importante, che guarda al passato e si rivolge a un futuro sempre più impegnativo
di Livia Rocco
Per celebrare i suoi dieci anni di vita, Danzainfiera ha puntato su un Gala ricco di eccellenze nella varietà. Una varietà che rappresenta la vera anima della manifestazione fiorentina, e che ha richiamato un gran numero di spettatori. Il consueto Gala del sabato pomeriggio si è trasformato quest’anno in un concentrato di talenti prestigiosi, che è stato veramente un piacere veder ballare.
Per immergersi nella danza classica, sempre affascinante, c’erano Il balletto di Siena con Butterfly e i solisti del Teatro San Carlo di Napoli - Laura Damiano e Carlo De Martino - con Fiamme di Parigi.
Per trasportare il pubblico nel mondo della danza moderna, che non finisce mai di stupire, c’erano l’interessante E.Sperimenti Dance Company con ‘Convergenze’ e l’applauditissimo gruppo hip hop The Mnai’s con un estratto da ‘Around’.
Non è mancata un’incursione nel flamenco grazie all’intervento di Marc Aurelio Gouin e Francesca Morescalchi, che hanno proposto due Bulerias: ‘Memorias Perdidas’ e ‘Quisiera amarte menos’.
A incantare gli spettatori ci ha pensato Dinu Tamazlacaru, con la sua coreografia ‘Les Burgeois’, accompagnata dall’omonima canzone di Jacques Brel, che ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso per la sua straordinaria leggerezza acrobatica: un’esibizione che non si dimentica.
Con protagonisti così, il Gala non poteva che essere il fiore all’occhiello della decima edizione.