Il 26 febbraio al Parco della Musica di Roma festa di compleanno tra musica e danza per i trenta anni dei Tamburi del Vesuvio , realtà musicale multietnica nata dalla ispirazione del maestro Nando Citarella, che celebra anche i suoi 48 anni di carriera. Sul palco tanti compagni di viaggio, tanti ospiti, tanti amici per celebrare questa Festa tra presente e antico che ci riporta tra le sonorità del mondo seguendo il filo rosso del battito del Tamburo e l'odore del mare.
I ritmi del mondo, l'odore del mare , il battito del tamburo (del cuore). Si festeggiano i trenta anni dei Tamburi del Vesuvio, il gruppo di musica world music/folk napoletano fondato da Nando Citarella nel 1994 e che esprime ritmi diversi che si intrecciano con le musicalità del nostro sud Italia, echi di sound africano, cubano , brasiliano.... Mentre sono 48 gli anni di carriera per il maestro Citarella, musicista, cantante , percussionista, l'anima del sound campano, il ricercatore di suoni che si chiamano e interagiscono.
"30 e 48 sono numeri che raccontano una lunga storia - dice Citarella. " E' una cosa bella, ed è importante continuare a fare arte ." E a stare insieme a suonare e a ricordare tante avventure e storie vissute in musica in questi lunghi trenta anni dei Tamburi del Vesuvio. Così il 26 febbraio, presso il Parco della Musica di Roma, Sala Petrassi, ci sarà una grande festa di compleanno, una vera e propria "reunion " dei tanti musicisti che in questi anni hanno collaborato a far risuonare questi tamburi, questi ritmi tradizionali , quelli vicini e quelli venuti da lontano. " Sul palco a suonare - ancora Citarella- oltre 40 persone e ancora molti amici musicisti stanno confermando la loro presenza . Molti di loro arrivano anche dall'estero perchè vogliono esserci e testimoniare la vitalità e il valore di questa esperienza musicale".
Tra i musicisti/percussionisti presenti Tony Esposito, Giovanni Imparato, Arnaldo Vacca , Andrea Caroselli, Ruggero Artale, Umberto Papadia, Luigi Staiano, Micki Piperno (che ha condiviso con Citarella il percorso al Conservatorio dell'Aquila della musica tradizionale bruscamente interrotto e cui sta facendo seguito un ricorso), Stefano Indino, Carlo Cossu, Simone Pulvano ....., ..questi solo alcuni nomi. E ancora Gabriella Aiello, con la sua grande voce, e alla danza Nathalie Leclerc, Vittoria Avicoli, Anna Cirigliano, Silvia Giovinazzi.... Tanti i amici che credono al potere della musica che nasce dai luoghi e accompagna le persone. Ricco e " colorato" il repertorio della serata , dai ritmi cubani alle melodie napoletane del 700/ 800 , dai suoni molisani al sound del sud america e dell'Africa .....
La grande festa andrà a rispecchiare lo spirito con cui nel 1994 è nato il gruppo multiculturale Tamburi del Vesuvio , tra i primi gruppi a valorizzare e diffondere i ritmi del mondo. Questo progetto è nato infatti dalla volontà di Nando Citarella di dare voce alle contaminazioni etnico-culturali che la realtà sociale italiana stava cominciando ad esprimere. Da profondo conoscitore ed "appartenente" alla realtà delle feste popolari e non del sud Italia Citarella aveva registrato e indicato come in queste occasioni fosse facile incontrare persone provenienti da paesi diversi (Turchia, Marocco, Senegal, Albania, India, Brasile, Cuba ecc.), pronte a interagire e ad apportare una nuova ricchezza ritmica . " Ed ecco che, durante le feste popolari del nostro Sud i suoni di Djembè africani o di Masar e Bendir nord africani si mescolavano agli antichi ritmi delle tammurriate e delle tarantelle. Ed è questa considerazione- le parole di Citarella- che ha ispirato ed ispira il percorso dei Tamburi del Vesuvio". " Si tratta di un progetto - ricorda ancora il maestro - nato nell'ambito del RomaEuropaFestival, quando era presidente Monique Veaute".
Nel corso degli anni i Tamburi del Vesuvio, partecipando a festival italiani ed esteri, hanno espresso lo spirito di un vero e proprio viaggio musicale tra paesi e popoli legati al mare regalando una musica " antica e moderna". "Immagina un viaggio che inizia tra le onde del mare, dove le voci, i suoni e i ritmi danzano come le maree. Un percorso che attraversa la cultura arabo-andalusa di Siviglia, una volta porta d’ingresso per l’Oriente, e si avventura verso l’altro lato dell’Atlantico, abbracciando le risonanze latino-americane portate dagli spagnoli. E poi, come un ritorno a casa, ci ritroviamo a Napoli, la vera “porta del Mediterraneo..."
Attraverso opere di poesia, romanze, villanelle, moresche e ballate, il mare diventa il ponte che unisce lingue e culture, con il tamburo come comune denominatore, pur cambiando nella sua forma e nel suo suono....perchè "il Vesuvio è il "grande tamburo" che scandisce il tempo per canti antichi e per nuove contaminazioni".
e.p.i.
26 febbraio, Auditorium Parco della Musica , Roma , ore 21,00
Nando Citarella & Tamburi del Vesuvio in TDV30
Nando Citarella, insieme ai talentuosi musicisti e cantanti della Compagnia "La Paranza", celebra i 30 anni di lavoro dalla nascita del Progetto Laboratorio e Ricerca Multiculturale dei "Tamburi del Vesuvio".
Foto 2 Nando Citarella credit Ballareviaggiando.it
Foto 3 e 4 archivio Ballareviaggiando.it per i venti anni dei Tamburi del Vesuvio