Pagani, Madonna delle Galline 2023: tradizione ,fede e tammorre

Dopo due anni di attesa torna nella sua interezza a Pagani, cittadina del salernitano, alle spalle della Costiera Amalfitana, legata alla figura di Sant'Alfonso M. de Liguori ,la grande festa de La Madonna delle Galline (Madonna del Carmelo) il 14,15,16,17 aprile. Un evento civile e religioso tra fede, devozione, tradizione, musica, danza e piatti tipici, che cerca di mantenere i suoi valori culturali di origine.

Tammorre e danze, preghiere, fuochi e botti, volatili, addobbi, fede e ricordi, riti propiziatori, allegria e speranza, senso di identità  e di comunità  .... Si comincia il venerdì con l’omaggio alla Madonna delle Galline tra canti (ricco il repertorie di brani dedicati alla festa) e tammorre; il sabato sale l’attesa tra preghiere e canti. La domenica, quando arriva il grosso dei visitatori, e non solo dalla Campania, è il giorno della lunga processione della Madonna, del rito dei Toselli (cortili) addobbati a festa, tra i profumi dei piatti tipici (tagliolini al sugo, carciofi arrostiti sulla brace...) e il suono incessante delle Tammorre, le danze vorticose sul tamburo, fuochi d’artificio, un senso forte di comunità, auspici felici ed emozioni per essere sempre qui a festeggiare. E il lunedì all’alba la deposizione delle Tammorre al Santuario.

La Festa della Madonna del Carmelo detta Delle Galline- affermano  il sindaco di Pagani Lello De Prisco e Valentina Oliva, assessore alla cultura e vicesindaco- è importantissima non solo per Pagani e i suoi cittadini ma per tutto il Sud perchè si pone come apertura di tutte le feste post pasquali. Per i quattro giorni di festa , dal venerdì al lunedì, pensiamo di accogliere oltre 250.00 persone. Confidiamo che tutti i visitatori siano motivati in primis dalla fede per la Madonna, e poi attratti dalla musica popolare e dalle danze e dalla gastronomia che sappiamo offrire. E che si crei un clima di ordine, rispetto , fede e tutela della tradizione. La devozone  investe  ogni azione connessa  alla festa ....devoti  che preparano gli altari nei toselli da aprire al passaggio della Madonna di nuovo quest'anno in processione.  Tradizioni  che si trasmettono di generazione in generazione. Dietro questa festa ricca di tradizione e  folclore, dove il culmine è il rito della processione della Madonna tra tammorre e castagnette -c’è la storia/leggenda, risalente al XVI secolo ,del quadro con il volto della Madonna del Carmelo ritrovato in un spiazzo da alcune galline che raspavano”.

Trascinato sembra da una tempesta dal comune di  Tramonti nell'area paganese,  il quadro fu considerato un ritrovamento miracoloso, e su questa area, nei primi anni del  1600 venne costruito l’odierno Santuario che conserva la statua della Madonna che nella domenica in Albis  esce  in processione, attorniata  da volatili di ogni specie  – gallinelle, papere, pavoni-  che, nonostante il frastuono  dei botti e delle tammorre che accompagnano in festa  il corteo,  “per miracolo”  rimangono immobili ai  suoi piedi.

La Processione della domenica  è uno dei momenti più attesi e rituali , quando la statua della Madonna, che per tutto l’anno rimane velata, parte all’alba dal Santuario per un lungo cammino ; si dice infatti che  “ la maronna esce 'e nove e s'arritira a calata 'ell'ora». Rientrerà  verso   il tramonto dopo aver  percorso  i quartieri  del paese ,toselli,   campagne limitrofe. Al suo ritorno verrà celebrata una Messa nel piazzale antistante il Santuario.

 

Per l’occasione la città di Pagani accoglie veramente un pellegrinaggio sacro e profano, festoso e devoto, che ricerca la benevolenza della Madonna, la tradizione musicale dei luoghi, l’energia di giacimenti culturali ancora vivi. E chi visita Pagani si immerge in un’atmosfera lontana dal nostro quotidiano,  e si lascia travolgere   dal   ritmo   vorticoso, intenso e continuo, della  tammurriata, che in un sorgere spontaneo, e legando più generazioni, riempie le strade e gli spazi della Villa Comunale, creando il triangolo magico di tamburo, danza e canto. Mentre si fa sempre più trepida l’attesa del passaggio della Madonna, protettrice dei bambini : diffuso l’uso di alzare i bambini verso la Madonna che passa, per avere una benedizione particolare, un viatico per la vita.

La Festa della Madonna delle Galline ha un preludio: un mese prima della domenica in Albis si svolge la cerimonia dell’alzata del quadro (quest’anno il 16 di marzo), tra preghiera e  tammorre, giornata che dà il via all’organizzazione e ai preparativi. La progettazione dei Toselli, cortili dedicati alla Madonna, richiede tempo: i Toselli vengono addobbati come piccoli altari, adornati con i doni della terra, simbolo di una festa di origine contadina, e di volatili, più drappi preziosi per omaggiare la Madonna che onorerà questi spazi passandovi in processione. In questi Toselli sarà offerto cibo tipico e  la sera accoglieranno concerti  della tradizione. Tra i Toselli, affidati alla cura di devoti, ve ne sono alcuni storici come quello ,per esempio, di Francesco Tiano, musicista popolare scomparso. E anche altri.

 

Quest’anno un Comitato (Tavolo permanente a cura di Arciconfraternita e Comune di Pagani) ha cercato di organizzare al meglio  e per tempo la ricorrenza coniugando fede, sicurezza, momenti di socializzazione e di festa, redigendo una specie di decalogo disponibile un po’ dappertutto in città. La prima raccomandazione suggerisce che “ se la processione è il cuore della festa ,occasione di preghiera e raccoglimento, ne vanno conservate le originarie espressioni, evitando spettacolarizzazioni che ben poco hanno a che fare con l’autenticità della fede che essa esprime”. Tra gli altri “suggerimenti” il ripristino di sospendere musica e danza in Villa Comunale al passaggio della processione, evitare l’uso di coriandoli di carta, accostare i bambini alla Madonna solo dal piano della strada, mantenere rispetto e raccoglimento durante il corteo del lunedì per la deposizione delle Tammorre.

Un invito anche riguardo ai Toselli “ antica e genuina manifestazione di fede della festa, luoghi di incontro e attrazione di fedeli e visitatori ... nell’auspicio che mantengano un ruolo di raccoglimento e fede, di accoglienza e ospitalità”.

A Mamma bella mia è annanzo a sto Tusello. So assai, assai felice, me scoppia o core;nun chiove, son lacrime ca bagnano ccà ‘nterra. Tu, Madonna Santa dè Galline, ce guarde,te gire nata vota e, doce doce, te ne vai… Dinto è core nuoste, ‘nfuse e lacrime sbafate,già s’affacciano e pensieri pè ll’at’anno”. (A poesia d’to tusellaro)

Ester Ippolito

La storia

La tradizione popolare racconta che, in una chiesa arroccata tra i monti ,nel comune di Tramonti, era custodita una tavola lignea raffigurante la Madonna del Carmine (o Madonna del Carmelo). Una notte, la Madonna sarebbe apparsa in sogno al sacrestano, chiedendogli di dire al prete di riparare la chiesa, ormai fatiscente; in caso contrario, la Madonna sarebbe andata via, in un paese dove le avrebbero voluto bene "anche le galline". Il sacrestano riferì tutto al prete, ma quest'ultimo la prese alla leggera. Le conseguenze furono gravi: ci fu, infatti, un forte temporale e il fango portò con sé il quadro a valle, verso il territorio del comune di Pagani. Nel XVI secolo, nell'ottava di Pasqua, alcune galline, razzolando in un pollaio, riportarono alla luce la piccola tavola lignea che produsse molti miracoli. Nel 1610 si inizio a costrure un Santuario dedicato alla Madonna della delle Galline (fonte Wikipedia) .

 

Credit foto 

Gaetano Citro  (Foto n. 2, 3)

Ballareviaggiando.it  (Foto n. 1, 3

, 4,5, 6)

 


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