Caldo il concerto, che risveglia le coscienze, e caldo il pubblico romano che ha accolto a braccia aperte Eugenio Bennato e il suo "Vento popolare “ al Parco della Musica di Roma (18 marzo) sull’onda del Taranta Power , con l’eccellente formazione musicale composta da Ezio Lambiase, chitarra classica, elettrica; Sonia Totaro , voce, danza; Mujura ,basso, chitarra acustica; Francesca Del Duca , voce, percussioni. E speciale guest, a sorpresa , l’anima di Napoli Pietra Montecorvino.
“L’ultimo mio lavoro si intitola Vento popolare. Ci ritrovo il mio punto di partenza, la convinzione che la musica possa contribuire a contrapporre alla logica del profitto la logica della bellezza e del contatto umano.” Queste le parole di Eugenio Bennato , uno dei massimi esponenti della musica popolare e World Music. Da da qui musica e parole che sferzano l’anima, che ci riconducono a un nuovo pensiero, a una nuova coscienza attraversando le sofferenze dei migranti, degli ultimi, quelli che non contano mai niente, della follia della guerra. E ancora, le storie dei nostri emigrati che hanno portato i loro ritmi e saperi al di là del mare, la questione meridionale, che rimane questione, i colori del Mediterraneo che ci dovrebbe unire.....”Andare, andare, simme tutt'eguale Affacciati alle sponde dello stesso mare E nisciuno è pirata e nisciuno è emigrante Simme tutte naviganti” (Mediterraneo sia) .
Tutto è testimonianza del percorso musicale e filosofico di Eugenio Bennato immutato nel tempo. Vitale e necessario. Come racconta lo stesso Bennato, “negli Anni Settanta, da ragazzo, mi inventai la Nuova Compagnia di Canto Popolare, una band musicale che partiva dai modelli degli sconosciuti cantori del sud e cominciò a girare per il mondo. Poi vennero i briganti della storia meridionale, poi vennero i migranti del Mediterraneo, poi venne Taranta Power, che segnò l’ingresso della musica etnica italiana nella World Music. Da sempre una musica delle minoranze, una musica che conta poco nel business della civiltà globale.” Fino a Vento Popolare per chiudere un cerchio.
L’esordio del concerto romano è duro, si parte con il brano Torre Melissa , scritto in occasione del tragico naufragio di migranti nel 2019 in Calabria. Niente di nuovo, nuove vittime, sempre in Calabria, solo ieri .. Si susseguono tanti pensieri sorretti da un ritmo che penetra dentro, che stimola lo spirito, un miscuglio di suoni , dialetti e lingue (francese, inglese, arabo...) ancor più musicali della musica stessa. Il pubblico viene abbracciato dalle canzoni più belle e storiche che parlano dell’umanità, di radici, di viaggi di scoperta, di incontri , di dialoghi tra suoni e danze ,canzoni che parlano a quelle miioranze che nel tempo sono diventate sempre più grandi.” ... ma se questa musica va avanti è perché i briganti siamo noi”.
Ritmi e storie ed eccelsi protagonisti accanto a Bennato che concorrono a creare una atmosfera musicale e vocale unica: la voce e l’eleganza di Sonia Totaro e dei suoi passi di danza; l’energia e la potenza vocale di Francesca Del Duca; i virtuosismi di Ezio Lambiase e di Mujura. Arrangiamenti con i quali si parte dal profondo sud per arrivare alla musica del mondo.
E la gradita sorpresa, l'ingresso in scena della cantante e attrice Pietra Montecorvino, special guest, che porta l’anima di Napoli con la sua voce potente, profonda e viscerale. La forza del Vesuvio e della vita vera: l’omaggio a Napoli, la passione di Tu si na cosa grande e Tamurriata Nera in una intensa e magistrale interpretazione.
Ester Ippolito
La Formazione Taranta Power in " Vento Popolare"
Eugenio Bennato con Ezio Lambiase, chitarra classica, elettrica; Sonia Totaro , voce, danza; Mujura ,basso, chitarra acustica; Francesca Del Duca , voce, percussioni.
Foto Ballareviaggiando.it