Nuovo appuntamento con l 'Italia delle tradizioni, dei riti e delle feste, tra fede e retaggi pagani. Incontri Popolari, su Zoom ogni mercoledì a cura di Roberto D'Agnese, il 3 marzo scorso ha fatto tappa in Irpinia (Campania), con il racconto del Carro di Mirabella Eclano e del Giglio di Flumeri , tradizioni antiche legate al territorio , all'agricoltura e all'anima e alla fede dei cittadini, e che appartengono alle feste del grano , un rito che unisce altri comuni ( Fontanarosa, Foglianise, Jelsi, San Marco dei Cavoti e Villanova del Battista), fra Campania e Molise.
Come sempre pregevole parterre di ospiti : i rappresentanti dei Comuni , figure legate alla organizzazione delle manifestazioni, e gli ospiti fissi come l'antropologo Ugo Vuoso e il filosofo musicista Pier Paolo De Giorgi, per dare ai racconti e alle storie una dimensione antropologica. E ospite speciale Elisabetta Trenta , ex Ministro della Difesa , che ha già partecipato alla prima edizione della rassegna, con la sua visione del valore della tradizione popolare come ponte, strumento di comunicazione tra i popoli.
Identità, guerra e pace
" Nei mei viaggi , in zone di guerra e missioni diplomatiche, soprattutto area del Mediterraneo ma anche Russia, uno dei primi momenti di comunicazione tra paesi diversi ruota proprio intorno a tradizioni che svelano la propria l'identità e cultura- le sue parole. "Perchè le tradizioni popolari svelano la propria 'identità , elemento che aiuta a conoscersi e a riconoscersi. Anche tra popoli diversi c'è sempre qualche elemento che accomuna, per esempio nel Mediterraneo il ballo a cerchio". Ma c' è anche un ma... " Quando le identità vengono estremizzate - ha avvertito Trenta- posso essere usate per la distruzione , scatenando una guerra tra culture. Quello che può essere un simpatico campanilismo tra borghi, tra paesi può essere davvero pericoloso. Anche il conflitto attuale che stiamo vivendo di fondo è uno scontro tra culture. La conoscenza tra i popoli può e deve creare ponti". Su questa guerra, che cominciamo a sentire sempre più vicina, Trenta ha espresso la sua preoccupazione . " E' un rischio grosso, anche se i segnali c'erano tutti. Vedere una Europa unita è bello ma bisogna provare tante altre strade che non siano la fornitura di armi; sono impegnata in tanti colloqui con tutti i possibili interlocutori in questa fase , al primo posto la tutela della popolazione civile e grande attenzione nelle scelte politiche. Ed è anche importante capire che non è la cultura russa il nemico, non bisogna mettere ulteriori muri".
Una riflessione saggia e profonda e che ci introduce a questi importanti riti della terra Irpina :Il Giglio di Flumeri (agosto) e Il carro di Mirabella (settembre). " Le tradizioni creano aggregazione , uniscono la Comunità, e riescono anche a coinvolgere i giovani , e creano arte. Impostando le azioni giuste, possono essere anche un strumento di sviluppo turistico per le aree interne- il commento di Roberto D'Agnese.
Flumeri - ll Giglio di grano , ringraziamento e speranza
" Senza la tradizione del Giglio si muore. Da due anni ne siamo privi e vogliamo assolutamente rinascere nel 2022- ha esordito Angelo Antonio Lanza, sindaco di Flumeri, piccolo comune dell'entroterra campano, circa 3000 anime. Il Giglio (Offerta di Primizie) , un enorme obelisco realizzato in modo artistico con legno e paglia, che negli anni ha subito diverse evoluzioni, è un omaggio a San Rocco che si festeggia in agosto. " Il momento più importante del rito è la sua alzata, a mano , l'8 di agosto (altri momenti importanti 14 e 15 agosto ndr)- ancora il sindaco. " La costruzione del Giglio è fatta tutta da volontari e la preparazione inizia da metà giugno con la raccolta della gregna (mazzi di spighe) , trasportata nel Campo del Giglio dove si inizia la lavorazione con il legno e il grano, adornando tutti i vari piani dell'obelisco. C'è anche un piccolo Palio, un concorso per premiare le creazioni più belle. Questa festa coinvolge totalmente la popolazione di Flumeri, e ogni cittadino dà il proprio contributo. Già da alcuni anni stiamo lavorando per candidarci per ottenere il riconoscimento Unesco Patrimonio Immateriale anche in collaborazione con l'Università Sant'Orsola Benincasa".
" Questa festa - le parole di Nicolino Del Sordo, consigliere comunale e addetto alla promozione del Giglio - è un simbolo di pace, di serenità e speranza per tutta la Comunità. E' il ringraziamento a San Rocco per il raccolto. Una festa che è prova di profonda umanità e di accoglienza, una testimonianza di una gande spinta popolare, di fede , e anche di divertimento. A livello promozionale, anche se le risorse sono poche, abbiamo cercato di progettare delle azioni insieme ai Comuni limitrofi , lavorando anche alla candidatura all'Unesco. L'invito è quello di visitare l'Irpinia, una terra umile ma accogliente, con una buona cucina , vino, e in grado di offrire bellissime emozioni".
Mirabella Eclano : la Tirata del Carro, rito propiziatorio
" La Tirata del Carro, settembre, per noi di Mirabella rappresenta il Capodanno, un rito che unisce sacro e profano. Con il Carro , festa di antiche origini, si uniscono culti orientali , si risente della vicinanza di Pozzuoli e Benevento, e dal 1600 la festa è un ringraziamento alla Madonna Addolorata. E' una festa propiziatoria , tanto è vero che se il Carro cade , ha un incidente, se ne trae un presagio negativo- ha raccontato Raffaella Rita D'Ambrosio, assessore di Mirabella.
Alto 25 metri, lo scheletro dell'obelisco è costituito da una struttura di travi lignee rivestite da pannelli di paglia lavorata a mano. Durante la festa il Carro viene trasportato, attraverso i campi e lungo le strade cittadine, da sei coppie di buoi e da tanti uomini. Tra questii " funaioli" pronti a frenarne la corda troppo rapida. La struttura del Carro si è evoluta negli anni, da carro agricolo trascinato dai buoi, ha preso la forma attuale di obelisco artistico. " E' il frutto del lavoro di generazioni , ogni anno si aggiunge qualcosa di nuovo perchè la paglia con il tempo si deteriora , ma il valore è rappresentato dai pannelli più antichi , dal loro racconto. E tutta la città viene coinvolta. La famiglia Faugno ha da sempre rappresentato l'anima artistica della macchina-ancora l'assessore.
Il ruolo della famiglia Faugno è stato raccontato da Giotto Faugno. " Questa tradizione secolare è stata portata portata avanti dalla mia famniglia dal 1924, ed io me ne occupo ormai da 22 anni. Durante l'anno vengono ricostruiti i pezzi danneggiati, è un lavoro molto complesso, dal momento che l'obelisco è composto da molteplici pezzi".
Cielo e Terra
" Entrambe le strutture sono opere d'arte , simbolo dell'asse del mondo presente in molte culture del mondo, il congiungimento di cielo e terra - l'intervento di Pierpaolo De Giorgi.
"Sono feste straordinarie che richiamano riti di antichi popoli che si riassumono in questo simbolo del palo, albero, asse del mondo tra terra e cielo. Simbolico anche il fatto che il Carro di Mirabella attraversi i campi , come auspicio del buon raccolto per il futuro. La paglia intrecciata, i racconti dei pannelli rappresentano un racconto collettivo, una memoria storica- le parole di Vuoso. " Sono feste he mostrano l'originalità popolare, e vanno vissute in modo esperienziale. Ricorre questo richiamo al riconoscimento Unesco, che può trasformarsi in uno strumento turistico, in una maggiore spendibilità della tradizione. Ma in questa operazione di candidatura si devono anche mettere in conto obblighi e doveri che scaturiscono da questo riconoscimento".
A conclusione dell'incontro, ritornando all'intervento dell'ex ministro Trenta, al rischio di mitizzare la propria tradizione creando muri e non ponti, Pierpaolo De Giorgi ha evidenziato come sia " importante comprendere che nessun mito è depositario della verità, altri miti hanno brandelli di verità". E Vuoso ha rimarcato " la pericolosità di un forte senso di identità, ambiguità che può trascinare le tradizioni popolari. Va evitato l'etnocentrismo, per non escludere l'altro".
Ester Ippolito
Gli "Incontri Popolari", centrati sulle tradizioni italiane, proseguono ogni mercoledì, alle 22,00 sulla piattaforma Zoom. Per partecipare basta inviare un messaggio WhatsApp al 3402829757 con scritto Incontri Popolari. Poco prima dell’inizio dell’evento verrà inviato un link per l’accesso. Evento gratuito
Ballareviaggiando.it è tra i partner di Incontri Popolari