Canti, musiche, strumenti antichi, danze, colori e tanto coinvolgimento. Energia ed emozione. Dopo un anno di attesa lo spettacolo - concerto de La tarantella del Carnevale ,un progetto originale di Ambrogio Sparagna, è tornato sul palco dell'Auditorium di Roma (Sala Sinopoli), con l'Orchestra Popolare Italiana e la Compagnia dei Danzatori Popolari diretta da Francesca Trenta. E dalla musica popolare è arrivato anche un messaggio di pace....
L'allegria del Carnevale, le maschere, i giochi e gli scherzi tipici di questa festa, le danze colorate sul ritmo di tarantelle e pizziche , tante canzoni tradizionali spiritose e divertenti in un clima di leggerezza , che manca da molto tempo, grazie alle voci di Clara Graziano , Anna Rita Colaianni e Raffaello Simeoni, e un ricordo commosso di Lucio Dalla, scomparso il primo marzo 2012, con Piazza Grande. Un repertorio ricco per lo spattacolo di Ambrogio Sparagna dedicato al Carnevale italiano, alle sue tradizioni, canti e maschere per riemergere da un periodo buio... Ma già spira forte il vcento di guerra e non è mancato un messaggio di pace. " Anche attraverso la musica popolare, le cui canzoni raccontano sempre tante storie e tanti personaggi- può arrivare un pensiero di pace , un no alla guerra. Per questo apriamo la serata con questa mia canzone "Senza fucili e senza cannoni"- le parole del maestro Sparagna - che ci racconta di una guerra dove si comincia a sparare, al posto delle pallottole, salami, salsicce, caciovacavalli polli e così via". E un altro messaggio di pace è arrivato dalla danza , che dopo un preludio suggestivo di danza armata, si è trasformata in danza d'amore sulle note della pizzica di San Vito.
Uno spettacoloche ha letteralmente trascinato il pubblico, e che si è poi snodato tra musiche incalzanti, brani dedicati alla donna, che appare sempre volitiva e con le idee chiare, al cibo e all'amore. E poi le maschere giganti di Maranola, e il prode Orlando e Angelica, che si sono mescolati ai danzatori, che hanno proposto danze meravigliose con ritmo, spirito e professionalità.
" Lo spettacolo- le osservazioni di Francesca Trenta, coreografa , danzatrice e direttrice della Compagnia di Ballo - nato all'insegna del colore e della leggerezza , voleva lasciare un segno di rinascita dalla pandemia , ma ci siamo trovati al centro di un dramma umano legato alla guerra. La scelta dei costumi , pregni di colori, le acconciature pulite e piene di fiori, i nastri, le danze leggere e saltellate , la freschezza della compagnia, le rotazioni, ogni cosa ha voluto dire ..viviamo! E abbiamo voluto dare un riferimento al conflitto nella rielaborazione della danza armata sul silenzio iniziale della pizzica di San Vito, ma solo un accenno che ha lasciato subito il posto alla danza dell'Amore con l'A maiuscola che trionferà sempre. Noi artisti possiamo solo ..invocarlo con il nostro linguaggio del corpo , del suono e del colore. Sento di dover ringraziare, dal profondo del cuore, la mia compagnia -per lo straordinario impegno e professionalità con cui hanno affrontato ogni difficoltà. Loro sono sempre stati al mio fianco, e io gli sono riconoscente. Ancora un ringraziamento al Maestro Sparagna che ha creduto nel progetto danza e ad Erasmo Treglia, presidente di Finisterre, che sostiene organizzativamente ogni nostra performance". Ringraziando il pubblico per la presenza e il calore, Ambrogio Sparagna , augurando buona pace, ha dato appuntamento al primo maggio con un nuovo spettacolo e tanta musica popolare ".
e.i.
..E spare e sparendo e sparendo purpettoni cento formaggi cento canzoni cento pollastri e agnelloni... Gire girando e cantando serenate e magnando in compagnia se disertò la fanteria ". (Da Senza Fucili e Senza Cannoni).
I danzatori della Compagnia presenti in scena
Fabiola Barbierato Massimina Serafini Lavinia Ottolini Silvia Cesaroni Sivia D'afflisio Miriam Tocca Laura Esposito Mattia Carlucci Stefano Campagna Carlo Pisanò Andrea De Siena
OPI
Presenti : Clara Graziano, Alessia Salvucci, Marco Iamele, Erasmo Treglia, Diego Micheli , Raffaello Simeoni, Cristiano Califano
Coro Popolare
Rita Colaianni