Grande musica e un grande protagonista nella serata del 14 aprile di “ Incontri Popolari”, la piazza virtuale del mercoledì sera a cura di Roberto D’Agnese, Scuola di Tarantella di Montemarano, ricercatore e divulgatore della musica popolare. Ospite Erasmo Petringa ,la sua storia musicale e i suoi tanti strumenti.
Con la partecipazione del polistrumentista, direttore d’orchestra e compositore Erasmo Petringa, il dibattito sul valore della musica popolare apre un nuovo scenario, ovvero “ il rapporto con la musica colta e il loro scambio dei saperi, il loro interagire”, come ha sottolineato il padrone di casa Roberto D’Agnese , che ha condotto, con le sue domande , il suggestivo racconto musicale di Petringa che con entusiasmo non si è risparmiato di offrire al pubblico, virtuale ma appassionato, ritmi e melodie.
“ Ho iniziato a suonare a 12 anni in un gruppo di amici con il basso e incursioni sulla chitarra, quasi a segnare già il mio destino di polistrumentista . I miei studi al Conservatorio si sono concentrati sul Contrabbasso, e mi avevano anche scoraggiato al mio arrivo. Infatti, lo studio del contrabbasso è tosto, richiede un grande impegno ma mi ha dato le basi e le radici . Nel corso dello studio, ho scoperto tanta energia in questo strumento, è stato anche una scoperta e si sono smantellati molti pregiudizi.” Poi c’è stato il passaggio al violoncello “ più pratico rispetto al contrabbasso e meno problematico per l’accordatura”, poi alla mandola e al mondo del popolare, insieme a Eugenio Bennato ” un grande compagno di viaggio”, fino alla chitarra battente, “che offre un suono bellissimo, e duttile ed è strettamente legato alla musica popolare . La musica popolare è un modo di essere, è un errore pensare che sia facile , ci vuole molta esperienza. Io mi ci sono imbattutto un po’ per caso ma ho assecondato questo percoso con lo studio e la ricerca. Le strade possono essere tante ma tra tra una strada asfaltata e un sentiero in salita , scelgo quest’ultimo spinto dalla curiosità, dalla voglia di scoperta. E da ogni conquista ne nasce un’altra, perchè la musica è divenire”.
I suoni del Mediterraneo, attraverso i viaggi in Marocco, Tunisia, Algeria .... hanno fatto innamorare il maestro dell’oud ,tipico strumento arabo “ comprato la prima volta come souvenir” e poi ricercato come strumento professionale ed entrato di diritto nell’ harem degli strumenti che affollano lo studio di Petringa. “ Nell’oud io ritrovo il suono arabo, napoletano e il ritmo jazz-le sue parole"- ha affermato Petringa , rimandando al suo disco Sabir, ovvero la lingua del mare, dei porti del Mediterraeno, un linguaggio che facilitava gli scambi commerciali. E si richiama sempre all’eco del Mediterraneo il progetto musicale Mediterranean Sound.
Ma quanto è importante lo strumento? Il maestro è chiaro: “Quello che è importante è il modo personale di suonare a prescindere dallo strumento che si ha in mano”. Sul rapporto musica popolare e musica colta , a cominciare dalle ispirazioni di Liszt e dello stesso Brahams (Danze ungheresi i), Petringa ci ha fatto ascoltare una melodia di Brahms (Prima) in mille forme , dal classico al popolare , dal ritmo di tammurriataa pizzica e jazz... in un gioco ricco di armonia. A riprova “ che una bella melodia che viene dal popolo può diventare qualsiasi cosa”. A un ricordo degli artisti con i quali il maestro ha lavorato negli anni , una menzione speciale è andata a Dario Fo “ che mi ha stupito per il suo mettere in scena uno spettacolo magnificamente e con grande maestria senza prove, avendo tutto in testa , dimostrando di possedere la vera arte. E poi Bennato, una vita insieme dal 1992; Pietra Montecorvino, con la quale stiamo realizzando un disco innovativo; Gragnaniello, con il quale abbiamo in preparazione un altro disco”.
Per il futuro tanti progetti non appena il mondo si riaprirà alla musica.
e.i.
Erasmo Petringa- Diplomatosi in contrabbasso con il massimo dei voti presso il Consevatorio di Napoli “San Pietro a Majella, trasferisce in seguito la tecnica contrabbassistica del pizzicato sul violoncello; si dedica allo studio della musica popolare, passando per il mandoloncello, la chitarra battente ed il calascione, sino a spingersi in profondità nei territori della musica mediterranea con l’Oud, strumento tipico della cultura araba. Suona anche chitarra e pianoforte. Tra la sua produzione discografica "Sabir", in cui utilizza l'oud, strumento di tradizione araba, con una tecnica occidentale ed in chiave etno-jazz, e ....” Contadini e Santi” . In teatro ha avuto collaborazioni musicali tra cui quella con Dario Fo nel 2005 che ha dato origine al cd "Scià Scià" pubblicato da Rai Trade, una performance nel 1985 con Ray Charles nella trasmissione "blitz" condotta da Gianni Minà. Da alcuni anni porta avanti un progetto di musica popolare, "Mediterranea Sound".
Gli "Incontri Popolari" si svolgono di mercoledì, 21,30 sulla piattaforma Zoom. Per partecipare basta inviare un messaggio WhatsApp al 3402829757 con scritto Incontri Popolari. Poco prima dell’inizio dell’evento verrà inviato un link per l’accesso. Evento gratuito