Una musica strettamente legata alla Basilicata quella di Pietro Cirillo, cantautore e musicista, ricercatore di tradizioni popolari, che canta la sua terra, bellezze e problemi, disagi , sofferenze e riscosse. In sintesi la sua musica è un “ grido lucano”....
Campi di grano, cieli azzurri, orizzonti sconfinati, strade e vicoli, volti di anziani e di giovani in attesa di qualcosa, finestre chiuse, sogni e profumi di una terra del sud, emigrannti che tornano, emigranti che soffrono di nostalgia... ....questa è la Basilicata cantata da Pietro Cirillo con il ritmo della Taranta, strumenti tradizionali come tamburi, tamburelli e cupa cupa (cubba cubba), con passione e determinazione di chi è lucano doc, come lui, nato a Tricarico, Matera, il paese che diede i natali a Rocco Scotellaro, poeta e politico che raccontò le ombre di questa regione. Tricarico mantiene le tracce della cultura arabo normanna e vanta un ricchissmo patrimonio di tradizoni popolari, di musica e canti. Pietro Cirillo, legatissimo alla sua terra, cantautore e musicista, ricercatore di tradizioni popolari, fortemente impegnato ed attivo nel sociale (educatore-aiuto ai tossicodipendenti e altre varie dipendenze), partendo dalla tradizione omaggia la Basilicata attraverso i suoi numerosi progetti musicali: Officine Popolari Lucane, dalle radici lucane ai suoni del Mediterrano, e I Tamburi di Tricarico, un ensemble di percussionisti tricaricesi e lucani che con tamburi, cupa-cupa, campanacci, fanno rivivere il ritmo di una terra antica. In sintesi la sua musica è sempre un “grido lucano”, come suggeriscono i titoli dei suoi brani e i suoi testi- da Basilicata a Sangue lucano- sentimenti di rabbia, speranza e riscossa, sempre sorretti dall’energia sferzante del ritmo della taranta. A dicembre 2018 la citta’ di Tricarico ha conferito a Cirillo l’onorificenza di “Cittadino Illustre” "per essersi distinto a livello nazionale ed internazionale per la sua opera nel campo della musica popolare, illustrando positivamente la comunita’ di origine”.
“Sono lucano e porto nella mia musica la mia terra- ci racconta Pietro Cirillo- “Per me è naturale e spontaneo raccontare bellezze, sofferenze e problematiche del luogo dove sono cresciuto e vivo. Anche per la mia professione, sono molto sensibile ai disagi dei giovani, dipendenze alcol e droga, e sono portato a cantare anche questi dolori. O altri dolori come quello espresso nel brano Vento di Elisa, dedicato a Elisa Claps scomparsa a Potenza nel 1993 anni fa, e realizzato in collaborazione con il fratello, per dare un segnale forte , per sottolineare un episodio che ci ha toccato tutti davvero molto...
(“Parole e musica che raccontano di silenzi, verità celate e ferite mai rimarginate” ..Gildo Claps).
B&V-Venti anni di musica popolare, un lungo percorso....Cosa succede oggi?
Cirillo- Sì, quest’anno, 2019, per me si compiono 20 anni di musica, un’attività e una passione che hanno preso il via con il maestro Antonio Infantino, scomparso recentemente, una icona di questo genere musicale , leader del gruppo I Tarantolati di Tricarico , che mi ha ispirato e stimolato nella ricerca delle musica popolare e delle nostre radici. Dopo l’esperienza con I Tarantolati mi sono dedicato al progetto Tarumba teso a valorizzare la musica del sud Italia fino alla fondazione del gruppo attuale Officine Popolari Lucane, grazie anche a un’idea di Paolo Dossena, discografico e produttore di world music. Con Officine Popolari Lucane abbiamo voluto, partendo dal sud e dalla Basilicata, aprirci di più alle sonorità del Mediterraneo, e alla collaborazione con protagonisti internazionali. Negli anni abbiamo collezionato dei buoni risultati discografici. Nel 2016 con il disco "Officine Popolari Lucane" ci siamo candidati al prestigioso Premio Tenco- Sanremo. Nel 2017 è nato l’album “Anima Lucana”, un regalo alla mia terra, con il quale nel 2018 abbiamo vinto il Premio Mia Martini. In questi giorni stiamo registrando il nuovo album “Sangue Lucano”, che comprende brani nuovi, altri vecchi riarrangiati, più il brano Vento Per Elisa. Considerando tutti questi anni di impegno nella ricerca e valorizzazione della musica popolare, oggi vedo un gran caos. Per molti la musica popolare è bella, e anche facile, da qui molta improvvisazione. Ma bisogna saper distinguere tra chi porta vera musica e contenuti, l’importante è sapere mantenere viva la tradizione.
B&v- La forza della taranta aiuta a cantare e denunciare?
Cirillo- La nostra musica è la Taranta, la madre di tutte le forme di tarantelle, in una forma tipicamente lucana per le sue sonorità che fondono il suono particolare del cupa cupa insieme a note tribali e africane, insomma sonorità world molto forti con timbro lucano. Il nostro mondo non è quello della pizzica, siamo vicini sì al Salento, anche geograficamente, ma al tempo stesso ne siamo lontani. Il nostro ritmo , che ci porta a cantare con energia il bene e il male di questa terra, nasce da una ricerca nelle tradizioni lucane, in particolare di Tricarico , con il suo dialetto e il suo patrimonio musicale. Stiamo ricevendo molto consenso, vediamo tanti giovani partecipare con entusiasmo ai nostri concerti; la nostra musica a volte mostra delle affinità con la pizzica, e il pubblico è libero di partecipare con la danza che preferisce. Il cuore della nostra musica è popolare, affonda nella nostra tradizione e nel tempo abbiamo collaborato con personaggi di spicco , uniti dalla stessa passione, come, per esempio, Mimmo Cavallaro, Calabria, e Mimmo Epifani, Puglia.
B&V- Matera 2019: cosa ha significato partecipare allo Spot ufficiale di Apt Basilicata ?
Cirillo- Sono stato davvero molto contento di partecipare allo Spot per Matera 2019, regia Alessandro Piva, regista che mi ha scelto perchè rimasto colpito dalla mia energia nel cantare la regione. Matera profuma di sogni, questo il senso dello spot: tra tanti problemi- lavoro, strade, petrolio.... - Matera continua a sognare....
B&V- Musica lucana e maschere di Tricarico a Venezia al Carnevale...un altro bel momento
Cirillo- Molto importante la tappa a Venezia nel corso del passato Carnevale portando le maschere di Tricarico, i loro colori, i nastri, i campanacci, la loro origine pastorale- e la nostra taranta a Piazza San Marco. E’ stata una grande gioia vedere le nostre maschere- il Carnevale di Tricarico è tra i primi 10 Carnevali italiani e ha una rilevante importanza culturale e antropologica- fondersi con le raffinate maschere veneziane, mentre il pubblico veniva attirato dalla nostra musica e da canti dialettali di Tricarico che ho proposto.
B&V- Molti brani delle Officine sono accompagnati da video belli, curati e suggestivi che aprono una finestra sulla terra lucana e dove spesso protagonista è una figura femminile che corre tra vicoli e balconi...
Cirillo- Sì, è vero. Per me la figura femminile è molto importante: ha un valore di maternità , fertilità e speranza.
B&V- E’ partito il nuovo tour live 2019, un nuovo album è in preparazione: sogni e progetti nel cassetto?
Cirillo- Il tour Fuoco di Taranta è partito con la prima tappa in Piemonte. Fuoco di Taranta sarà anche il nostro nuovo singolo / video che anticiperà l’album in preparazione. Sogni e progetti? Il mio sogno è già realizzato...cantare la Basilicata a ritmo di taranta e avere un pubblico che ci crede.
Ester Ippolito