Debutta il gruppo di musica e danza Rua du Mari animato da radici musicali culturali che vengono da Sicilia, Salento, Calabria, Lazio ,Toscana , Emilia Romagna .. Un nuovo progetto di musiche popolari del centro e sud Italia e non solo,un nuovo ensemble costituito da volti noti, da professionisti, da artisti che, oltre a seguire i propri gruppi e impegni, hanno deciso di mettere insieme esperienze, competenze ed emozioni e di realizzare un incontro tra eccellenze della musica di tradizione. Infatti i protagonisti di Rua Du Mari sono Francesco Salvadore (voce e tamburi a cornice); Lavinia Mancusi ( voce, violino, chitarra e tamburi a cornice) ; Marco Madana Rufo (organetto, fisarmonica, friscaletto); Maria Serena De Masi (voce); Alfio Longo ( danza); Maria Albertone ( danza); Eleonora Baldessari( danza); Filippo D'Ascola (danza). La prima al Totemtanz di Roma
di Ester Ippolito
Sicilia, Salento, Calabria, Lazi ,Toscana, Emilia Romagna ...sono queste le anime e le radici musicali che animano il nuovo gruppo musicale e danza Rua du Mari - soprattutto un nuovo progetto di musiche popolari del centro e sud Italia e non solo - che ha debuttato il 12 dicembre scorso a Roma negli spazi di Totemtanz, scuola di musica e danza e location per concerti. Un nuovo ensemble costituito da volti noti, da professionisti, da artisti che , oltre a seguire i propri gruppi e impegni, hanno deciso di mettere insieme esperienze, competenze ed emozioni e di realizzare un incontro tra eccellenze della musica di tradizione. Infatti i protagonisti di Rua su Mari sono Francesco Salvadore (voce e tamburi a cornice); Lavinia Mancusi ( voce, violino, chitarra e tamburi a cornice) ; Marco Madana Rufo (organetto, fisarmonica, friscaletto); Maria Serena De Masi (voce); Alfio Longo ( danza); Maria Albertone ( danza); Eleonora Baldessari( danza); Filippo D'Ascola (danza).
Un percorso dai grandi orizzonti, come suggerisce il nome del gruppo Rua du Mari, un mix tra siciliano e calabrese, ovvero la "strada che porta al mare" coniato da Francesco Salvadore. “Rua du Mari in siciliano, ma anche in reggino, significa -strada del mare-intendendo i vicoli che in molti paesi del litorale conducono alla marina- dice Salvadore." Nelle nostre intenzioni questo nome rappresenta bene la proposta musicale e coreutica del gruppo: un intreccio di musiche e danze tradizionali italiane e non solo, unito dalla cornice-confine del mare, l'elemento che distingue e segna la cultura dei territori che lambisce. Anche gli arrangiamenti e le coreografie vogliono trasferire questo intreccio e questa mescolanza virtuosa”.
L'idea
L’idea è nata da Alfio Longo, danzatore di danze popolari, insegnante e direttore artistico / eventi del Totemtanz, che del gruppo è anche il manager. “ Sì, è stata una mia idea mettere insieme musicalmente personaggi di rilievo, tutti da me conosciuti e stimati a livello umano, sia grazie al mio ruolo di danzatore che di organizzatore di eventi - racconta. “L’obiettivo di Rua du Mari, che si compone di quattro musicisti (musica e canto) e di quattro danzatori, è quello di realizzare un insieme di professionisti per offrire qualcosa di più e di grande qualità sia sotto il fronte musicale che su quello della danza. Vogliamo mettere a punto un repertorio vasto, che attinga alle varie tradizioni italiane, e proporremo con il tempo anche dei nuovi arrangiamenti. Anche sotto il profilo della danza, dalla pizzica, tarantella e tamurriata…. arriviamo al ballett siciliano, al valzer, alla polka , al tango….Ognuno dei protagonisti è pronto a portare la propria cultura musicale, il proprio universo per trovare una nuova armonia di suoni e ritmi. Il lavoro di Rua Du Mari è appena cominciato, è in progress, le idee sono tante, vogliamo arrivare in teatro. Il nostro è un progetto ambizioso. Abbiamo debuttato al Totemtanz perché volevamo farlo “a casa”. Praticamente tutti i componenti del gruppo si sono esibiti qui e da qui siamo voluti partire”.
“ L'intento- sono le parole di Maria Serena De Masi- è quello di costruire un ponte tra le diverse tradizioni popolari (Salento-Sicilia-Campania-Lazio-Calabria) attraverso la musica e la danza popolare, veicolo d'incontro tra suoni, immagini, parole”. “Siamo dei marinai e il pubblico sarà la nostra onda – dice Lavinia Mancusi, una grande voce e una vasta esperienza di polistrumentista. ”Nonostante i vari impegni, ho accolto subito l’idea di Alfio di riunire “delle eccellenze”, e ritengo un valore aggiunto importante la presenza del corpo di ballo di professionisti. Sono contenta di ritrovarmi nella tradizione insieme a valide personalità artistiche per un progetto che ha anche degli aspetti non facili: rispettare la radice rituale della tradizione senza portare stravolgimenti. E’ una scommessa e ci credo”. Anche per Marco Madama Rufo il corpo di ballo è importante. “ E’ bravo e molto affiatato e il nostro impegno musicale mira proprio alla danza, a far danzare, a offrire una musica riconoscibile e a far divertire. Ed è stato bello il fatto che Alfio abbia voluto riunire persone che stimava per dare alla luce questo gruppo. Molti di noi suoniamo insieme da anni ed è stato un ritrovarsi nel popolare con i nostri cammini personali : quando ci si conosce è più facile confrontarsi”.
La danza
Grande protagonista naturalmente il quartetto di danzatori che animeranno i concerti e gli spettacoli in programma. Anche qui esperienza, passione e stile saranno i fili conduttori di un viaggio molto ricco e variegato a passo di danza, insieme a un sapiente coinvolgimento del pubblico da parte dei ballerini, di cui hanno dato già ampia prova nella “prima” proponendo pizziche e tarantelle, una tamurriata sanguigna tra uomini, una divertente polka, un passionale tango, un irresistibile valzer, e stornelli …. “Vogliamo dare un tocco personale al popolare , mantenendo la tradizione, ma ravvivando attraverso qualche buona coreografia – sottolinea la salentina Maria Albertone. “ Amo lo spettacolo - aggiunge Eleonora Baldasseri – e mi piace portare sul palco le mie esperienze e offrire quello che altri insegnanti mi hanno dato Anche nella danza, come nella musica, veniamo da esperienze diverse ma vogliamo affrontare un percorso comune… e viva cu balla, viva!”. “ Questo gruppo- è il parere di Filippo D’Ascola, che oltre a ricoprire il ruolo di danzatore suona anche la lira calabrese (in questa occasione ha suonato un brano nel sonu a ballu) - produce un suono di qualità, una musicalità sulla quale si balla davvero bene. Ballare e suonare è per me un modo per fare qualcosa di divertente e profondo al tempo stesso . Mi è stato proposto di far parte di un ensemble fatto di amici che conosco tutti da tempo, che stimo grandemente come persone e che musicalmente sono anche tra il meglio che c’è in giro. E questo non può che far piacere!” . Per il debutto il repertorio musicale proposto è stato ampio e diversificato, come del resto promette il gruppo: tra i bei brani Beddhu stanotte, Avò di Rosa Balistreri, Tarantella di san Michele, Pizzica Tarantata, Tammurriata giuglianese, Malachianta, Scottish, stornelli Polka, Corazon de oro (tango waltz), Canzuna di li carritteri , Nina se voi dormite , e una canzone tratta dallo spettacolo “Lu Grillu e la luna” di Francesco Salvadore e Maria Serena de Masi.
Rua du Mari , per l’occasione, ha visto anche l’intervento e l’affiancamento di ospiti speciali come Davide Conte, Gianni Berardi, Davide Roberto, Enrico Gallo, Pietro Sorgonà.
Foto Ballareviaggiando
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I Rua du Mari sono:
Francesco Salvadore: voce e tamburi a cornice
Lavinia Mancusi: voce, violino, chitarra e tamburi a cornice
Marco Madana Rufo: organetto, fisarmonica, friscaletto
Maria Serena de Masi: voce
Alfio Longo: danza
Maria Albertone: danza
Eleonora Baldessari: danza
Filippo D'Ascola: danza e lira calabrese
Francesco Salvadore - Cantante del gruppo Unavantaluna Cumpagnia di Musica Sixiliana, è da anni impegnato nella ricerca, nella riproposta e nell'innovazione della musica tradizionale. Appena quindicenne, entra a far parte del “Coro Popolare Siciliano”, formazione fra le più rigorose in ambito etnomusicologico in qualità di musicista, cantante e danzatore, e partecipa qualche anno dopo alla formazione della “Compagnia Liberi Attori Siciliani”, proponendo commedie in lingua siciliana in numerose piazze dell’isola. E' un Educatore e un Gestalt Counselor. Ha all'attivo numerosi stage e seminari in cui si privilegia la dimensione empatica del gruppo a partire dagli spunti offerti sul canto e sul tamburo tradizionale siciliano. Dal 2004, anno di fondazione della formazione, è componente di Unavantaluna-Cumpagnia di Musica Sixiliana con cui conduce un’intensa attività concertistica. Il gruppo ha festeggiato poco tempi fa i dieci anni di attività. Ultimo lavoro artistico di teatro- canzone, insieme a Maria Serena De Masi, l’opera "Lu Grillu e La Luna ", un viaggio onirico nella canzone popolare tra Sicilia e Salento.
Lavinia Mancusi- Romana (genitori campani), è interprete della musica tradizionale italiana e della world music. Inizia a studiare musica (violino) a sette anni presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio con il Maestro Massimo Pastorello. Agli anni dell' infanzia e dell' adolescenza risalgono le prime esperienze nel coro di voci bianche di Amedeo Scutiero e dell' orchestra d' archi di Luca Ranieri, sempre presso la SPMT, e nel corsi degli anni approfondisce lo studio del violino con validi maestri. Risale al 2006 l' incontro con la musica popolare attraverso Nando Citarella che fino al 2010 è suo maestro di canto lirico e popolare e percussioni italiane. Dal 2008 al 2011, in qualità di danzatrice prima e di cantante e violinista poi, fa parte della formazione Tamburi del Vesuvio sotto la direzione di Citarella. Nel corso degli anni perfeziona la tecnica vocale con insegnanti rinomati come Lucilla Galeazzi e Gabriella Aiello. Con Daniela Carletti studia canto classico e jazz. Attualmente è voce e violino della Medfree Orkestra, con la quale ha inciso il disco "Pensiero Mediterraneo", novembre 2012, e della Takadum Orchestra di Simone Pulvano, con la quale ha inciso il disco "Takadum...suoni al confine. Con Gabriele Gagliarini è produttrice della sua opera prima "Semilla" (gennaio 2013).
Marco Madana Rufo - Fiorentino, studia pianoforte fin dall'infanzia poi si dedica allo studio della fisarmonica sotto la guida di Paolo Rozzi. Studia percussioni indiane come le tabla e la mrdanga partecipando a progetti sperimentali di musica fusion con il gruppo Gauramandala project e in duo con il polistrumentista tedesco Aki Montoya. Si dedica al folk italiano ed europeo studiando il repertorio per organetto 8 e 2 bassi suonando con il gruppo "I Cantori di Calitri" e con il gruppo "Correva l'Anno". Collabora con il percussionista Davide Conte, Gianmichele Montanaro, Felice Zaccheo ed altri musicisti del panorama folk italiano, e partecipa a gruppi come SCccantu de core e altri. Suona da sempre come artista di strada partecipando ad importanti Busker Festival (Avignone, Ferrara, Berlino etc). Insegna musica propedeutica nelle scuole elementari.
Maria Serena De Masi - Cantante, Psicologa Psicoterapeuta Umanistica Bioenergetica, Specialista in Voice Therapy e Cantautogeno, è nata a San Pietro Vernotico, Brindisi, e cresciuta a Torchiarolo, piccolo paese salentino. Splendida voce del Salento, è capace di spaziare dal canto lirico al canto tradizionale. Nel corso degli anni tiene concerti, in
particolare nel centro-sud Italia, collaborando come cantante con numerosi gruppi musicali ( Massimiliano Felice e Nuova Orchestra Sarm, Nosha Rua, Scantu de Core, Canto d’Inizio, Le Tarantole, Ratablò, Trichorde , il gruppo di Fado Portoghese “Fado entre Rios”, l’orchestra jazz “I musicanti di Brema). Partecipa dal 2010 in veste di cantautrice, cantante salentina e danzatrice, nello spettacolo “Mediterraneo” con Antonio Turco e la “Compagnia Stabile Assai” di Rebibbia. Tiene numerosi laboratori di musicoterapia e seminari su “Corpo, Voce ed Emozioni nel Canto Popolare” in numerose scuole di Roma e della regione Puglia tra cui l’Istituto di Psicoterapia Psicoumanitas. Attualmente insegna canto presso la Scuola Popolare di musica del Tiburtino di Roma.
Alfio Longo- Catanese, si trasferisce a Roma nel 1998 e nel 2007 inizia a studiare le danze popolari del centro sud Italia grazie all’insegnamento di Roberta Parravano e Antonella Potenziani. Entra a far parte della Compagnia Sciarabballo e continua a perfezionarsi attraverso stage e workshop di musica e danze popolari. Parallelamente si occupa di organizzazione di eventi sociomusicoculturali collegati e non al mondo del popolare. Tra le collaborazione nel mondo del popolare Transumanze Popolari (di Giovanni Tribuzio), Canto D’Inizio (gruppo di musica popolare), Roberta Parravano, quattrABBALLO (compagnia balletto popolare), Scantu de Core (Davide Conte). Tra le altre esperienze artistiche Roma Tarantella Festival 2011 (direzione artistica di Eugenio Bennato); “Maggio Maggio è capitano” (di Lucilla Galeazzi e Nando Citarella, Palestrina); Presentazione cd “Scantu de core” (Roma); Notte delle Streghe 2012 (Roma, Piazza San Giovanni in Laterano); Carnevale di Roma 2012 (P.zza del Popolo, Rm), e altre partecipazioni. Nel 2013 e 2014 partecipa a “Ballo”, presso l’Auditorium Parco della Musica, progetto di Ambrogio Sparana, coregrafie danzatori Francesca Trenta; a dicembre 2014 , sempre con Ambrogio Sparagna e Francesca Trenta, evento natalizio al Teatro Brancaccio (Caritas), Bagaglino e Tarantella, con Roberta Parravano, Centro Elsa Morante.
Maria Albertone – Salentina, di Galatone, impegnata a oma in un’attività commerciale, si avvicina alla danza popolare e la pratica come autodidatta fino al 2007. Dal 2008 inizia seguire numerosi corsi: Scuola di Tarantelle di Sandro .Pasquali, C.I.P( danze tradizionali), pizzica( neo ) c/o Scuola di musica Totemtanz; Atelier c/o IALS con Maristella Martella; Danze di Piazza Vittorio. Attualmente sostegno didattico ai
principianti di danze tradizionali presso l’A.R.A con le D.P.V. Da novembre 2014 a maggio 2014 corso di tamburello insegnante con Davide Conte. In un’ottica di formazione continua tanti e diversificati gli stage di danza : Pizzica Pizzica, Vincenzo Santoro e Franca Tarantino( tradizione); Pizzica Pizzica, Francesca Malerba e Umberto Papadia (tradizione); Tammurriata Agro Nocerino Sarnese, Maria Del Porto ; Tammurriata Agro nocerino Sarnese e Tammurriata dell’avvocata, Loredana Terrezza; Tammurriata Giugliaese, Maria Del Porto;Tammurriata Giuglianese, Loredana Terrezza; Viddhanedda ( Tarantella Reggitana), Filippo D’Ascola; Pizzica Pizzica Alto Salento, Pietro Balsamo. Numerose le attività professionali e artistiche: da settembre 2011 ad agosto 2013 danzatrice e corista nel gruppo “ Le Tarantole” con 140 serate e concerti; da aprile 2014 a oggi componente del corpo di ballo Kyklos della Piccola Orchestra Canto d’Inizio ( concerti c/o casa circondariale di Rebibbia, Telethon, serata “Se solo mi guadassi con Fiorella Mannoia” ., Bagaglino); Performance di Malikorè c/o Terrazzo Unar. Partecipazione all’edizione 2014 (luglio) di Ballo !, Auditorium di Roma, progetto di Ambrogio Sparagna, coordinamento danze Francesca Trenta.
Eleonora Baldessari- Modenese, dopo una breve formazione teatrale negli anni del liceo comincia a ballare nel 2008 danza orientale. Dal 2009 si avvicina alle danze popolari del centro-sud Italia formandosi a Bologna presso la Scuola Tarantarte diretta da Maristella Martella, con cui in seguito collaborerà saltuariamente come danzatrice. Studia tango argentino dal 2012. Attualmente alterna l’attività di spettacolo (ha danzato stabilmente nel gruppo Paranza Ammiscata ed occasionalmente per alcuni tra i più importanti nomi del panorama popolare) alla ricerca etnocoreutica costante e approfondita sul territorio, attraverso la frequentazione assidua di feste sacre e profane e delle realtà rurali che maggiormente conservano i caratteri eterni e costantemente vivi e mutevoli della tradizione.
Filippo D'Ascola- Nato a Reggio Calabria, è un ingegnere marittimo (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale). Considera Reggio “ l’unico posto in Italia dove si è mantenuta una linea ininterrotta della tradizione musicale/coreutica in ambito urbano”, ed è qui che assorbe la tradizione, il ballo, il suono della lira calabrese. Trasferitosi a Roma per lavoro incontra e si confronta con le altre realtà di ballo tradizionale, prima quelle italiane, poi il tango, poi quelle europee. Nel 2011, con altri amici appassionati di danze e suoni popolari, inventa e fonda “ Le danze di Piazza Vittorio”, un progetto nato per il piacere di suonare nella piazza più multiculturale di questo paese e sviluppatosi con attività di supporto alle realtà sociali di partecipazione e sostegno di chi vive quartiere.