Ballo!...e l’Italia delle tradizioni si accende

Con lo spettacolo Ballo! di Ambrogio Sparagna sul palco la vivacità di un intero paese italiano che balla, canta e fa festa….  Saltarello abruzzese, tarantella,  pizzica de core  e  pizzica scherma  di Torrepaduli,  tamurriata e laccio d’amore:   un’onda di colori e di ritmi  inesauribile e forse irripetibile  grazie alla passione ed energia di circa 300 danzatori

di Ester Ippolito

 

“Una follia”. Così Ambrogio Sparagna,  musicista ed etnomusicologo,  ha definito  l’idea del suo spettacolo, Ballo! andato in scena all’Auditorium di Roma il 20 luglio scorso in prima assoluta per la Fondazione Musica per Roma nell’ambito della rassegna “Luglio suona bene“.

 

Accanto a Sparagna la sua OPI, Orchestra Popolare Italiana, tra gli ospiti il tamburellista Carlo Canaglia De Pascali, reduce dalla tour  dell’Orchestra della Notte della Taranta a  Boston ,New York  e  Cartagine, 300 danzatori  selezionati  e guidati dall’etnocoreologa e cantante Francesca Trenta,    il Coro Popolare guidato da Anna Rita Colajanni, e personaggi come O'Lione di Scafati, uno dei principali artefifici del rilancio della tamurriata dell'area vesuviana. 

E’ una serata speciale questa,  da tempo avevo l’idea un po’ folle di realizzare questo spettacolo portando sul palco un intero  paese a cantare e soprattutto a ballare- ha esordito Sparagna. " In un paese ci sono quelli alti, bassi, grassi, capelli rossi o biondi, chi la pensa in un modo e chi in un altro, e  questa diversità  diventa qualcosa  di bello.  Dobbiamo dimenticare  i timori e partecipare tutti a questa  grande festa”.


Questa “follia” è  riuscita benissimo  mettendo insieme  musica, canto e danza del repertorio tradizionale italiano,  attingendo  all’energia e alla passione dei componenti di tante scuole di ballo popolare del Lazio, Abruzzo e Campania e  chiamando a partecipare alla grande festa  danzatori di ogni età  e livello proprio per ricreare  l’atmosfera di una  vera piazza di paese- in Campania, in Salento, nel Lazio o dovunque sia   - dove si vive il ballo popolare con gioia, spontaneità  e voglia di divertirsi, senza barriere e limiti.   "Oggi il ritmo e la danza ci aiutano a guarire dalla malattia dei giorni nostri  che è la malinconia – ha detto ancora Sparagna al suo pubblico.

 

Grazie all’impeto di  circa 300 danzatori che hanno solcato il palco e raggiunto e coinvolto gli spettatori  fin nei piani alti della cavea, al frusciare e volteggiare di gonne multicolori e scialli al vento, al ritmo delle castagnette  e dei tamburelli,  alla voce dei cantanti, si  è sprigionata un’onda di colori e di ritmi inesauribile e forse irripetibile : dal   saltarello abruzzese alla  tarantella,  dalla pizzica de core salentina  alla pizzica scherma  di Torrepaduli, dalla tamurriata al laccio d’amore di tradizione  abruzzese....

 

Il tutto immediato  e naturale come nelle vere feste e non artefatto da una  coreografia impostata bensì leggera frutto di  tre giorni di   laboratorio con la coerografa  Trenta per armonizzare  le personalità  e stile dei  partecipanti.   A rafforzare  il valore della danza popolare aperta a tutti   la partecipazione  di due  coppie di anziani ballerini veraci  con la loro tamurriata e mazurca che hanno incantato,  portato ulteriore naturalezza a tutto lo spettacolo e testimoniato  tradizione  e umanità.

Video  sulla serata  in Video Gallery  Danze nel Mondo con i ballerini Francesca Trenta, Andrea Di Siena e tanti altri


Foto e video by BallareViaggiando


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