Il viaggio infinito di Nando Citarella

Musica e  danza  tappe di un cammino infinito, un viaggio  tra  le tradizioni, suoni e linguaggi diversi, scambi di melodie e contaminazioni. Questo il percorso musicale e umano del maestro Citarella  che, partendo dalla musica popolare  del sud  con la sua  tamorra  va incontro al mondo...


di Ester Ippolito

Per Nando Citarella, campano, musicista e musicologo, cultore della musica e delle danze  popolari italiane, la musica e la danza sono  tappe di un cammino infinito, un viaggio  tra  le tradizioni, tra suoni diversi,  scambi di melodie, contaminazioni, feste  antiche dove si partecipa  al rituale e al collettivo. E tutti suoi appuntamenti ed esperienze musicali, in Italia e all’estero, si riannodano a questo lungo filo. Un fermento, e un'apertura,  che si rispecchia nel suo progetto  I Tamburi del Vesuvio, nato nel 1994 “là dove  pulsano i ritmi che da sempre accompagnano i canti ed i balli tradizionali dell'area campana e di tutta l'Italia centro-meridionale. Terra fertile che   ha accolto anche il battito ritmico di tutte quelle genti che da altri luoghi, attraversando il grande mare, sono approdati quaggiù…”come si legge nella  presentazione. E’ un viaggio anche alla ricerca di noi stessi, della nostra identità  sonora e coreutica volto alla rivalutazione  del collettivo popolare, della  magia del gruppo  protagonista della festa popolare e della danza che aggrega -spiega Citarella. “ E’ importante puntare l’accento  sul fatto che da soli non si può fare niente, nessuno di noi si deve isolare  dalla realtà popolare…perché noi siamo”. E la festa, che porta con sé la  danza, rappresenta il momento più aggregante e  significativo.    “ A testimonianza di questo  è in preparazione  per Rai Educational (autunno)un ciclo di trasmissioni dedicate  a 12 feste popolari  interpretate  da 12   registi diversi, con la collaborazione di Ambrogio Sparagna”.

Ed è  questo "viaggio"  infinito che porta il maestro  attraverso i maggiori festival italiani ed europei, mescolando e contaminando  suoni e sentimenti. Tra le ultime esperienze di Citarella la partecipazione  a Lecce, presso il  Dipartimento di Beni Culturali dell'Università del Salento a un'iniziativa organizzata dalla cattedra di Etnomusicologia e ideata dal musicologo e docente universitario Gianfranco Salvatore,  con la partecipazione  di Teresa De Sio, Nando Citarella, Raffaele Casarano e Rachele Andrioli.Una esperienza 'azzardata' ma molto coinvolgente- racconta Citarella-  che ha coinvolto  400 persone  con l’obiettivo  di promuovere le esperienze musicali del Sud basate sulla valorizzazione dei dialetti, sulla commistione tra stili popolari e stili contemporanei,  sull'espressività vocale e sonora delle culture del Mediterraneo”.Sud! Le culture popolari urbane dal Rinascimento al Rock” il titolo   dell’evento  che   ha  “messo in scena” dalle villanesche del Cinquecento fino alla "new wave" napoletana e salentina degli ultimi quattro decenni. “Da sottolineare  l’esecuzione  di sette villanesche del Cinquecento inedite anche in  rielaborazione contemporanea più una ripresa filmata  in chiave popolaresca del  Don Giovanni di Mozart a mia cura”. Per la stagione a venire gli appuntamenti si rincorrono, insieme alle armonie  e agli incontri musicali: in Francia  un incrocio di tamorre e mandolini con la collaborazione  del  Melonious Quartet; in  Sardegna,  all’Expo Jazz di Cagliari  (22-26 luglio),  nel progetto /spettacolo S’Ard, una evocazione della musica sarda e mediterranea, con la direzione musicale di Mauro Palmas, in un abbraccio tra   le tradizioni sarde,  partenopee e siciliane accompagnate  da zampogna e il friscaletto.  In Cilento il maestro giocherà a settembre tra zampogne e launeddas e in   Spagna, a Oviedo, in programma  Magna Mater, tra gli ultimi  album del maestro tra tamorre e ritmi orientali. In tour  anche Caro(so)nando (un estratto è stato  presentato anche alla festa della Cultura di Garbatella)  tra tradizione, jazz e swing, un  gioco in cui   ben si inserisce   Citarella,   aperto alla musica e ai suoi innumerevoli intrecci.  Fino all’evento di Etnie, 21° edizione, a fine agosto in Cilento a Marina di Camerota  (dal 24 al 31 agosto  Villaggio Villamarina), una  vacanza studio tra sole, mare e l’incontro con più culture legate alla danza e alla musica: dall’Africa al Brasile, dalla Spagna all’Argentina, dal Medio Oriente al Mediterraneo attraverso lezioni di   balli popolari, flamenco,  capoeira,  zumba, danze africane e danza araba, percussioni e canto con l’  organizzazione tecnica di Milena Giannoni  e  la  direzione artistica di  Nando Citarella (Accademia Musicale  Interamnense).  "Quest’anno la novità è rappresentata dalla presenza dei flauti con Piero Cernuto mentre saranno ospiti  gli zampognari del Cilento", anticipa Citarella.

 

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