Sarà all’insegna della parola PLURALI l’edizione 2025 del Festival Itinerante “La Notte della Taranta”, che dal 1° al 29 agosto attraverserà le piazze di venti comuni del Salento portando musica, danza, parola e pensiero. Un viaggio lungo ventinove giorni, che prende il via dal Castello de’ Monti per poi snodarsi tra centri storici, piazze, marine, giardini pubblici, tessendo una narrazione collettiva della cultura popolare nella sua capacità di essere radicata e, al tempo stesso, aperta al nuovo. La pluralità dei linguaggi che nascono dall’incontro, oggi, rafforza una speranza, quella della pace tra i popoli. Concertone di Melpignano 23 agosto, maestro concertatore David Krakauer. Un incontro tra due mondi: il Salento e New York, la pizzica e il klezmer. Coreografo alla guida del Corpo di ballo edizione 2025 il leccese Fredy Franzutti.
"Da oltre 25 anni il Festival Itinerante diffonde e rafforza il radicamento della pizzica pizzica come elemento identitario della cultura locale – dichiara Massimo Bray, Presidente della Fondazione La Notte della Taranta –. Lo fa coinvolgendo chi abita questa terra, che grazie al movimento della riscoperta ha ritrovato una parte importante della propria storia, e quanti arrivano nel Salento proprio per conoscerne la bellezza e le radici. Quest’anno abbiamo scelto di farci guidare dalla parola ‘plurali’ nella programmazione di questa edizione. E dunque plurali sono le voci, i linguaggi e le visioni che sera dopo sera daranno forma a un festival capace di evocare mondi affini o differenti, con la parola, la danza e la musica. Il Festival Itinerante è un presidio culturale che si rinnova, in grado di coinvolgere, interessare, divertire e far riflettere sui temi che da sempre – e oggi più che mai – ci interrogano. Ringrazio i Comuni salentini che, al fianco della Fondazione, collaborano con convinzione e impegno per rendere possibile tutto questo.»
Il Festival prenderà il via, come da tradizione, da Corigliano d’Otranto il primo agosto e attraverserà Carpignano Salentino (3 agosto), Calimera (4 agosto), Sogliano Cavour (5 agosto), Cursi (6 agosto), Galatone (7 agosto), Nardò (8 agosto), Cutrofiano (9 agosto), Marina di Sant’Andrea (Melendugno, 10 agosto), Ugento (11 agosto), Sternatia (12 agosto), Martignano (13 agosto), San Cataldo (Lecce, 14 agosto), Soleto (16 agosto), Zollino (17 agosto), Galatina (18 agosto), Castrignano de’ Greci (19 agosto), Martano (20 agosto). Dopo il Concertone di Melpignano (23 agosto), spazio alle tappe di Galatina (24 agosto), con “La notte delle ronde” e alla tappa conclusiva di Alessano (29 agosto).
L’edizione 2025 si contraddistingue per una ricca programmazione che include concerti, spettacoli di danza, laboratori, incontri, talk emomenti di approfondimento, rendendo vivo il dialogo tra tradizione e contemporaneità. Grande rilievo sarà dato ai progetti vincitori del Bando Ernesto De Martino 2025 – tre debutti nazionali – in occasione del sessantesimo anniversario della scomparsa del grande antropologo. A precedere alcuni concerti, i Taranta Talk offriranno momenti di riflessione e confronto su grandi temi della cultura e della memoria, tra cui la Resistenza, l’opera di Pier Paolo Pasolini, il pensiero di Roberto De Simone e il ruolo della musica folk nel mondo contemporaneo.
L’Orchestra popolare La Notte della Taranta si esibirà nelle tappe di Carpignano (3 agosto) e Galatone (7 agosto). Come già annunciato, alla tappa di Marina di Sant'Andrea (10 agosto) prenderà parte La Niña.
Il Festival Itinerante è un progetto culturale della Fondazione La Notte della Taranta sostenuto da Regione Puglia e Ministero della Cultura, in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Grecìa salentina e l’Istituto Diego Carpitella
Il Concertone (23 agosto), tra pizzica e klezmer
Sarà David Krakauer il Maestro Concertatore della Notte della Taranta 2025. Clarinetto d’oro della scena mondiale, figura visionaria della musica klezmer e voce autorevole della musica contemporanea, Krakauer sta guidando l’Orchestra Popolare verso un Concertone che si preannuncia rivoluzionario e profondamente radicato. Il musicista statunitense, tra i più acclamati interpreti al mondo, ha fatto del dialogo tra culture e del recupero delle radici popolari una missione artistica. Con lo stesso rigore con cui ha esplorato le musiche ebraiche dell’Europa orientale, Krakauer si è immerso nella tradizione salentina, partendo dalle storiche registrazioni di Alan Lomax e Diego Carpitella del 1954. “È stato emozionante lavorare con fonti primarie – ha dichiarato – proprio come ho fatto con la musica klezmer: trascrivere vecchie registrazioni per arrivare al cuore della musica, alla sua verità più autentica". Il suo approccio, insieme rispettoso e sperimentale, prende forma nella collaborazione con l’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta, “musicisti straordinari che hanno dedicato la vita a questa tradizione”. Con loro, Krakauer costruisce un percorso che non si limita alla riproposizione ma si apre alla trasformazione: “Il nostro obiettivo è onorare il nucleo profondo della pizzica permettendoci, allo stesso tempo, di essere creativi e di sorprenderci. Ci sarà la pizzica travolgente che conoscete, ma anche tocchi inaspettati. Preparatevi a questo.”
Dopo un primo incontro a febbraio, Krakauer è tornato nel Salento a giugno per presentarsi pubblicamente al Museo Storico-Archeologico dell’Università del Salento, dove ha raccontato la propria visione musicale in un incontro aperto a stampa e pubblico. Nelle prossime settimane, continuerà a lavorare fianco a fianco con i musicisti salentini in vista del Concertone del 23 agosto a Melpignano. Con una carriera che abbraccia collaborazioni prestigiose – dal Kronos Quartet a Itzhak Perlman, da Marin Alsop a Fred Wesley – e un percorso discografico segnato da premi e riconoscimenti internazionali, David Krakauer porta al Concertone uno sguardo globale, intimo e radicale. Il suo lavoro è stato definito “visceralmente potente”, capace di parlare a ogni tipo di pubblico, dal jazz alla classica, dall’elettronica alla tradizione.
L’edizione 2025 del Concertone vedrà anche il ritorno del coreografo leccese Fredy Franzutti alla guida del Corpo di Ballo. Con la sua cifra inconfondibile, Franzutti reinterpreterà le forme visive della pizzica “modificandone il linguaggio, ma rispettandone i contenuti”, fondendo studio antropologico e scrittura scenica contemporanea.