E' scomparso il 17 settembre Beppe Menegatti, regista teatrale , protagonista della grande danza italiana, marito di Carla Fracci, scomparsa tre anni fa, e custode della sua arte.
Il Teatro alla Scala, in primis, ha ricordato Beppe Menegatti, "straordinaria figura di uomo di spettacolo, regista di opere e balletti, perno di un indissolubile, devoto e fecondo sodalizio, quasi una simbiosi, di arte e vita con la “sua” Carla Fracci". È storia- recita una nota stampa- il suo primo incontro alla Scala con Carla, allorché fu chiamato come assistente di Luchino Visconti per la regia del balletto Mario e il mago di Léonide Massine che andò in scena alla Scala nel 1956, e una giovane Fracci fu scelta come sostituta della prima ballerina Luciana Novaro. Da quell’incontro la vita di entrambi cambiò per sempre. Il nome di Menegatti appare in 17 produzioni della Scala per un totale di 135 rappresentazioni, come regista, ideatore di balletti, librettista e sceneggiatore, oltre che consulente per il film a Carla Fracci dedicato e alla Scala presentato in anteprima nel 2021. Ricordiamo Francesca da Rimini, con coreografia di Mario Pistoni di cui fu librettista, Cristoforo Colombo , di cui fu drammaturgo e regista, portato dal Balletto della Scala in diverse trasferte italiane, e l’ideazione di spettacoli che hanno esaltato la figura artistica e teatrale tout-court di Carla Fracci nel dare corpo a grandi donne e grandi figure della storia, come Dalla Taglioni a Diaghilev , Splendori e miserie delle celebri allieve della Scuola di Ballo dell’Imperial Regio Teatro alla Scala di Milano o anche Carla Fracci racconta di Eleonora Duse e Isadora Duncan – Adieu et au revoir , A lma M.G.W - La bambola di Kokoschka o Images d’Ida Rubinstein.
“Beppe è stato protagonista e testimone di un periodo floridissimo per lo spettacolo in generale,e per il balletto in particolare – commenta il Direttore del Ballo Manuel Legris - a lui non posso che dire un enorme grazie per tutto ciò che ha fatto per la danza in Italia, per la sua grande ammirazione per il balletto, la danza e le grandi interpreti , non solo italiane - ricordo l’entusiasmo nel parlare di Ghislaine Thesmar, Noëlla Pontois, Yvette Chauviré, e naturalmente Carla. Con Beppe ci siamo spesso consultati quando ho voluto creare il Gala Fracci, era davvero contento di questo omaggio e anche se non ha potuto assistervi alla Scala, ad ogni edizione ci ha sempre inviato il suo saluto. Certamente da ora in poi i nostri Gala saranno anche per lui, sarà nei nostri pensieri nelle prossime edizioni “ .
“Giuseppe Menegatti sarà indimenticabile. Il suo contributo al mondo della danza e dello spettacolo rimarrà nella memoria della cultura italiana e nei nostri cuori. Ricordo ancora il giorno in cui, durante l’incontro con gli artisti e gli operatori per il Codice dello Spettacolo, Giuseppe portò la sua analisi lucida e reale dello stato del mondo della danza. Con passione, ha condiviso riflessioni, prospettive e idee lungimiranti. A suo figlio Francesco e alla famiglia va il mio pensiero più affettuoso”. Così il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi , ricordando il grande Giuseppe Menegatti.
Foto 1- Andrea Tamoni, Teatro alla Scala
Foto 2- Codice Carla -Credit foto Archivio Olycom La Presse /Adolfo Franzo