Notte della Taranta, spettacolo o tradizione ? Interrogativi sul futuro....

La Notte della Taranta 2024, andata in diretta su RAI 3 il 24 agosto scorso, maestro concertatore Shablo, conduttrice Eva Stockolma, ha riempito la piazza di Melpignano   e raggiunto un buon share televisivo. Un grande spettacolo  ma anche tante intrusioni /contaminazioni  non sempre necessarie. Come sempre grande la prestazione dell'Orchestra Popolare de La Notte della Taranta, musicisti e voci. Tra gli ospiti, venuti da un altro mondo musicale , Angelina Mango, Gaia, Geolier , Ste .....

 

Lo spettacolo c'è stato, indubbiamente. Tanta danza, in stile televisivo, tanta musica, tanti scherzi musicali ma anche tanta musica di tradizione affidata come sempre (e per fortuna) ai musicisti e cantanti dell'Orchestra Popolare de La Notte della Taranta che, come già detto in passato, restano i veri protagonisti della Notte, al di là di ospiti vip, giusti o sbagliati. Ospiti  che,  a parte la prestazione e i criteri di scelta, considerando la diretta RAI , dovrebbero garantire il successo. Scrivi contaminazione, innovazione, strizzatina d'occhio alle nuove generazioni , alla Generazione Taranta, come recita il sottotitolo di questa 27° edizione, ma leggi in primis "Audience".

E la risposta c'è stata : circa 1 milione di spettatori per la diretta su Rai 3 con il 9,01% di share nella prima parte e il 10,09% nella seconda. E secondo i dati forniti da Questura e Vigili del Fuoco, 100 mila persone presenti in flusso continuo nell’area concerto e 150 mila complessivi dalle 17:00 alle 05:00 nell’intero borgo grico di Melpignano dove erano stati allestiti i maxi schermi.

Ma in questo miscuglio di suoni anche gradevoli, con richiami al pop urban e al sud america, portati dal maestro concertatore 2024 Shablo, italo argentino, coadiuvato dal giovanissimo direttore d'orchestra Riccardo Zangirolami, cosa sarà arrivato e cosa rimarrà al pubblico che ignora la cultura salentina della storia di dolore e sofferenza che si cela dietro i ritmi di tradizione? Domande che non trovano risposte e sprofondano nel mare delle polemiche acute che ogni anno La Notte si porta con sè, in questo cammino di rinnovamento , contaminazione e scambio culturale con altre realtà , dialogo con le nuove generazioni , che sta percorrendo. Ma bisogna sempre tenere conto dei rischi....

Vasta e buona la selezione dei brani salentini portati in scena, tanti classici che raccontano l'anima di questo angolo di Puglia, dando spazio alle minoranze linguistiche come griko e arabesh.  Pizzica di Aradeo in apertura, per la prima volta sul palco di Melpignano la tradizionale Tarantella di Sannicandro con Giancarlo Paglialunga; un’inedita Manushaqe in arbëreshë interpretata da Salvatore Galeanda e una travolgente Pizzica di Copertino affidata alle voci femminili dell’Orchestra Popolare, che hanno avuto un grande e giusto spazio scenico.  E ancora Pizzica di San Marzano di San Giuseppe interpretata da Enza Pagliara, una travolgente  Pizzica di San Vito eseguita da tutte le voci della Taranta,  Lu Ruciu de lu mare con Antonio Amato, Pizzica di Villa Castelli con Alessandra Caiulo, Pizzica degli Ucci con le tre voci maschili dell’Orchestra Galeanda, Amato e Paglialunga, la ballatissima Pizzicarella con Stefania Morciano, Acqua de la Funtana con Consuelo Alfieri. Pizzica di Taranto interpretata da Salvatore Galeanda , Antonio Amato con con l’attesissima Aria Caddhipulina,  e in arbereshe è Lule Lule interpretata da Enza Pagliara. Ancora  Mamma la rondinella cantata da Cosuelo Alfieri, Pizzica di Cosimino con Giancarlo Paglialunga, e le note del  chitarrista e autore Luca Faraone  con Taranta di Lizzano e Fuecu. A chiusura l'inno  di Melpignano Calinitta-Buona Notte.  Tra tutte queste note si è inserito  il ricordo delicato  tra parole e musica di Giovanna Marini.

"Ho sempre seguito questo repertorio ma grazie a questi mesi di lavoro a  stretto contatto con l'Orchestra Popolare mi sono totalmente immerso ricevendone una grande ricchezza. Vengo da altre espetrienze musicali diverse da questa, ma ritengo che il diamante della musica abbia davvero  tante facce - le parole del maestro Shablo nel corso della conferenza stampa di presentazione  alla vigilia dell'evento.

La danza è sempre più protagonista in scena e sempre più professionalizzata, meno popolare ma sicuramente spettacolare e coinvogente, espressiva ed emotiva. Con le coreografie di Laccio, e 14 quadri,  abbiamo visto una  danza aperta al mondo aiutata dagli splendidi  costumi di Daniela Amoruso-, con richiami al flamenco e all'Argentina, patria del maestro concertatore.  Da qui il brano Malachiana mischiato con le note di Piazzolla ed evocazioni  di tango in scena .

Il Corpo di Ballo della Notte della Taranta, formato da danzatori della tradizione, accompagnato  in questa occasione sul palco  da alcuni elementi accademici, ha dimostrato di essere malleabile e talentuoso, capace di  accogliere nuove scelte coreografiche.

Danzatori popolari e professionisti. Non è stato facile cominciare, c’è voluto tempo per amalgamarci. E questo è necessario, l’incontro richiede tempo, perché è questo l’unico modo per contaminare realmente. Ho preteso che ci fosse un lavoro di insieme. E sul palco vedremo un collettivo di 14 danzatori- ha raccontato Laccio. 

Gli ospiti, punto critico. Strappati dai palcoscenici di Amici, Sanremo e odierni  Festivalbar, a volte stridono, sebbene il maestro concertatore abbia offerto motivazioni per la loro scelta di ognuno di loro.   E soprattutto vengono osannati al di sopra e oltre le loro performance. Come fossero loro a lasciare il  segno nella Notte sonora. E, per fortuna, è andata meglio delle aspettative. Angelina Mango e Gaia si sono impegnate con successo nell'entrare nelle sonorità e dialetto salentino ( Angelina ha cantato Su Piccolina e Gaia Mena Mena Mò ) entrando nello spirito popolare anche con una certa umiltà ed emozione. Geolier assolutamente inutile (arrivato a Melpignano poche ore prima dell'evento): quale tradizione ha portato, quale scambio ha offerto? Ste più interessante, e comunque la Tammurriata Nera l'avremmo anche ascoltata tutta. Fino a qualche anno fa partecipavano ospitii stranieri, spesso legati a musica etnica , e portavano angoli di mondo e suoni da condividere. Qualcosa di diverso da questo rincorrere forzatamente il contemporaneo. 

La  Notte della Taranta ha  comunque di fronte a sé il futuro se trova la capacità di gestirlo  nel modo più giusto. " Ogni Concertone è una pagina nuova- ha detto il neo presidente della Fondazione Notte della Taranta  Massimo Bray, ricordando  Enzo Torsello e anche che il prossimo anno sarà l'anniversario di Ernesto De Martino. " Questa manifestazione è un bene culturale che va tutelato e valorizzato, esaltandone il valore identitario. E’ questo il senso di appartenenza. La cultura ha un valore che arriva dappertutto e noi vorremmo un laboratorio tutto l’anno per tutelare questa tradizione e darle una prospettiva futura. È un incontro di culture e di linguaggi, e non si devono creare guerre".

Da sottolineare anche la ricerca del linguaggio dell'arte nella scenografia. Tra tante luci e i visual a firma Galattico, le opere e " cancellature" dell'artista  Emilio Isgrò . Una partecipazione nata dal legame tra il Maestro Isgrò e il Presidente Massimo Bray, con l'obiettivo di esaltare l’alto valore culturale del festival salentino. “La Notte della Taranta mi è apparsa subito- ha detto    Emilio Isgrò sempre in conferenza stampa - fin dalle origini, come uno dei segni più efficaci e potenti della rinascita di un Sud che vuole produrre cultura tutelando le tradizioni".

Questi messaggi nel segno della cultura fanno ben sperare....

 Ester Ippolito

 

27ª EDIZIONE DE LA NOTTE DELLA TARANTA

MAESTRO CONCERTATORE  SHABLO

Sul Palco le celebri voci popolari

ANTONIO AMATO- GIANCARLO PAGLIALUNGA- SALVATORE GALEANDA ENZA PAGLIARA – STEFANIA MORCIANO CONSUELO ALFIERI – ALESSANDRA CAIULO accompagnati da ORCHESTRA POPOLARE NOTTE DELLA TARANTA diretta dal Maestro RICCARDO ZANGIROLAMI 

OSPITI ANGELINA MANGO – GEOLIER -  GAIA – STE  - LUCA FARAONE

ORCHESTRA POPOLARE- L’Orchestra è composta da 21 elementi. Voci: Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda, Giancarlo Paglialunga, e dai musicisti Gianluca Longo (mandola) Peppo Grassi (mandolino) Attilio Turrisi (chitarra battente) Giuseppe Astore (violino) Roberto Chiga, Alessandro Chiga, Carlo Canaglia De Pascali (tamburello salentino) Roberto Gemma (mantici) Nico Berardi (fiati) Leonardo Cordella (organetto) Alessandro Monteduro (percussioni) Antonio Marra (batteria) Mario Esposito (basso) Gioele Nuzzo (tamburello e didgeridoo). Per il Concertone del 24 agosto all’organico dell’Orchestra Popolare si unisce una sezione d’archi composta da Sara Francesca Molinari (viola) Luisa Gaia Dal Molin (violoncello) Lucia Allegro e Valeria Di Crosta (violino).

CORPO DI BALLO-  Il corpo di Ballo della Taranta è composto da Mihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Serena Pellegrino, Lucia Scarabino, Stefano Campagna, Marco Martano, Fabrizio Nigro, Mattia Politi. Per l’edizione del 24 agosto si sono affiancati  sei ballerini professionisti: Simone Rossari e Michele Serra (assistenti del coreografo) Fabio Stroscio, Camilla Gesualdi, Federica Di Marzo, Federica Rogoli.

FOTO FONDAZIONE NOTTE DELLA TARANTA


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