Alla Scala in scena MADINA, importante pagina del teatro civile. Con Roberto Bolle e Antonella Albano

Torna alla Scala, dal 28 febbraio al 9 marzo,  Madina,  la creazione musicale di Fabio Vacchi con le coreografie di Mauro Bigonzetti , che vede protagonisti Roberto Bolle e Antonella Albano. Tematiche attuali ma universali, raramente declinate in balletto, con nomi di prima grandezza che hanno congiunto per la prima volta le proprie sensibilità e originalità artistiche. Madina affronta con tutti i linguaggi del palcoscenico il dramma del terrorismo e la capacità di scegliersi un destino diverso da quello che le tragedie del nostro tempo sembrano aver scritto per noi.

 

Con le coreografie di Mauro Bigonzetti, la composizione di Fabio Vacchi su libretto di Emmanuelle de Villepin, tratto dal suo romanzo La ragazza che non voleva morire, il progetto artistico  ha avuto il suo debutto mondiale nel 2021 in un momento difficile. Ora tornerà in scena finalmente nelle condizioni più adeguate, e ritroverà Roberto Bolle in questo ruolo così unico e speciale nel suo repertorio. Si tratta di un successo artistico importante per tutto il Corpo di Ballo scaligero, chiamato a danzare su una musica complessa ma che non è rimasta un unicum : proprio per la sua forza e la sua densità di significato, è stata fra le prime proposte del catalogo on demand della piattaforma Scala.TV, e ritroverà il palcoscenico in un momento in cui le tragiche vicende che stiamo attraversando la rendono drammaticamente ancora attuale. Una  importante pagina di teatro civile di uno dei principali compositori del nostro tempo, che a breve vedrà la prima assoluta della sua opera Jeanne Dark al Maggio Fiorentino, il prossimo 14 maggio.

Madina affronta con tutti i linguaggi del palcoscenico il dramma del terrorismo e la capacità di scegliersi un destino diverso da quello che le tragedie del nostro tempo sembrano aver scritto per noi. Si tratta di una storia vera: quella di una ragazza il cui paese è stato invaso, la famiglia distrutta e che dopo aver subito violenza dalle truppe di occupazione viene spinta dai familiari a commettere un attentato suicida in una grande città occidentale. Si ribellerà all’ultimo momento ma finirà sotto processo.

La sua vicenda interroga le coscienze di chi l’ha spinta al martirio come di chi ha creato o tollerato le condizioni in cui è maturato il suo gesto. La giovane Madina, kamikaze non per scelta, sceglie dunque di non uccidere, non vuole morire. Un atto che scuote dal torpore, innesca reazioni, sentimenti contrastanti, speranza di cambiamento. Pulsioni ancestrali, luoghi simbolici, dinamiche perverse di una violenza che stritola se stessa, in cui il bene e il male si contrappongono ma continuano a mescolarsi, in un lavoro di Danza e di Teatro, dove coesistono parola, canto, musica e corpo per una sintesi delle forme tradizionali e contemporanee dei tanti generi del teatro musicale, che cancella i confini fra queste diverse espressioni.

Con Antonella Albano, nell’intenso ruolo di Madina, l’étoile Roberto Bolle, che ha affrontato una vera sfida d’interprete per calarsi nei panni del feroce zio Kamzan, sarà in scena il 28 febbraio, 2, 7 e 9 marzo, per poi tornare alla Scala il 19 aprile nel Gala Fracci con il suo omaggio a Ezio Bosso, nello struggente assolo creato per lui da Patrick de Bana sul famoso brano Rain, in your black eyes . Accanto a Antonella Albano e Roberto Bolle, nel ruolo di Sultan Gabriele Corrado, che lascerà l’1 e il 6 marzo per il ruolo di Kamzan. Alessandra Vassallo e Gioacchino Starace saranno Olga e Louis. Nelle recite dell’1 e 6 marzo Emanuele Cazzato sarà Sultan.

Gli artisti del Corpo di Ballo si muoveranno in un paesaggio teatrale e sonoro, abitato dalle voci dell’attore (Francesco Aricò in alternanza con Fabrizio Falco), dei cantanti Anna-Doris Capitelli e Paolo Antognetti, dal Coro e dall’Orchestra del Teatro alla Scala, nelle luci e scene di Carlo Cerri, che cura anche il design video assieme a Alessandro Grisendi e Marco Noviello, e i costumi firmati da Maurizio Millenotti con la collaborazione di Irene Monti. Reduce dal successo nella direzione di Médée di Cherubini e in procinto di interpretare al pianoforte Ravel, Fauré e Respighi con l’Orchestra in formazione da camera il 25 febbraio al Ridotto dei Palchi, torna sul podio come per la prima assoluta Michele Gamba.

Madina è una commissione di Teatro alla Scala e SIAE

Credit foto Brescia Amisano (2021)

https://www.teatroallascala.org/


Stampa  
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/3/2001
crediti