DUENDE, i protagonisti. La danza di Carolina Casaburi: tradizione e reinterpretazione

Continuiamo a incontrare i protagonisti di DUENDE, la rassegna dal sapore etnico e folk di Danzainfiera 2024, in programma a Firenze il 25 febbraio,ore 14,00, al Teatro, Ronda, in collaborazione con il portale Ballareviaggiando. Tante passioni sul palco, tante identità, tanti luoghi che saranno raccontati a passo di danza mediati dalla personalità del danzatore/danzatrice e dallo " spiritello" che li accomagna.  E' la volta di Carolina Casaburi, danzatrice campana di danza popolare, che percorre anche il binario del teatro danza, reinterpreta, e segue la luce di Pina Bausch.

 

Approdiamo nel mondo della musica popolare, e non solo, con Carolina Casaburi, danzatrice campana di danze tradizionali, una formazione coreutica importante alle spalle, dalla danza classica al più moderno  teatro-danza, legata per i suoi studi alle ispirazioni di Pina Bausch,  ma  colpita al cuore dai suoni e ritmi della musica popolare e  dal  grande patrimonio culturale che si cela dietro alla danza,  e che l'ha portata alla scoperta  di un mondo antico fatto di sacralità e ritualità, di suoni benefici che portano benessere allo spirito. Come insegna  la pizzica pizzica ,prediletta da Carolina tra le danze. " La sento più mia, la trovo femminile e  quando danzo riesco a non pensare a niente, e credo fortemente  nel potere terapeutico di questo ballo".

Carolina si muove all'interno delle danze popolari del sud guardando alla tradizione, alla semplicità dei passi, ma con un altro occhio segue   laboratori di reinterpretazione contemporanea interessanti, che si spingono fino al teatro danza. “ Un  mondo affascinante che ho trattato nella mia tesi di laurea - spiega “ Generalmente ci tengo a rimanere fedele alle danze originali e pulite, ma talvolta negli spettacoli teatrali faccio uso delle reinterpretazioni se voglio veicolare un messaggio diverso. In questi casi la tradizione reinterpretata nel contemporaneo è un mezzo funzionale a uno scopo”.

Per la danzatrice Danzainfiera e DUENDE rappresentano una prima volta. “ Ho fatto questa scelta- ci racconta- per curiosità di conoscere la fiera in se, dove parteciperò anche a un laboratorio di Maria Giovanna Delle Donne Wuppertal Tanztheater, Pina Bausch, e  per avvicinare la passione per la danza nelle sue molteplici espressioni. Per questo ho colto la possibilità di esprimermi sul palco di DUENDE, sperando di regalare al pubblico qualcosa di personale. Sento la spinta forte di dovermi arricchire: da una esperienza così si esce sicuramente  con il cuore pieno di gioia. Ed  è anche un’occasione di incontro con  persone ricche di passione”. 

Sul palco di DUENDE  Carolina  porta “ una storia intima, pensieri espressi attraverso la metafora della sirena. La sirena incarna qualcosa di inafferrabile per l’uomo, così come sarà inafferrabile per lei comprendere le dinamiche umane rivelando incomunicabilità, uno scambio intellettuale impossibile, tema portante dei lavori di Pina Bausch”. “ Penso che la danza sia la forma di di espressione umana più antica e fortemente radicata dentro di noi  anche se ne siamo inconsapevoli- continua Carolina-  Si identifica con la vita stessa. Il fatto stesso di vivere è comunicare,  il fatto stesso di comunicare è danzare”.

Tra i vari progetti della danzatrice  va ricordato "Danzando: c'era una volta un teatro", realizzato in collaborazione con  Nello Alfieri (riprese e montaggio). “ Attraverso dei video, abbiamo utilizzato la danza  per raccontare alcuni dei luoghi storici più belli della Campania, attraverso immagini e voce recitante. In questo progetto  ho unito la mia passione per i viaggi e per la storia, e danzando ho portato  il pubblico  alla   scoperta di luoghi antichi e interessanti. Le nostre zone offrono un grande patrimonio talvolta poco conosciuto. I  video sono stati girati   nel Teatro  romano di Benevento, al Castello Baronale di Acerra, presso le Basiliche Paleocristiane di Cimitile, e altri sono  in fase di realizzazione- conclude Carolina. 

 

APPUNTAMENTO A FIRENZE, DANZAINFIERA, CON DUENDE,  rassegna dal sapore etnico,  il 25 febbraio alle 14,00, sostenuta dal portale Ballareviaggiando.it,  aperta ad associazioni e scuole.

Ritmi, colori, contaminazioni, veli e sete, gonne fruscianti, un  giro del mondo in musica, passi, tanti passi di danza.... e il  fuoco  che ci spinge a esprimere le nostre emozioni e i nostri legami con un luogo e una cultura. 

Per informazioni e iscrizioni https://shorturl.at/gpDFI 

 

Carolina Casaburi inizia a ballare a 8 anni: classico, contemporaneo, modern jazz, laboratorio coreografico. All'età di 18 anni si diploma in danza classica presso il Centro Studi Carmen Castiello a Benevento, sua città natale. Nel corso di questo percorso ha approfondito tecniche di danza classica, moderna e contemporanea con i Maestri Ugo Ranieri, Antonina Randazzo, Raffaele Paganini, Viktor Litvinov, Irina Kojemiakina, Manoela Caracciolo, Dino Verga, Mauro Astolfi, Steve La Chance, André De La Roche, Mia Molinari, Claudio Malangone, Bradley Shelver, Ilir Shaquiri, Susan Sentler, Mariella Ermini, Maura Paparo, Roberto Baiocchi e molti altri, partecipando inoltre a numerose rassegne a Benevento e in Campania e ad alcuni concorsi con la scuola di danza. La sua formazione coreutica prosegue con  presso Movimento Danza a Napoli con i maestri Jocelyne Milochau, Ugo Ranieri, Claudio Malangone, Sonia Di Gennaro, Elisabetta Testa, Anbeta Toromani, Alessandro Macario. Dal 2012 al 2014 studia canto e collabora come cantante e danzatrice nell'orchestra popolare Kanticantìca, attiva nel Sannio e in Irpinia. Nello stesso periodo a Napoli intraprende un approfondimento delle tradizioni popolari e antropologiche de Sud Italia e partecipa dal 2015 al corso di danza popolare tenuto dall’insegnante M. Grazia Altieri, partecipando a numerose iniziative culturali e spettacoli. In questi anni partecipa a workshop di “taranta atelier” tenuti dalla coreografa Maristella Martella, a Roma e Salerno, per conoscere la visione più contemporanea delle danze tradizionali e coniugarla con la sua passione per il teatro danza: ha infatti realizzato un elaborato su Pina Bausch per la sua tesi di Laurea Triennale. Per la Laurea Specialistica ha scelto invece di analizzare dei testi letterari tedeschi nella loro visione romantica della danza, e in particolare “L’Uomo della Sabbia”, celebre racconto di Hoffmann trasposto nel balletto “Coppelia”.Per 3 anni partecipa come ballerina alla 'Notte della Tammorra' a Napoli e a Ravello.  Continua lo studio della danza moderna con l’insegnante Giuseppe Rossi presso la scuola di danza Lyceum di Mara Fusco e nel febbraio 2020 consegue un attestato per l’insegnamento della danza moderna tenuto dal Maestro Ferdinando Arenella. Da 5 anni è componente della “Paranza di Romeo Barbaro”, associazione musicale dedicata alla ricerca dei suoni della tradizione del Sud Italia, come ballerina e cantante. 

 

 


Stampa  
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/3/2001
crediti