Francesca Paglieri, un’appassionata danzatrice che ha coltivato questo amore fin da piccola, specializzata in danza orientale, propone nel suo ultimo libro “Da Ishtar a Laka.
L’incontro tra danze orientali e danze polinesiane” (Ennepilibri) un’analisi dei due stili, ripercorrendone le origini e i vari percorsi storici, evidenziandone i punti di vicinanza, di affinità e di influenza reciproca. Alla base dei due stili coreutici i culti per due divinità femminili, la dea Ishtar e la dea Laka, elemento che va a sottolineare l’origine sacra delle due forme di danza. Tra analisi comparative, il riferimento a vicende storiche che hanno influenzato la conoscenza delle origini delle danze e la percezione del loro valore nel tempo, richiami a saggi di etnologia e antropologia, si arriva alla comprensione della “ bellynesian” , uno stile di fusion praticata ormai in tutto il mondo. “Quando la danza orientale si unisce a quella polinesiana- scrive l’autrice - si viene a creare un interessante stile ibrido che presenta elementi sia dell’una sia dell’altra coreutica in cui l’obiettivo è proporre al pubblico un movimento diverso dal solito, inaspettato”. Fa sognare la descrizione dell’abbigliamento adatto per la bellynesian che, pur ispirandosi alle due danze madri assimila elementi e si trasforma . “Generalmente - ancora l’autrice - si opta per una gonna ampia, in alternativa al gonnellino di paglia, evidenziata da una bella cintura fiorita. Le collane di fiori non devono mai mancare, così come un fiore tra i capelli….Il top è solitamente costituito da un semplice reggiseno di stoffa. Ai polsi e alle caviglie altri decori floreali. Questo ricorrere ai fiori non sorprende se si pensa che in Polinesia cresce una folta vegetazione che dà vita a svariate specie floreali.”