Creative Tourism Awards: intervista a Ester Ippolito, direttrice di Ballareviaggiando.it

Per gentile concessione del Creative Tourism Network di Barcellona, organismo che si occupa della promozione e diffusione del turismo creativo, riproduciamo l'intervista realizzata al direttore responsabile di Ballareviaggiando.it Ester Ippolito a seguito  dell'assegnazione  del Creative  Tourism Award ( Best Creative Travel Promotor)  alla nostra testata , a firma Ilaria Coribello, e pubblicata nel sito CTN in sei lingue. L'anima di Ballareviaggiando.it, il progetto BallareViaggiando Academy, il turismo creativo ...

 

Fondati dal Creative Tourism Network®, i “Creative Tourism Awards” sono dei premi che selezionano ogni anno le iniziative, le aziende e le destinazioni in tutto il mondo che scommettono sul turismo creativo per creare un circolo virtuoso attorno al loro patrimonio culturale, la creatività ed i valori umani. Ballareviaggiando.it, è stato premiato tra centinaia di proposte, come “Best Creative Travel Promotor“, nella categoria di intermediazione turistica, per l’eccellenza nel convertire le esperienze di danza e musica in tutto il mondo in un nuovo scopo di viaggio, offerte nel Magazine Online in sinergia con i tour operator locali.

Abbiamo incontrato Ester Ippolito, direttrice responsabile della rivista web www.ballareviaggiando.it, per saperne di più sul loro progetto!

“Ballareviaggiando.it” rappresenta un binomio molto originale che combina due mondi relativi al tempo libero in una unica proposta di svago, focalizzando l’attenzione su divertimento e cultura locale. Come nasce l’idea di creare “Ballareviaggiando Academy”?

Il progetto Ballareviaggiando Academy è una diretta conseguenza della filosofia alla base del Magazine on line Ballareviaggiando.it, nato nel 2011: ovvero conoscere il mondo attraverso il filtro della danza, danza legata al territorio e alla cultura del luogo. “Sotto ogni cielo e con ogni ritmo” è il nostro claim. Una nuova motivazione per viaggiare in tutto il mondo, osservare, praticare il ballo dove possibile con laboratori, o assistere a spettacoli etnici o festival. E per chi non può sempre viaggiare, comprendere che la danza non è palestra o solo tecnica ma è il racconto di persone e di luoghi. Da qui l’idea, nel 2016, di proporre con il brand Ballareviaggiando Academy stage di danze tradizionali italiane (pizzica, tarantella, tammurriata ecc) a turisti italiani e stranieri e congressisti per avvicinarli a un patrimonio culturale importante del nostro paese, un’occasione di festa e socializzazione in una dimensione culturale e di memoria. Abbiamo così messo a punto proposte di stage con aperitivo (o senza) per affrontare una piacevole esperienza collettiva. L’insegnante, Francesca Trenta, Associazione Il Flauto Magico, danzatrice, docente IALS e ricercatrice (nella foto in alto), ha un curriculum adeguato per offrire lezioni ricche di contenuti e coinvolgenti al tempo stesso. Abbiamo proposto stage anche nei pressi della Capitale, tanto per fare un esempio, a Nemi, un borgo incantevole che ha nel suo calendario eventi quali la festa delle Fragole e Nemi in Folk, un incontro di danza e musica popolare tra varie regioni. Un’atmosfera particolare dove è possibile danzare e incrociare più di una tradizione. Sono idee tese ad arricchire il soggiorno italiano dei visitatori e i programmi incoming dei tour operator o agenzie di viaggi, albergatori che propongono attività originali ai propri clienti, attraverso i quali noi operiamo.

Per quanto riguarda il profilo dei viaggiatori che scelgono le vostre proposte, possiamo parlare di un turista culturale con la passione per la danza, di un ballerino straniero che vuole conoscere la realtà italiana, di un turista creativo che vuole provare esperienze sempre diverse? Esiste una segmentazione della domanda? Come si è evoluto il profilo del visitatore nel corso degli ultimi anni?

Sì, la curiosità, la passione per la danza e la voglia di mettersi in gioco sono le qualità essenziali del nostro interlocutore, trasversale per età. Abbiamo avuto richieste sia da parte di giovani – abbiamo lanciato il progetto proprio allo storico Ials di Roma, Centro Nazionale di Musica, Danza e Teatro, proprio per stimolare questo segmento – ma c’è interesse anche da parte di un pubblico più maturo. Rispetto al passato, è assolutamente cresciuta la voglia di fare delle esperienze diverse, che possano arricchire, da raccontare sui social o agli amici al proprio ritorno dal viaggio, da affiancare ai giri classici tra monumenti e musei. Una esperienza che potrebbe anche non finire con il rientro a casa, anzi stimolare la ricerca di corsi similari nel proprio paese.

Il patrimonio immateriale, in questo caso la danza, è senza dubbio un vettore per far conoscere ai viaggiatori la cultura ed il DNA delle regioni italiane in maniera autentica e divertente. Essendo un elemento così fortemente relazionato con le tradizioni locali e la storia del passato, avete riscontrato dei limiti al momento di promozionare alcuni specifici balli regionali?

No, direi che chi abbraccia questo tipo di esperienza si dimostra davvero aperto, vuole provare, sperimentare, ama i racconti e affronta anche la stanchezza fisica. Si crea interazione. Gli stage che abbiamo proposto per due volte a gruppi di donne arabe, di Dubai, in collaborazione con Fragrance Tour di Roma, sono stati significativi. Desiderose di provare, di conoscere, sorridenti e felici : abbiamo ballato pizzica e tarantella tutti insieme con grande semplicità. E alla fine sono state loro a volerci mostrare i passi della danza orientale. Uno scambio alla pari. E un nutrito gruppo di francesi- un progetto poi svanito- aveva richiesto stage per le mogli e la messa a punto di una esibizione, spettatori i mariti. Certo al momento, con il Covid è tutto fermo , ma non disperiamo.

Qual è la Vostra opinione riguardo il turismo creativo in Italia? Pensa che il potenziale turistico italiano sia adeguatamente valorizzato, in particolare il patrimonio culturale immateriale?

L’Italia può dare molto sul piano del turismo creativo, non manca di risorse, dalla gastronomia al vino, dall’artigianato alla danza al made in Italy, sono tante le occasioni nuove per intrattenere turisti nel senso migliore del termine, con divertimento e conoscenza. Ma ci vuole il prodotto, le idee vanno concretizzate e rese accessibili da chi confeziona l’offerta turistica e da chi ha in mano, più di noi, i flussi. Nel proporre il nostro progetto, al di là dell’apprezzamento dell’idea, non è stato facile coinvolgere i partner del mondo turistico. Salvo eccezioni, abbiamo riscontrato scarsa sensibilità o forse timore nel proporre qualcosa di nuovo non ancora rodato. Un vero peccato.

Quali sono le possibili sinergie che potrebbero formarsi in Italia quando si parla di turismo ed industrie creative? Cosa pensa del turismo creativo come motore per far ripartire il settore turistico e più in generale l’economia italiana?

Chi opera nel turismo dovrebbe chiedersi: quali sono i modi nuovi per attrarre nuovi turisti, per far tornare e fidelizzare i vecchi, per colorire il turismo di ritorno? Ci sono mille modi, e penso che le industrie creative siano pronte a rispondere nell’immediato. Il turismo creativo, oltre a rinnovare il senso della vacanza e del viaggio, produce cultura, svela luoghi , destagionalizza, e stimola una nuova economia non solo nelle città ma nei borghi, nei centri minori, più ricchi di tradizioni e genuinità. E penso che, oggi come oggi, ne abbiamo davvero bisogno.

Intervista realizzata da Ilaria Coribello

Link intervista CTN 

http://www.creativetourismnetwork.org/creative-tourism-awards-intervista-a-ester-ippolito-direttrice-di-ballareviaggiando/?lang=it&fbclid=IwAR335WjNgbea2FJ19xlAMk9s7FZ865cQhgofPVgryBYJtvoehZvLNGIrWA0

 

Il Creative Tourism Network® è l'organizzazione internazionale per lo sviluppo del turismo creativo in tutto il mondo. Il CTN nasce nel 2010 a Barcellona  come Onlus per promuovere destinazioni di ogni tipo che scommettono sul turismo creativo come elemento differenziale per attrarre le nuove generazioni di viaggiatori oltre che per creare una catena del valore per il territorio. Tali destinazioni includono aree rurali, isole, città medie e metropoli di tutto il mondo, che beneficiano della valutazione e della promozione del CTN. Solo qualche settimana fa  Firenze, Cernobbio, Costiera Amalfitana , Laterza e la regione Friuli Venezia Giulia  sono state riconosciute riconosciute “ Best Italian Creative Destination”.  

www.creativetourismnetwork.org

 


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