Parole evocative per raccontare una vita in danza , tanti momenti, tante emozioni. Nel nuovo libro di Roberto Bolle “ Le parole che danzano”, Rizzoli, una storia narrata in prima persona da uno dei più grandi ballerini del nostro tempo attraverso un vocabolario molto personale.
Parole che hanno dato e danno senso alla sua vicenda artistica, personale e umana che si intrecciano in un grande racconto fatto di pensieri, ricordi, sogni, desideri, paure ed emozioni, e che ritraggono un artista e un uomo. Un artista e un uomo che è stato tra i protagonisti il 7 dicembre scorso della inaugurazione de Teatro Alla Scala di Milano con il grandioso spettacolo a porte chiuse " A riveder le stelle", un evento eccezionale e di portata internazionale che ha celebrato l’opera lirica in un momento così difficile per la pandemia , attraverso i brani più celebri del melodramma, testi teatrali, abiti fashion e coreografie da sogno, e camei di danza di eccellenza. Tra questi la coreografia di Massimiliano Volpini interpretata da Bolle, un passo a due con un laser. Bolle ha partecipato con entusiasmo ed emozione a questo evento trasmesso su Rai 1 (e rivedibile su Rai Play) per mandare un ulteriore messaggio che “l’arte e la cultura non si fermano”.
Roberto Bolle sarà di nuovo sugli schermi della Rai a gennaio 2021 con il suo ormai tradizionale appuntamento “ Danza con me”.
Da “ Le Parole che danzano”."Sollevai la cornetta e composi il numero. Il tempo di dire: 'Mamma, mi hanno promosso primo ballerino', e scoppiai in lacrime. Eravamo una gioia sola. Era la realizzazione di tanti sacrifici, di un percorso voluto, sofferto, travagliato, che mi aveva visto andar via di casa da ragazzino. In quell'istante non percepii tanto la mia gioia quanto la loro. Di questo sarò sempre grato alla danza. Mi ha offerto la possibilità di diventare un unico battito, un unico sentimento, prima con i miei genitori, e successivamente con il pubblico."
Credit Foto Bolle Scala 7 dicembre Andrej Uspenski