Lo scorrere della vita a Cuba tra problemi quotidiani, gente che parte e abbandona questa terra, fame e fughe pericolose, futuro incerto. E la vita , che diventerà leggenda di Carlos Acosta , in arte Yuli, figlio di un camionista discendente di schiavi : le sue scelte o non scelte , le imposizioni del padre, con il quale ha un rapporto problematico, l’amore profondo per Cuba e per tutta la sua famiglia, i suoi conflitti interiori...., e il fascino innegabile della danza.
Esce il 17 ottobre nelle sale italiane il film “YULI - Danza e Libertà” (Exit Media) della spagnola Icíar Bollaín : un film articolato dove scene di danza e ricordi di vita si intersecano e camminano paralleli, provocando emozioni, dalle più forti alle più intime. Il film racconta come il bambino Yuli venga obbligato dal padre, che vede in lui del talento particolare, a iscriversi alla Escuela Nazional de Danza dell’Havana. Un pasto garantito e soprattutto un’opportunità per voltare le spalle alla povertà che attanaglia Cuba dopo decenni di embargo. Per il padre Pedro il successo di Yuli rappresenta un riscatto alla sua vita e difficile e ai ricordi della schiavitù dei suoi avi. Per Pedro, Yuli , che è anche il nome del figlio del dio Ogun, deve essere un guerriero.
Yuli/ Carlos, nonostante viva per molto tempo la sua formazione artistica come una imposizione- arriverà ad accusare il padre di avergli rubato l’infanzia- giungerà al successo mondiale divenendo un grande ballerino e performer- il primo Romeo nero della storia della danza - paragonato per grazia e capacità tecniche a miti quali Nureyev e Baryshnikov. Nella sua avventura sarà sempre spalleggiato e spronato anche dalla sua insegnante cubana. Perso il padre, saprà riconoscere il regalo che lui gli ha lasciato, arte e libertà. Nel film Carlos Acosta riveste il ruolo di attore nei panni attuali, affiancando gli attori che rappresentano Yuli bambino e Yuli ragazzo, ed è lui che ,sfogliando l'album dei suoi successi raccolti dal padre, guida il racconto.
Il film, che uscirà in edizione italiana e in versione originale sottotitolata nella settimana in cui si celebra anche il Giorno della Cultura Cubana (20 ottobre) ,è stato presentato in anteprima al Festival del cinema spagnolo e si è aggiudicato il premio per la Miglior sceneggiatura a Paul Laverty al Festival di San Sebastián. Grande la cura riservata a questa opera da parte di un team affiatato costituito dalla regista Icíar Bollaín , Paul Laverty e Ken Loach.
Il film è stato presentato alla stampa il 14 ottobre scorso presso l’Istituto Cervantes di Roma . Hanno partecipato lo sceneggiatore Palma d'Oro PAUL LAVERTY e l'attore cubano SANTIAGO ALFONSO.
Distribuzione EXIT MEDIA Federico Sartori e Iris Martín-Peralta
Carlos Acosta, all'anagrafe Carlos Yunior Acosta Quesada (L'Avana, 2 giugno 1973) ,è un ballerino cubano naturalizzato britannico. Ha danzato per le maggiori compagnie al mondo, tra cui la Houston Ballet, l'American Ballet Theatre e l'English National Ballet, anche se la sua carriera è stata legata soprattutto al Royal Ballet, in cui ha danzato dal 1998 al 2015. Ultimo di undici figli, Acosta crebbe in povertà all'Avana, dove la famiglia lo mandò a scuola di ballo per insegnargli la disciplina e fargli avere un pasto gratis ogni giorno. Il suo talento fu notato dalla Escuela Nacional Cubana de Ballet, in cui si diplomò nel 1991. Dopo cinque anni alla Houston Ballet, Acosta si unì al Royal Ballet. Nel corso della sua carriera ha collezionato premi prestigiosi, tra cui il Prix de Lausanne (1990), il Laurence Olivier Award per l'eccellenza nella danza (2007) e il Prix Benois de la Danse (2008. Il 1 gennaio 2009 la Regina Elisabetta lo ha nominato Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico. È sposato con la scrittrice ed ex-modella Charlotte Holland, da cui ha avuto tre figli.cinema