Un ricco programma tra musica, danza, sapori, arte e sport 
L'articolato programma de
Li Ucci Festival prenderà il via
domenica 9 settembre dalle 9 (raduno ore 8.30 in Piazza Municipio) con una bicicletta “culturale”, realizzata in collaborazione con la
Pro Loco e l’Assessorato all’ambiente del Comune di Cutrofiano, con alcune soste per degustare gli “AssaggiUcci” ,prodotti della terra a Km0 (Biosteria Piccapane, Parco degli Aranci, Sciacuddhri, L’Artigiana) e pranzo finale alla Masseria L’Astore.
Lunedì 10 dalle 20 al via
“Li Ucci tra musica e colore”, la sezione di arti visive - a cura di Teresa Gravili - creata all’interno del Laboratorio Urbano Sottomondo (ex Mercato coperto) che sino al 15 settembre ospiterà una mostra fotografica sull'esperienza salentina
dell'Odin Teatret di Eugenio Barba, Ferro riciclato in musica di Maurizio Marioli, Cantori con i disegni di Gianni Matteo e
L’Arte nel Piatto, in collaborazione con l’azienda Fratelli Colì.
Martedì 11 dalle 19 sempre nel Laboratorio Urbano Sottomondo, la serata ospiterà un’estemporanea d’arte con la "madonnara"
Alice Valente, una serie di racconti e testimonianze su "La canzone salentina tra la campagna e la piazza" con Giovanni Pellegrino e Giovanni Leuzzi, "I martedì de lu puzzu" e la "Scuola di Firenze" con Aldo Nichil e Roberto Vantaggiato. A seguire
"Trame", performance di Marialucia Musca in collaborazione con Artèdanza e i costumi dello stilista Tommaso Filieri. In chiusura ronda di musicisti e danzatori.
Mercoledì 12 dalle 20.30 spazio alla serata
"E mo te la cantamu nui", in collaborazione con le
Officine Culturali, con ragazzi e ragazze che si esibiranno e proporranno canti della tradizione salentina appresi dal confronto con gli anziani del paese.
Giovedì 13 dalle 19 Laboratorio di Pizzica Pizzica a Villa Santa Barbara e dalle 21 in Piazza Cavallotti consueto appuntamento con
“ La chiazza ca sona e ca vive”, con l'esibizione dei
Soballera, che tradotto dal dialetto ostunese significa “Sull’Aia”, vincitori del
Premio UcciFolkontest. La band nasce dal desiderio di ricreare le atmosfere tipiche della musica tradizionale del Sud Italia usando, come tramite, gli strumenti di questo straordinario linguaggio musicale (la voce, la fisarmonica, la chitarra battente ed il tamburello). A seguire concerto dei
Cardisanti, gruppo di Cutrofiano che prende il nome dalla denominazione dialettale di una pianta.
Venerdì 14 invece la Masseria L'Astore ospiterà dalle 20 la
Cultura nella Ruralità, con la possibilità di visitare l'antico frantoio ipogeo e la mostra di trattori d'epoca. Dalle 21 spazio alla musica con
Nannarè, omaggio a Gabriella Ferri con l'attrice e cantante
Emanuela Gabrieli affiancaìta da Marco Tuma (fiati) e Raoul De Razza (chitarra). Fellini la definiva "un pagliaccio di razza" e l’immagine calza perfettamente: il pagliaccio è una figura misteriosa, è condannato a far ridere e ha dunque una sua latente ma costante tragicità. Gabriella Ferri, con la sua voce era ed è ancora capace di toccare le diverse corde dell’animo umano. Voce calda, potente, graffiante. Una voce che racconta. Un cuore assai rappresentativo della melodia italiana.
A seguire dj set a cura di Puccione.
Sabato 15 settembre il festival si concluderà con il Concerto-evento alla Rimesa (antico nome della centrale Piazza Municipi o) con
Li Ucci Orkestra. Un progetto, nato nel 2013, composto da musicisti, uniti dalla voglia di costruire in note e in musica gli insegnamenti e la tradizione lasciata dai cantori salentini. Dalle 21 apriranno la serata i
Musicanti di Scuola - Stornelli senza barriere, e la
band Behike Moro che ha conquistato il
Premio Nazionale "Folk & World - Nuove Generazioni", ideato da Antonio Melegari, Giordano Sangiorgi e Marco Bartolini, organizzato da Li Ucci Festival, Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, La Musica nelle Aie di Castel Raniero, con il patrocinio di
Mei – Meeting etichette indipendenti e It-Folk con la collaborazione di BlogFoolk, dedicato ad esperienze italiane under 35 nel folk e nella world music. Il gruppo, proveniente da Montebello Ionico, in provincia di Reggio Calabria, nasce all'inizio del 2017 guidato dall’idea di comporre musica traendo ritmi e melodie dalla tradizione calabrese miscelate a sonorità tipicamente flamenche e ad un sound pop-rock. Il simbolo della band è una fetta circolare di bergamotto, frutto tipico che cresce solo in Calabria.