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Tamurriata, pizzica e tarantella per parlare di Napoli e del sud, del bello e del brutto, del trionfo dell’amore e della musica. Questi i temi centrali dello spettacolo “T'Ammore”, andato in scena il 17 e 18 aprile scorso al Teatro Sistina di Roma , e che replicherà nei migliori teatri italiani nel prossimo autunno. La forza dello spettacolo sta nella danza, nella musica e nelle canzoni interpretate da veri professionisti
di Ester Ippolito
La voce del sud, le sue melodie classiche e riarrangiate, i suoi ritmi di danza trasfigurati in coreografie studiate, accattivanti, ricche di energia e reinterpretate con spirito contemporaneo da una squadra tutta al femminile, passando dalla tamurriata e fronna ( che è piuttosto uno stile di canto accompagnato dal tamburo) alla tarantella alla pizzica in uno scenario che presenta Napoli nella sua bellezza, nelle sue virtù e nelle sue problematiche legate alla povertà e alla violenza. Questi i temi centrali dello spettacolo “T'Ammore”, andato in scena il 17 e 18 aprile scorso al Teatro Sistina di Roma , e che replicherà nei migliori teatri italiani nel prossimo autunno con l’ambizione di presentarsi anche all’estero, grazie anche ai tanti brani interpretati in parte in italiano / napoletano e in parte in inglese.
Oltre 20 gli artisti in scena tra cantanti, musicisti e ballerini, in una alternanza di danze, canti e passi recitati , un filo conduttore che porta lo spettatore un po’ in America e un po’ nella bella Napoli seguendo una linea narrativa che incrocia la mitologia e la realtà: la perfida strega-ragno Arakne soffoca la città con la sua velenosa ragnatela e per liberarsi da questo pericolo la Dea Madre chiama a raccolta le Donne di Partenope, guidate dalla Sibilla Cumana, per liberare Napoli con il ballo rituale della tammorriata. Una trama che , a nostro parere , si perde e si confonde nell’evolversi dello spettacolo la cui vera forza sta nella danza, nella musica e nelle canzoni interpretate da veri professionisti. Alcuni dei quadri di danza presentati sono stati veramente di effetto-dalla pizza al pazzariello alle danze popolari che diventano quasi ieratiche- grazie anche ai costumi realizzati nel laboratorio di Sorrento da Giuseppe Tramontano: dominanti il rosso e il nero, esprimendo diversi sentimenti ed emozioni.
Prodotto da “ArsLab” e da “Napolimusica”, “T'Ammore”- una parola che combina l'energia della tamorra con quella dell'amore- nasce da un’idea di Luigi Caiola, che da 17 anni collabora con il maestro Ennio Morricone, e che fino ad oggi ha prodotto e distribuito nel mondo circa 1.000 spettacoli e oltre 40 progetti audio/video, compreso il tour mondiale e la produzione del progetto “Taranta Power” di Eugenio Bennato. Le musiche originali e gli arrangiamenti dei brani classici sono stati realizzati dai musicisti napoletani Gino Magurno e Renato Salvetti. I testi di alcuni brani sono della cantante e autrice napoletana Annalisa Madonna. I brani musicali sono stati eseguiti dai musicisti napoletani con molti degli strumenti della tradizione classica: Gino Magurno (chitarre), Renato Salvetti (percussioni e sequencer), Riccardo Schmitt (percussioni), Beppe Gargiulo (tammorre), Agostino Oliviero (violino, mandolino), Gianni Migliaccio (chitarre, mandolino, voce), Annalisa Madonna (voce), Nicoletta Battelli (voce), Antonella Ippolito (voce). Il trattamento e la rielaborazione del soggetto sono stati curati dal londinese Hugh Woldridge, che, in oltre trent'anni di attività, ha scritto, prodotto e diretto oltre 60 spettacoli di teatro musicale in Gran Bretagna e in tutto il mondo (tra questi, “Jesus Christ Superstar”, “The Rocky Horror Show”, “Chess in Concert”, “Calendar Girls”, per citarne alcuni).
Le coreografie e la regia sono del maestro Vittorio Biagi , primo ballerino con Maurice Béjart; direttore del Teatro di Lione, co-fondatore dell'Aterballetto, e creatore di oltre 100 spettacoli di danza classica, moderna e contemporanea, in molti Paesi del mondo. L’allestimento scenico è curato dal parigino Claude Tissier, produttore artistico di numerosi spettacoli del “Cirque du Soleil” e del recente “The House of Dancing Water”. Lo spettacolo ha avuto il patrocinio del Comune di Napoli e del “Laboratorio Spoleto”.