Folk Lab, l’autenticità della danza

Il nuovo laboratorio di musica, danza e arte Folk Lab della capitale, ideato da  U’Papadia, direzione artistica, e dalla danzatrice Francesca Malerba,  ha preso il via  con un ventaglio di corsi di danza molto ricco e interessante: pizzica, tammurriata, tango argentino, danze balcaniche….. Tecnica  e messaggi culturali  autentici. “ La danza rappresenta un momento importante  di aggregazione”

Danzare, capire e interpretare. E’ questa la mission di Folk Lab, Roma, spazio polifunzionale per laboratori di musica, danza, arte, piccoli eventi ( Via delle Ninfee 20 Roma Centocelle), che ha preso vita prima della scorsa estate per opera di Umberto Papadia, U’Papadia, in qualità di direttore artistico, e di Francesca Malerba, danzatrice. U’Papadia  è un cantautore e percussionista salentino, ideatore del   progetto folk rock “La Perosnopera” (2010), fondatore del  gruppo elettro-world “Ammaraciccappa” (Al Qantarah-2007),   percussionista e vocalist di Teresa De Sio  dal 2004 al 2011.  Francesca Malerba danza   la  pizzica “da quando era piccola”, ed è  studiosa   di  diverse danze etniche.

L’idea di realizzare il Folk Lab- racconta U’Papadia -viene da lontano; con Francesca  da tempo  ci appoggiamo con successo,   per le nostre iniziative e lezioni,  presso altre strutture. Ma avere  un posto nostro e una nostra identità è qualcosa di diverso, e siamo davvero soddisfatti  di essere riusciti a dare il via a questo progetto che è ancora in fieri.  Nostro obiettivo è dare vita a  un vero e proprio laboratorio culturale. Siamo  partiti  dalla danza, avvicinando un ventaglio di generi e culture  diverse: dalla nostra pizzica  alla tammurriata, al tango, dalle sevillanas alle danze balcaniche….  Penso che la danza rappresenti un momento importante di aggregazione:   chi è lontano da casa  può sentirsi di nuovo nel suo ambiente,  chi ha interesse a spaziare nelle culture più diverse con il ballo può avere  una esperienza importante. Proprio  per immergersi nelle culture più diverse in modo corretto e autentico, operano al Folk Lab insegnanti di “madre lingua”  per così dire, in modo che al di là della tecnica  possano  “raccontare e insegnare” lo spirito e le radici  delle danze, offrendo  dei contenuti, degli stimoli. Nella danza è infatti importante entrare nel personaggio, interpretare, entrare nella dimensione culturale del paese in cui nasce quel genere. I passi, anche giusti, non sono sufficienti, il rischio è praticare ma rimanere disconnessi… .”

Partecipare alle lezioni e stage di danza al Folk Lab -insiste U’Papadia- vuol  dire sì ballare e apprendere per le due ore  programmate, ma anche relazionarsi, essere interattivi e magari sviluppare insieme delle idee. Il nostro progetto prevede inoltre stage teatrali, musica e, nell’ottica di una diversificazione culturale,  la realizzazione di  incontri  su vari temi, i Caffè Scientifici,  per sviscerare  varie  problematiche  grazie all’apporto di persone competenti e capaci di parlare  in modo chiaro e semplice”.

L’offerta danza Folk Lab per la stagione 2013-2014 è già molto ricca , ma dietro l’angolo ci sono sempre sorprese in arrivo. Si comincia naturalmente  con i corsi di   Pizzica  (Il ritmo che cura), a cura dello stesso U’Papadia  (tamburello) e Francesca Malerba (danza), in cui  la danza popolare viene  contestualizzata per mezzo di racconti di esperienze vissute per recuperare il senso che la pizzica aveva fino a 20 anni fa in Salento, quando viveva tra la gente comune e non era ballata sui palcoscenici  (Folk Lab Centocelle  giovedì). Umberto e Francesca tengono corsi di pizzica e tamburello  anche in altre sedi di Roma: danza  presso La Cava (Prati -martedì e mercoledì),  Tamburello presso il Circolo Gianni Bosio (Roma Centro-martedì), e stage di danza al Mocobo una volta al mese, la domenica.

Dalla Pizzica al  corso di tango  argentino tenuto da  Giusy Blandamura, insegnante e ballerina di tango da quasi 10 anni, attenta alle tradizioni ma in grado di offrire  una didattica  diretta e giovane.  Il suo corso è rivolto a chiunque abbia sempre sognato la passione e la forza di questa musica che prende vita in un abbraccio. Dal tango alla Danza Cocek. Di origine Ottomana la danza Cocek è presente in vari paesi dei Balcani sotto diversi nomi,  accompagna tutte le celebrazioni private e sociali in Albania, Kosovo, Turchia, Macedonia, Serbia, Croazia, Bulgaria, Grecia e Romania e delle comunità Rom. Nensi Bego, l’insegnante, è nata a Tirana e ha iniziato a studiare  danza in giovane età in Albania.  Da più di dieci anni lavora come danzatrice, insegnante e coreografa di Danze Balcaniche in molti paesi nel mondo, collaborando con artisti di calibro internazionale e partecipando a molti festival di livello.

Aria di Spagna con   il   corso di  Las Sevillanas con Sara Moyano Fernandez, originaria   di Valencia, danzatrice che, dopo gli studi accademici, si è dedicata allo studio del Flamenco, partecipando  a  compagnie di danza prestigiose. Le Sevillanas fa parte del folklore andaluso ed è   presente in tutte le feste popolari e incontri informali dell'Andalusia e anche in   altri luoghi  della Spagna. Tornando in Italia, ecco il Ballo sul Tamburo (Tammurriata)   condotto da Anna Cirigliano, laureata  all’Accademia Nazionale di Danza in danza classica e fortemente impegnata in studi di danze popolari italiane e greche. Frequenta da diversi anni  feste tradizionali del sud Italia al fine di osservare il mondo della danza tradizionale nel suo ambiente e l’inevitabile trasformazione, e crea  numerose coreografie ispirate alla tradizione popolare. La Tammurriata  è la danza di una vasta zona della Campania, se ne conoscono   diversi generi, e quello  analizzato nel seminario è   danzato durante le feste nella zona vesuviana, in particolare nell’area San Giuseppe Vesuviano/Terzigno.

FOLK LAB

via delle Ninfee

00172 Roma

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

cell. 338 6814889

Stampa