In occasione della Giornata della Memoria, 27 gennaio, è andato in scena al Teatro Vittoria di Roma " La fotografia del carabiniere - la storia di Salvo D’Acquisto e di mio padre" , spettacolo scritto, diretto e interpretato da Claudio Boccaccini e tratto dal libro omonimo. Un viaggio nella memoria: la bellezza dell'infanzia e la scoperta degli orrori della guerra e del coraggio di un uomo.
La potenza narrativa di Claudio Boccaccini, attore regista e scrittore. La forza della Memoria, i valori, l'essenza dei gesti (che valgono più delle parole ). La verità e immediatezza di un racconto autobiografico. L' affresco vivo e gioioso degli anni 60, epoca in cui Claudio era un bambino di sette anni. Il sapiente passaggio da un piano scenico divertente a un piano scenico doloroso e commovente. Questi i punti di forza del lavoro teatrale di Boccaccini " La fotografia del carabiniere-la storia di Salvo D'acquisto e di mio padre".
Full immersion negli anni 60, anzi nel 1960, nel cuore di Torpignattara, Roma e i ricordi di Claudio ....La macchina nuova, i giochi in cortile, le merende, i primi piccoli amori, il senso di comunità del condominio, la televisione, le chiacchiere dei grandi, le gite al mare, la casa nuova, il ritratto di papà Tarquinio e di mamma Valeria " che faceva sempre tutto da sola" ...
La curiosità di Claudio per una piccola foto che ritrae un giovane carabiniere conservata nel documento del padre Tarquinio. Una curiosità che pian piano matura e si fa strada ...mentre lo spettacolo propone ricordi e aneddoti suscitando sorrisi e risate in platea.
Ed ecco che tra le immagini di una infanzia felice si fa strada un'altra storia legata al passato, una storia importante cui si deve la vita stessa di Tarquinio e dei suoi figli. E cambia il tono della narrazione, si spengono gli stacchi musicali legati alla serenità degli anni 60, si affaccia un nuovo scenario. E papà Tarquinio racconta al piccolo Claudio il significato di quella foto. La racconta una volta e la ripeterà altre mille volte....
Anno 1943, Torre in Pietra, una guerra feroce alle spalle che molti ritengono andare verso la fine ; giovani speranzosi che si divertomo, ballano, sentono la pace vicina. Non sanno che finiranno presto in una retata a opera dei tedeschi. E a presidio della zona una caserma di carabinieri, dove un giovane carabiniere di Napoli, riservato e taciturno , lega in modo particolare con Tarquinio. Il carabiniere , che attendeva l'arrivo dei genitori e della fidanzata Mariù, era Salvo D'Acquisto che , dopo il caos dell'8 settembre , sacriificò la sua vita salvando 22 uomini innocenti (23 settembre 1943, Palidoro).Tra questi anche Tarquinio.
E alla spensieratezza dei ricordi della prima parte, prendono il sopravvento la commozione, la consapevolezza dell'orrore della guerra e del valore dei gesti (più importanti delle parole). Una performance teatrale sentita " dove tutto è vero anche quello che sembra inverosimile", come avverte l'attore regista, e penetrante , che trasporta il pubblico in orizzonti passati con il sorriso e con il singhiozzo. Un spettacolo "dedicato ai padri", che sanno insegnare e tramandare.
Ester Ippolito
LA FOTO DEL CARABINIERE (la storia di Salvo D’Acquisto e di mio padre)- Scritto, diretto e interpretato da Claudio Boccaccini, musiche originali Maurizio Coccarelli , collaborazione artistica Silvia Brogi , collaborazione tecnica Maurizio Pep, fotografie Matteo Montaperto e Marco Picistrelli
Produzione Associazione Culturale Pex
Foto Marco Picistrelli