ARDEA, MUSEO MANZU', IL FAUNO E LA DANZA DELLE ARTI

 

 

Poesia, musica, scultura e danza si intessono in una rappresentazione che vedrà due repliche (ore 19 e ore 21.30) il 13 luglio al Museo Giacomo Manzù, Ardea (Roma). L’evento è Prélude à l’après-midi d’un faune, a cura di Daniele Cipriani per la rassegna In scena - danza e teatro nei luoghi d’arte del Lazio nell'ambito di ArtCity, organizzata dal Polo Museale del Lazio.

Comprenderà la storica versione di Amedeo Amodio del celebre e scandaloso balletto di Vaslav Nijinsky (1912). Inoltre, musica dal vivo di Claude Debussy, per ricreare atmosfere della classicità (Prélude à l’après-midi d’un fauneSyrinxChansons de Bilitis), mentre l’attrice Vanessa Gravina leggerà L’après-midi d’un faune, manifesto del simbolismo del poeta Stéphane Mallarmé che ispirò la composizione di Debussy (e i balletti che seguirono), insieme a testi di Bronislava Nijinska, sorella di Vaslav.

 

In un tardo pomeriggio estivo (“un dilagare arancione”, come scriverà Lorenzo Arruga) un Fauno si risveglia e, insieme a lui, tutti i sensi di quel suo corpo, per metà umano e per metà animale primordialmente legato alla terra. Il balletto di Amodio fu creato nel 1972, debuttando al Festival dei Due Mondi di Spoleto con le scenografie di Giacomo Manzù. Fu in seguito ripreso dal Teatro alla Scala di Milano con lo stesso Amodio accanto a Luciana Savignano, poi a Reggio Emilia con la compagnia Aterballetto e, infine, nuovamente alla Scala nel 1991 con interpreti Luciana Savignano e Gheorghe Iancu. E’ un lavoro che fa parte, a pieno diritto, di un autentico repertorio italiano, un repertorio colto che si avvale di poliedriche creatività, e il cui recupero è un caposaldo dell’attività di Daniele Cipriani.

 

Prélude à l’après-midi d’un faune di Amedeo Amodio è un passo a due di grazia e sensualità al contempo, tra contatti sospesi e fughe, che trova dei nuovi interpreti in due coppie di solisti della Daniele Cipriani Entertainment che si alterneranno: Susanna Elviretti Umberto Desantis, Andrea Caleffi e Marco Lo Presti. Suoneranno dal vivo le ammalianti note di Debussy, curve musicali che accompagnano le sinuosità dei corpi danzanti, Emanuela Degli Esposti(arpa) e Massimo Mercelli (flauto).

 

Ad Ardea, la coreografia di Amodio incontrerà di nuovo l’arte di Manzù, ma in modo ‘vivente’, ovvero nel luogo che conserva l’opera e l’ispirazione del grande maestro bergamasco: tesori scultorei, ma anche numerosi disegni, incisioni e bozzetti dedicati al teatro, alla musica e alla danza. Quest’evento sarà dunque la rievocazione dell’incontro, unico, tra due grandi artisti italiani, in uno spazio scenico in cui convivono passato, presente e futuro, in grado di generare ulteriori suggestioni negli autori, negli interpreti e nel pubblico.

 

Evento ad ingresso libero (fino ad esaurimento dei posti). Tra gli obiettivi non solo quello di celebrare il genio creativo di tanti artisti (onorando in particolare Claude Debussy nel centenario della morte), ma soprattutto portare in scena linguaggi artistici differenti, uniti dalla comune ispirazione. In omaggio ad un passato che continua ad ispirare il presente, la danza fa la sua entrata in un museo con il vigore della contemporaneità che si riappropria del passato e va incontro al futuro.

 

 

La rassegna In scena - danza e teatro nei luoghi d’arte del Lazio nell'ambito di ArtCity è organizzata dal Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, con la cura affidata ad Anna Selvi, direttore dell’ufficio per il teatro e la danza. In Scena - danza e teatro nei luoghi d’arte del Lazio coinvolge 23 tra musei, abbazie e siti archeologici del Lazio che saranno invasi, attraversati, vissuti tramite un ricco calendario di appuntamenti, 52 in totale, tra teatro, danza e performance, con l'obiettivo di valorizzare il nostro patrimonio culturale attraverso un'inedita prospettiva di esplorazione, nuove geografie di riflessione che dalla storia si muove, attraverso la creazione artistica contemporanea, verso la realizzazione di un'unica e personale fruizione. Gli artisti coinvolti nel progetto rappresentano la poliedricità e vivacità del panorama teatrale italiano in uno sguardo trasversale che attraversa le generazioni e gli stili.

 

 

 

 

Daniele Cipriani Entertainment è  riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo

 


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