Un film e una medaglia per Amedeo Amodio. La Danza è come " lo scorrere dell'universo"

 

Accorsi nomi illustri del mondo della danza, del cinema e dello sport per festeggiare il coreografo  Amedeo Amodio lo scorso 2 luglio presso la Camera dei Deputati.  Il   Presidente della Commissione Cultura Federico Mollicone   ha conferito  all'artista la Medaglia della Camera dei Deputati "per il suo talento e la sua lunga e straordinaria carriera di danzatore e coreografo. Amodio ha   rappresentato, durante gli oltre sessant’anni di carriera, una eccellenza nel campo dell’arte coreutica, per aver saputo evolversi continuamente senza mai perdere la sua identità creativa e per il suo contributo alla formazione di generazioni di danzatori". 

In apertura della premiazione il messaggio del Vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli:  "La capacità del Maestro Amodio di 'disegnare' la danza non solo con i movimenti, ma anche con la visione immaginativa e creativa, ha segnato una svolta fondamentale nel panorama artistico italiano".

Oltre ai figli Cristina e Raffaello Amodio, ai nipoti Leonardo e Mila, e alla compagna Silvana Ravone, tra i tanti nomi illustri che sono accorsi alla cerimonia si notavano Liliana Cavani (che lo ha diretto in celebri pellicole) e le ballerine scaligere, vere glorie del balletto italiano, Liliana Cosi e Luciana Savignano. Dal mondo del cinema anche Enrica Antonioni, Gianni Massironi e Claudio Gabriele. Presenti, inoltre, il prossimo direttore artistico del Festival dei due Mondi di Spoleto, Daniele Cipriani, che in anni recenti ha presentato molti balletti celebri di Amodio, e le star Anbeta Toromani e Alessandro Macario, che ne sono stati protagonisti.

Con loro Roberto Giovanardi, già direttore generale dell'ATER, e i coreografi Daniela Malusardi e Mvula Sungani (quest'ultimo presente nella sua veste istituzionale di Consigliere per la danza del Ministro della Cultura). Presente in sala anche Gerardo Porcelluzzi, maestro di ballo della Scuola del Teatro dell'Opera, e il maestro di scherma, Renzo Musumeci Greco.

La cerimonia si è conclusa con la presentazione  in  anteprima del docufilm su Amedeo Amodio, Il segno in movimento di Antonella Giovampietro,  che ha raccontato come è nata questa pellicola, riflessione sulla creatività artistica, ricevendo dopo la proiezione, gli applausi dei presenti e, in particolare, i complimenti di Liliana Cavani.

Prima della proiezione, Amodio aveva ripercorso, insieme alla giornalista Baba Richerme, le principali tappe del cammino artistico che lo hanno portato a diventare il maggiore coreografo italiano della seconda metà del '900. "La danza è il linguaggio di un pensiero in continuo movimento, in continua trasformazione, come lo scorrere della vita dell'universo", ha sottolineato il Maestro.

A conclusione del pomeriggio, il M° Musumeci Greco ha invitato i presenti a continuare i festeggiamenti presso l'Accademia d'Armi Musumeci Greco (sita a pochi passi dall Sala del Refettorio). Qui sua moglie, la campionessa olimpionica Novella Calligaris, ha intrattenuto gli ospiti, raccontando loro aneddoti della illustre famiglia e dei divi hollywoodiani che furono preparati per gli spettacolari duelli nei film di cappa e spada dal suocero, il maestro d'armi Enzo Musumeci Greco. Ad Enzo e Renzo si debbono anche i grandi duelli nel balletto di Amodio, Romeo e Giulietta.

Il video della cerimonia, trasmesso in streaming dalla web tv della Camera dei Deputati, è visibile online a questo link: https://webtv.camera.it/evento/28570

Credit foto Marco Giani 

 

AMEDEO AMODIO

Terminata la sua formazione alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, entra a far parte del Corpo di ballo scaligero, dove ben presto gli vengono affidati ruoli da interprete in balletti di L. Massine, G. Balanchine e R. Petit. I suoi interessi non si limitavano alla danza, ma a qualsiasi forma di arte, stimolato anche dalle esperienze vissute in un teatro che in quel periodo si avvaleva di collaborazioni di artisti di grande spessore, registi, direttori d’orchestra, cantanti, scenografi,coreografi, ballerini, attori. La sua curiosità di ampliare le sue esperienze artistiche lo portano,all’età di 22 anni, a lasciare il Teatro alla Scala per iniziare la carriera di coreografo e ballerino da libero professionista, collaborando con i Teatri e i Festival più importanti in Italia: al Teatro alla Scala di Milano come coreografo ospite nel 1975 Ricercare a nove movimenti su musiche di Antonio Vivaldi, nel 1976 Oggetto amato su musiche di Sylvano Bussotti, nel 1977 Actus III su musiche di Azio Corghi; al Teatro Carlo Felice di Genova Il flauto danzante con musiche dal vivo eseguite da Severino Gazzelloni e Tullio De Piscopo; per il Teatro Comunale di Bologna Parsifal nel 1980 e nel 1981cura la regia e la coreografia di Tristano e Isotta su testo di Angelo Della Giacoma e musiche dal vivo degli Area; diverse le sue creazioni per il Festival di Spoleto; al Teatro dell’Opera di Roma, come artista ospite, lavora con Aurel Milloss (Marsia, Deserti, Salade, La follia di Orlando), esperienza, questa, che arricchisce la sua concezione della danza. Attore e danzatore nella produzione televisiva Casa di bambola con la regia di Carlo Quartucci, è, inoltre, uno dei protagonisti in due film di Liliana Cavani, Il portiere di notte e Al di là del bene e del male. Molte le sue interpretazioni accanto a Carla Fracci, tra cui Il gabbiano,Il bacio della fata e Pellèas et Mèlisande, Otello, che lo vedono tornare alla Scala come étoile ospite. Nel 1979 assume la Direzione Artistica dell’allora nascente Aterballettoe ne resta alla guida fino al 1996. La scelta della sua linea artistica di creare una compagnia di 20 ballerini che fossero in grado di affrontare tecniche e stili differenti (A. Tudor, J. Limón, R. Petit, W. Forsythe, G. Balanchine, J. Kyliàn, G. Tetley, H. van Manen, A. Ailey, A. Bournonville, B. Stevenson, L. Massine, M. Bèjart, D. Parsons, U. Scholz, L. Childs, D. Byrd), fa sì che Aterballetto in breve tempo acquisisca un vastissimo repertorio e venga riconosciuto per anni come la prima compagnia di balletto italiana, riscuotendo successi in teatri di tutto il mondo. Molte le creazioni di Amodio per Aterballetto, alcune delle quali hanno visto la partecipazione di grandi interpreti quali E. Terabust, A. Ferri, M. Loudière, V. Derevianko, J. Bocca, R. Bolle, G. Iancu, M. Illman, L. Giuliani, A. Molin, M. Murru, V. Durante, I. Yebra. Molte sue creazioni su musiche appositamente composte da artisti quali L. Berio, S. Bussotti, A. Corghi, E. Bennato, J. Garbarek, N.Vasconcelos, G. Calìe con la collaborazione di pittori e scultori quali M. Ceroli, P. Dorazio, L. Del Pezzo, C. Parmiggiani, attori quali Gabriella Bartolomei, Luigi Mezzanotte, hanno dato vita a esperienze teatrali, Romeo e Giulietta (Premio Danza & Danza 1987), su musiche di H. Berlioze con la voce recitante di Gabriella Bartolomei, Mazapegul, Ai limiti della notte, Lo Schiaccianoci (Premio Danza &Danza 1989), Coppélia, Sogno di una notte di mezza estate, Carmen, Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, che lo fanno apprezzare oltre che come coreografo anche come regista. Dal 1997 al 2000 è Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Coreografo ospite con il balletto Carmen negli USA al Tulsa Ballet Theatre, al Ballet West, al Pittsburgh Ballet, e in Italia al Maggio Fiorentino, al Teatro alla Scala; L'après-midi d’un faune al Teatro dell’Opera di Roma, al Maggio Fiorentino e al Teatro Massimo di Palermo. Firma le coreografie delle opere liriche, La Vestale al Teatro alla Scala diretta da R. Muti, con la regia di L. Cavani; Lakmé al Teatro Massimo di Palermo (2003); Sakuntala (2006) con la regia di P. Gelmetti al Teatro dell’Opera di Roma; Aida (2005) al Teatro Regio di Parma; Macbeth (2006) con la regia di L. Cavani al Teatro Regio di Parma e all’Arena di Verona. Tra il 2003 e il 2005 collabora con il Teatro Massimo di Palermo per il riallestimento di Romeo e Giulietta con artisti ospiti E. Abbagnato e H.Moreaue nel 2004 con A. Ferri e R. Bolle e nel 2005 con Lo Schiaccianoci e la creazione del balletto We like Mozart su musiche di W. A. Mozart e di Michele dall’Ongaro e testi di Sandro Cappelletto. Nel settembre 2006, nell’ambito della manifestazione La notte bianca, è stato presentato come spettacolo inaugurale nella Piazza del Campidoglio a Roma un estratto dal Romeo e Giulietta con A. Ferri e R. Bolle. Nell’aprile 2007 al Teatro Filarmonico di Verona riallestisce Romeo e Giulietta con artisti ospiti R. Bolle e L. Giuliani. Firma le coreografie dell’Aida per il Teatro dell’Opera di Roma e nel 2009 è coreografo e regista dello spettacolo Napoli zompa e vola al Teatro San Carlo di Napoli su testi di Manlio Santanelli, rappresentato a Mosca lo stesso anno. Sempre al Teatro San Carlo di Napoli nel marzo 2011 andrà in scena Romeo e Giulietta con Roberto Bolle. Dal 2014 alcuni dei suoi lavori coreografici (Lo Schiaccianoci, Coppélia, Carmen, L'après-midi d'un faune) sono stati ripresi e riportati alla ribalta da Daniele Cipriani che li ha nuovamente rappresentati nei teatri italiani, interpretati dalla Compagnia Daniele Cipriani, insieme a étoile ospiti, nell’ambito di un progetto volto al recupero del repertorio italiano del balletto della seconda metà del ‘900.

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