Roma, Tersicore, Auditorium Conciliazione, il trionfo della danza

 

L’Auditorium Conciliazione di Roma porta in scena «Tersicore”, una ricca rassegna di danza con interpreti internazionali  in cartellone fino a marzo. La rassegna, che ha preso il via con il Royal New Zealand Ballet il 3 dicembre scorso, è curata da Daniele Cipriani e realizzata grazie al sostegno della Fondazione Roma-Arte-Musei.  Momento molto atteso il ritorno a Roma ,il 21 e 22 dicembre della grande interprete del balletto classico Svetlana Zakharova. E per concludere il flamenco di Sara Baras

 

 

Con il sostegno della Fondazione Roma-Arte-Musei (main sponsor) e la direzione artistica di Daniele Cipriani, organizzatore e curatore di alcuni fra i più interessanti eventi e spettacoli di danza degli ultimi anni, la Rassegna Tersicore ha preso il via il 3 dicembre 2015 con il Royal New Zealand Ballet, al debutto  nella capitale, e promette un carnet di appuntamenti di altissimo livello. «Sono molto orgoglioso – le parole del professor avvocato Emmanuele F.M. Emanuele, presidente della Fondazione Roma - di aver contribuito, attraverso la Fondazione Roma-Arte-Musei che ha reso possibile questa rassegna di altissimo livello artistico, ad arricchire l’offerta culturale della città di Roma. In un momento in cui la carenza di risorse pubbliche pregiudica pesantemente il comparto della cultura, il sostegno della Fondazione non è un mero intervento economico ma un tassello  della sua composita attività istituzionale nei settori delle Arti Visive, della Poesia, della Danza, del Teatro e dell’Editoria; è altresì parte di un programma di ampio respiro per la promozione e la valorizzazione dell’arte nelle sue molteplici espressioni».

A seguito degli attacchi  terroristici a Parigi, Daniele Cipriani lancia un sentito  appello “ a non restare barricati in casa e   in se stessi”. “Ci sono già troppi posti in questo mondo dove l'arte viene fatta tacere- continua. “Uscire e andare al teatro è anch’esso un modo per non dargliela vinta. L’arte può dare un contributo fondamentale a quell’espressività umana che è per noi d’importanza vitale  e che proprio per questo si cerca col terrore di schiacciare. L’arte allarga il pensiero. Cogito ergo sum (penso dunque sono) diceva Renato Cartesio, ed è proprio il libero pensiero che si vuole cancellare per sempre; ma anche noi possiamo fare la nostra parte e contribuire a contrastare questo miserabile disegno”.

La rassegna si è dunque inaugurata  con il Royal New Zealand Ballet, la più importante compagnia  di danza neozelandese diretta  dal 2014 dall’italiano Francesco Ventriglia, in grado di offrire   uno splendido repertorio che  spazia  fra temi e atmosfere coreografiche diverse. A Roma in scena  lo spettacolo A Passing Cloud (il titolo deriva dal nome della Nuova Zelanda in lingua maori, ovvero «Terra dalla lunga nuvola bianca»), che  ha fatto   scoprire agli spettatori i coreografi neozelandesi Andrew Simmons e Neil Ieremia, autori di coreografie in memoria del contributo del loro Paese alla Prima Guerra Mondiale, di cui ricorre il centenario, nonché  apprezzare i già affermati Javier de Frutos e Andonis Foniadakis. Di Javier de Frutos è portata in scena Anatomy of a Passing Cloud, un omaggio del coreografo venezuelano alla Nuova Zelanda; un energico viaggio alla scoperta dei colori, della gente e dei ritmi del Pacifico. La emozionante apertura corale, tratta dalla Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach, è  stata invece affidata al greco Foniadakis, che vi scorge il contrasto tra l’ispirazione celeste e l’energia che affonda la sua potenza in terra.

Un momento molto atteso della Rassegna Tersicore è poi  il ritorno a Roma, il 21 e 22 dicembre, della grande interprete del balletto classico Svetlana Zakharova, étoile del Bolshoi di Mosca e de La Scala di Milano, molto amata dal pubblico, celebrata dalla critica e richiesta da tutti i maggiori teatri del mondo. Accanto a lei, sul palco, l’acclamato violinista Vadim Repin, marito della ballerina, in uno spettacolo intitolato Pas de Deux for Fingers and Toes. Repin interpreterà assoli di bravura (alcuni dei quali vedranno la danza della Zakharova fondersi sublimemente con il suo virtuosismo violinistico) e dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, fondata da Riccardo Muti nel 2004 formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent'anni, provenienti da ogni regione d’Italia. Svetlana Zakharova sarà affiancata anche da alcuni noti protagonisti della scena russa, quali Vjaceslav Lopatin, Mikhail Lobukhin, Vladimir Varnava e Dmitrij Zagrebin. Uno spettacolo unico, che regalerà allo spettatore coreografie di autori come Johan Kobborg, Edward Liang, Motoko Hirayama, Vladimir Varnava, nonché la celeberrima Morte del Cigno di Mikhail Fokine.

Il 23 e 24 gennaio andrà in scena un nuovo scintillante gala della serie Les Étoiles. Nel cast Marianela Nuñez e Thiago Soares (Royal Ballet di Londra), Lucia Lacarra e Marlon Dino (Teatro dell’Opera di Monaco di Baviera), Iana Salenko e Marian Walter (Teatro dell’Opera di Berlino). Il programma sarà ricco di brillanti virtuosismi “in volo” e sulle punte, con noti ed amatissimi brani dal repertorio classico, come il passo a due tratto dal balletto ottocentesco Il Corsaro.

La Rassegna Tersicore si chiuderà l’8 e 9 marzo con Voces Suite Flamenca dell’andalusa Sara Baras, che ne è coreografa ed interprete insieme alla sua compagnia. Celebre in tutto il mondo per essere una delle più rinomate e versatili esponenti del flamenco odierno, nota per la sua contagiosa energia e presenza scenica, con questo spettacolo la Baras ci racconta la storia del flamenco, cammino verso la libertà, e rende omaggio ai suoi grandi artisti del passato: Paco de Lucia, Camarón de La Isla, Enrique Morente, Moraìto, Carmen Amaya e il mai dimenticato Antonio Gades.

 

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